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L’asterisco è il punto in cui è stata ripresa la 1a immagine di dettaglio |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Fienili Arale (q. 1560 m) Versante di salita: W-SW-S Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: giugno – ottobre |
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Montagna massiccia dai ripidissimi fianchi occidentali, a SE presenta invece un caratteristico pendio erboso terrazzato. Punto culminante della costiera che si stacca a N del Corno Stella e che divide la Val Cervia ad W dalla Valle del Livrio ad E. Di facile accesso in particolare dal versante meridionale, è una meta rimunerativa per il notevole panorama e per l’ambiente selvaggio, territorio incontrastato dei camosci.
A San Pietro Berbenno si abbandona la S.S. 38 e si seguono le indicazioni per Fusine. Raggiunta questa località in prossimità di un’ampia curva verso sinistra, si tralasciano le strade sulla destra che condurrebbero all’interno del paese e si prosegue sulla strada rettilinea. Raggiunto un successivo incrocio, si svolta a sinistra e circa 1 km più avanti si arriva a Cedrasco. Subito dopo il cartello di inizio paese, si svolta a destra e si sale di fianco al torrente Cervio. Al termine di questo tratto rettilineo, si lascia a sinistra la piazzetta della chiesa e si prosegue a destra. Poco più avanti si imbocca, verso sinistra, la stradina che dopo circa 12 km conduce ai Fienili Arale. L’accesso su questa stradina è consentito previo acquisto del permesso presso qualche bar. Il manto stradale è quasi interamente asfaltato o cementato ed è quindi percorribile da un normale veicolo. Raggiunti i Fienili Arale si prosegue per un breve tratto in discesa e poco più avanti c’è un ampio spiazzo dove parcheggiare.
Dal parcheggio ci si incammina lungo la strada sterrata e poco dopo, ad un bivio, si prende a sinistra. La strada sale gradatamente, oltrepassa alcune baite e casere, compiendo complessivamente 4 tornanti e al suo termine conduce alla Casera Caprarezza (q. 1902 m). Il sentiero che diparte ora da questo alpeggio e che traversa in falsopiano tutto il fianco W della costiera compresa tra la Cima Sasso Chiaro a N e il Passo del Tonale a S, presenta gli unici “inconvenienti” dell’intera ascesa. Ovvero, le difficoltà sono del tutto assenti, ma in questo lungo traverso i segnavia sono scarsi e in alcuni tratti il sentiero è poco evidente. Diversamente, l’ascesa potrebbe essere valutata di difficoltà E, anziché EE. Basta però alzare lo sguardo e si ritrova la traccia lungo il dosso successivo.
Ad ogni modo, dalla Casera Caprarezza il sentiero, poco visibile, traversa il pascolo in direzione S e poco dopo si addentra in un rado bosco di larici. La traccia diventa ora più marcata e con un’ascesa abbastanza regolare si arriva alla Baita Cerech Bassa (q. 1963 m). Si prosegue verso S con qualche breve strappo, seguendo sempre i rari segnavia, fino a raggiungere la Baita Mattarucchi (q. 2109 m). Il sentiero ora ritorna ad essere poco evidente. Poco più avanti si supera una poco pronunciata costa rocciosa, prima con una breve discesa e poi con una risalita. Quindi ci si approssima alla cresta che divide il versante W della Cima Tonale da quello SW (il punto in cui è stata ripresa la prima immagine di dettaglio). Il sentiero, ora ben marcato, permette di superare facilmente questo tratto, abbassandosi brevemente per aggirare un risalto roccioso.
Qui conviene memorizzare bene il punto esatto dove avviene l’aggiramento, per non avere problemi al ritorno, tenendo come riferimento la baita sulla destra, più bassa di una cinquantina di metri. Appena dopo aver aggirato questa cresta, si abbandona la labile traccia che scende verso la baita citata e si traversa quasi in piano, senza traccia, sotto il versante SW della montagna. Poco più avanti, sul dosso successivo, si prende l’evidente sentiero segnalato della GVO. Esso conduce, con uno strappo un po’ ripido e in direzione ESE, al Passo del Tonale (q. 2346 m). Dal questo valico appare ben evidente il percorso di salita alla cima, dato che la cresta S si allinea al vastissimo e poco inclinato pendio erboso rivolto a SE. Si sale quindi in prossimità della cresta, senza percorso obbligato e senza alcuna difficoltà, fino in vetta.
Come per la salita.
L’attraversamento della cresta SW | La vetta | In discesa, poco sotto la vetta |
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