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La parete San Paolo con la via |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Valvestino Provincia: Trento Punto di partenza: Locanda "la Lanterna" Versante di salita: SE Dislivello di salita: 200 m - Totale: 400 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno eccetto l´estate |
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La via Sabina è una divertente salita aperta nel 2012 da D. Cabas, P. Masera e G. Gerola al margine sinistro della Parete San Paolo, quella lunga muraglia discontinua che si estende tra i Colodri e le Coste dell´Anglone in Valle del Sarca. La via ne raggiunge la cima con ritorno per il sentiero normale. Nel 2013 Heinz Grill e compagni hanno ripulito e riattrezzato la via tracciando anche una variante nel tratto mediano. La roccia in via è ottima e l´attrezzatura sufficiente.
Dall´autostrada del Brennero uscire a Rovereto sud e seguire le indicazioni per Arco di Trento che si raggiunge. Oltrepassare il ponte sul Sarca e deviare a destra per la stradina che passa per il camping e per i campi, costeggiando il torrente fino alla locanda "la Lanterna" dove è consigliabile parcheggiare. Da qui tornare indietro 100 m fino ad una piazzola davanti a cui parte un sentiero. Seguirlo fino sotto la parete e proseguire verso sinistra fino all´attacco segnato da una scritta rossa ben visibile.
Per tiri di corda:
L1 contornare a sinistra i blocchi e salire una rampetta, superare poi una corta placca (2 cord.) e raggiungere la sosta (20 m, III, sosta su golfaro e clessidra).
L2 salire il diedro sopra la sosta fino sotto un cespuglio ed uscire per la placca di sinistra (V, 4 cl.), poi superare leggermente a destra il risalto successivo fino ad un terrazzo (III, cl., possibilità di metter un nut prima). Continuare per qualche metro e raggiungere la sosta sotto un altro diedro (30 m, V poi III, sosta su golfaro e clessidra).
L3 superare il diedro seguente entrando da destra e raggiungere un pianerottolo (IV+, 2 ch.), da qui ci sono due possibilità:
a) salire il diedro a sinistra (2 ch., integrare con nut), strapiombante ed atletico superando un primo tettino e poi un secondo (VI, faticoso ma bello);
b) traversare per lastre appoggiate verso destra ed aggirare il risalto arrivando ad una cengia boscosa (cl., II+, attriti pazzeschi delle corde).
Si sosta sotto una placca molto comodamente (35 m, IV+ poi II+, sosta su clessidre).
L4 salire la placca sopra la sosta (I muro, III), poi un gradone (II muro, II, cl.) ed infine un pilastro triangolare (IV+, 1 ch. ed 1 cl., aggirabile, III muro) e raggiungere la sosta sotto delle placche (30 m, sosta su golfaro).
L5 superare il gradone sopra la sosta (ch. e cl., IV), poi scalare un tettino a destra (ch., IV) e raggiungere una cornice. Traversare a sinistra (2 cl., attenzione) fino alla sosta sotto un tetto pronunciato (20 m, IV, sosta su golfaro e clessidra).
L6 superare il tetto proprio sopra la sosta (V+, ch. molto faticoso) e salire verso un alberello (cordone) aggirando uno strapiombo a destra. Dopo una placchetta aggirare un altro strapiombo a destra (cl.) e superare direttamente la placca a buchi (2 cl.) sovrastante fino alla "Cengia Rossa" dove termina la via (40 m, IV+ sostenuto e V+ il tetto, sosta su golfaro).
Variante: dalla sosta si può superare la paretina sovrastante salendo il diedro appena a sinistra, spittato e molto impegnativo (VI-VI+).
Dall´ultima sosta si segue la cengia verso destra (nord) facendo attenzione ad un tratto molto esposto e si sbuca nel bosco sommitale in cima alla parete. Da qui per tracce verso nord si torna alla strada che va seguita verso destra fino alla Locanda "la Lanterna" (30 min. dalla cima).
La via è attrezzata ma occorre seguire fedelmente il percorso onde non trovarsi su roccia molto friabile. Nut e cordini possono essere utili per integrare dei passaggi un po´ lunghi tra le protezioni.
Diedro del secondo tiro |
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