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L’itinerario della traversata, da SW, dalla Cima Vitalengo |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Fienili Arale (q. 1560 m) Versante di salita: Diversi Dislivello di salita: 920 m - Totale: 1840 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate |
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Natura selvaggia e incontaminata, alpeggi e baite abbandonati ma in buona parte anche ristrutturati, ambienti unici, poco conosciuti e ancor meno frequentati. Questo è quanto ci regalano le Orobie Valtellinesi di questo settore, ma non solo. Anche lunghe traversate di creste abbastanza facili e rimunerative, che si possono interrompere a piacimento alle bocchette e dai dislivelli contenuti, grazie alle impervie stradine di queste valli. Come la traversata proposta tra la Cima Sasso Chiaro e la Cima Querciada. In questa relazione è descritta da N a S, ma a conti fatti potrebbe essere ancor più semplice affrontarla in senso contrario. In effetti la cresta S della Cima Sasso Chiaro, in prevalenza erbosa, è la più ripida dell’intera traversata ed è forse meglio affrontarla in salita. Non presenta comunque difficoltà particolari, l’importante è prestarci le dovute attenzioni ed evitare di percorrerla a stagione inoltrata, in presenza di erba secca e scivolosa.
Avendo tempo a disposizione la traversata di creste può essere estesa fino al Pizzo Pidocchio. Le uniche difficoltà, presenti alle bocchette alla base delle creste N e S della Cima Sasso Chiaro, si possono facilmente aggirare sul lato W.
Le immagini e le relazioni di: Cima Sasso Chiaro, Cima Querciada e Cima Pizzinversa – Pizzo Pidocchio, possono fornire utili indicazioni.
A San Pietro Berbenno si abbandona la S.S. 38 e si seguono le indicazioni per Fusine. Raggiunta questa località in prossimità di un’ampia curva verso sinistra, si tralasciano le strade sulla destra che condurrebbero all’interno del paese e si prosegue sulla strada rettilinea. Raggiunto un successivo incrocio, si svolta a sinistra e circa 1 km più avanti si arriva a Cedrasco. Subito dopo il cartello d’inizio paese, si svolta a destra (cartello Valcervia) e si sale di fianco al torrente Cervio. Al termine di questo tratto rettilineo, si lascia a sinistra la piazzetta della chiesa e si prosegue a destra. Poco più avanti s’imbocca, verso sinistra, la stradina che dopo circa 12 km conduce ai Fienili Arale. L’accesso su questa stradina è consentito previo acquisto del permesso presso qualche bar (ma è difficile trovarne uno aperto il mattino presto). Il manto stradale è quasi interamente asfaltato o cementato ed è quindi percorribile da un normale veicolo. È comunque richiesta massima prudenza, dato che la strada è stretta, soggetta a caduta pietre e in diversi tratti priva di protezioni. Raggiunti i Fienili Arale si parcheggia in un ampio spiazzo, pochi metri sopra la strada.
Dal parcheggio ci s’incammina lungo la strada sterrata, verso S e poco più avanti, a un bivio, si prende a sinistra. La strada sale gradatamente, oltrepassa alcune baite e casere, compiendo complessivamente 4 tornanti. Cento metri dopo il 4° tornante, sulla sinistra c’è una baita. Poco più avanti, circa venti metri dopo la baita, si abbandona la sterrata e si prende una traccia, non segnalata, che inizialmente sale parallela alla strada, in direzione SE. Dopo una cinquantina di metri essa volge a sinistra, verso monte e, dopo un breve tratto nel prato dove la traccia è poco marcata, si addentra nel bosco.
Il sentiero, ora ben marcato, sale per un centinaio di metri e termina presso la Baita Barech (q. 2003 m), situata al centro di una piccola radura. Da questa baita, seguendo una traccia, si traversa in piano verso destra. In breve si raggiunge una fontana e una vasta radura, dominata all’orizzonte dalla Cima Sasso Chiaro, riconoscibile per le sue rocce di un grigio molto chiaro, da cui deriva il nome.
Con percorso evidente, ma senza traccia, ora si sale lungo i prati, fino ad arrivare a una baita diroccata. Trenta metri sopra c’è un vasto avvallamento che scende dalla Sella (q. 2305 m, né quotata né nominata sulla carta della Kompass) e che divide la Cima Pizzinversa a sinistra, dalla Cima Sasso Chiaro a destra. Si risale l’avvallamento pietroso, volgendo gradualmente verso destra e si arriva nel punto in cui è stata ripresa l’immagine principale della relazione: Cima Sasso Chiaro, ai piedi del versante NW di questa cima.
Il percorso appare ora evidente e il pendio che ci attende non è nemmeno tanto ripido, c’è anche una labile traccia che sale. Si aggira a destra una fascia di rocce, poi si traversa a sinistra, al disopra delle rocce stesse e si va a raggiungere una sella erbosa sulla cresta N. Infine, si segue la cresta N, larga e facile, appoggiando talvolta a destra del filo, fino a raggiungere la stretta vetta della Cima Sasso Chiaro (q. 2395 m, h 2,15 dalla partenza).
Bisogna ora affrontare in discesa la cresta più ripida dell’intera traversata, la S del Sasso Chiaro, da percorrere lungo il filo erboso che non presenta però difficoltà particolari. Ovviamente l’importante è non scivolare sull’erba.
Giunti alla sottostante Bocchetta Querciada, si può facilmente aggirare a destra un tratto di rocce presenti lungo il filo, perdendo una trentina di metri di dislivello, oppure superarle direttamente con qualche difficoltà. Si riprende poi a salire lungo la cresta NE della Cima Querciada, in parte erbosa, in parte rocciosa, comunque mai troppo stretta o impegnativa e si raggiungere la vetta di questa cima (q. 2382 m, h 3,30 dalla partenza).
Dalla Cima Querciada si scende lungo la cresta SE, all’inizio erbosa e larga, fino ad una specie di anticima. Poi la cresta diventa un poco sottile e rocciosa, ma sempre facile, fino ad una successiva anticima. Da quest’ultima si scende lungo il filo di una crestina erbosa con rocce affioranti, senza particolari difficoltà e si arriva alla Bocchetta di Manfinale, dove termina la traversata di creste.
Da qui si scende in direzione W, senza percorso obbligato, nel vasto avvallamento che divide la Cima Querciada dalla Punta Cerech e si raggiunge la Baita Cerech Alta (q. 2086 m).
Si prosegue poi la discesa in aperto pascolo, in direzione SW, fino alla Baita Cerech Bassa (q. 1963 m). Giunti a questa baita, dove ci sono tracce poco evidenti e confuse, bisogna scendere un poco sulla destra e imboccare il sentiero della valle, scarsamente segnalato, ma ora con una traccia ben marcata. Percorrendolo in direzione N, con qualche saliscendi, si arriva alla Casera Caprarezza (q. 1902 m). Qui si riprende la stradina sterrata che conduce ai Fienili Arale (h 6,00 dalla partenza).
In discesa, lungo la ripida! cresta S della Cima Sasso Chiaro | A destra, tra luce ed ombra, la ripida cresta S della C. Sasso Chiaro, dalla cresta NE della C. Quer | Panorama verso S, dalla vetta della Cima Querciada |
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