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Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Fanis Provincia: Bolzano Punto di partenza: Capanna Alpina (q. 1720 m) Versante di salita: N-NE Dislivello di salita: 1100 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: Estate |
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La salita alle Cime di Furcia Rossa, con la possibilità del raggiungimento della vetta di Furcia Rossa III, è una lunga e splendida avventura escursionistica ed alpinistica.
L´avventura è sicuramente impegnativa, tecnicamente e fisicamente, ma ricompensa per la bellezza paesaggistica (ci troviamo in un Parco Naturale di innegabile magnificenza), il divertimento assicurato e la "storicità" del contesto nella quale si svolge la piccola impresa.
La salita per la via ferrata (che di fatto può essere considerata propriamente la Via Normale, visto che non vi sono altri itinerari ben segnalati per raggiungere la vetta) ripercorre tracciati militari della Grande Guerra, risistemati nel 1975 e revisionati di recente, almeno fino a Furcia Rossa III (in guerra esisteva invece la possibilità di continuare per il Monte Cavallo, sino a Cima Fanis Nord e verosimilmente sino a Punta Fanis Sud).
Vi sono differenti modalità di accesso. Noi abbiamo scelto di partire dalla Capanna Alpina, raggiungibile da San Cassiano in Badia in direzione del Passo di Valparola: superato Armentarola, poco oltre, si stacca sulla sinistra la strada per la Capanna Alpina (evidenti cartelli). Raggiunti gli ampi parcheggi (a pagamento) si abbandona l´auto.
Il punto di partenza può essere ovviamente raggiunto anche da Cortina, Passo di Falzarego, Passo di Valparola, quindi discesa verso San Cassiano e, sulla destra, verso la Capanna Alpina.
Ci si incammina sul sentiero n. 11, in direzione nord, sulla sinistra orografica del Plan de Furcia. Si inizia quindi a salire, percorrendo erti e faticosi tornanti, superando la bastionata rocciosa soprastante, aiutati da parapetti metallici e scalini in legno, sino alla balconata del Col del Locia (q. 2069 m, in circa 50-60 minuti).
Si prosegue, in facile saliscendi, su di un terreno ampio, dapprima ghiaioso, quindi erboso (numerose bestie al pascolo), sino al Passo Tadega (q. 2157 m, 1 ora e 30´).
Ignorando il sentiero a sinistra, che si inoltra nel Vallone delle Cunturines, si continua in direzione dell´ormai visibile Malga di Fanes Grande. Poco prima di raggiungerla, nei pressi di una evidente palina, si piega a destra.
Si prosegue sul bel sentiero militare e, dopo circa 20 minuti, si raggiunge una radura prativa, quindi si prosegue sino ad un ulteriore bivio: terremo la sinistra, continuando su bella mulattiera e compiendo un ampio giro verso sinistra.
A q. 2400 m si raggiunge un ulteriore bivio, dopo un percorso zigzagante che risale sino ad una evidente cengia: sarà necessario seguire il sentiero di destra, indicato dalle lettere FR, percorrendo una bellissima cengia attrezzata e portandoci quindi nei pressi dell´attacco della via.
Una corda fissa invita ad abbassarsi, discendendo quindi due scale verticali, sino alla base della forcella ghiaiosa che separa Furcia Rossa II da Furcia Rossa III. Si seguono con attenzione i segni a vernice ed i tratti attrezzati, che invitano infine a spostarsi verso destra in direzione di altre scalette. Una breve cengia a destra offre uno spazio di riposo prima del tratto "chiave", costituito da un passaggio verticale scalabile grazie ad alcune staffe metalliche (non propriamente comodissime..); segue un facile camino che deposita sulle rocce che costituiscono la spalla del monte. Il sentiero conduce verso destra, quindi a sinistra per raggiungere la vetta di Furcia Rossa III (4 ore e 30 minuti dal Punto di Partenza).
Si ridiscende l´ultimo tratto di sentiero, piegando quindi a sinistra (indicazioni a vernice) in direzione sud, verso la forcella tra la Cima III e la Cima IV, che va raggiunta in una discesa un poco delicata (ghiaie e terreno sdrucciolevole). Riprendono quindi le strutture metalliche che ci condurranno infine sul fondo del Vallon Bianco.
La discesa è molto ripida, dovendo affrontare un audace strapiombo di circa 100 metri di altezza, ma segue in maniera spettacolare il tracciato militare. Si scende lungo cenge attrezzate da scalette e corrimano, sempre esposte e ripide, sino a posare i piedi su di un terreno più facile.
E´ possibile a questo punto proseguire sino al Bivacco della Pace (q. 2760 m), sul fondo del Vallon Bianco, seguendo i segnavia del tracciato ufficiale; ma è anche possibile "calarsi" direttamente sul ghiaione (numerose tracce) per raggiungere quindi più a valle il sentiero di discesa (dall´alto è opportuno memorizzare il percorso, contraddistinto da numerose tracce ed ometti).
Si percorre tutto il Vallon Bianco, al di sotto delle spettacolari paleofrane delle Cime Ciampestrin (sulla sinistra, faccia a valle), per ritornare al sentiero percorso all´andata e, piegando quindi a sinistra, raggiungere la palina di segnalazione con il sentiero 11 (1 ora circa).
Da qui in poi si segue il tracciato percorso all´andata, sino alla Capanna Alpina, raggiungibile in una ulteriore ora e mezza di percorso.
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