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Regione: Friuli Ven. Giulia (Udine)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Carniche - Gruppo Catena Carnica Provincia: Udine Punto di partenza: Passo del Cason di Lanza (q. 1552 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 618 m - Totale: 1236 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 2,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Da Tolmezzo si percorre la strada che sale al passo di Monte Croce Carnico. Giunti all’altezza del ponte sul Chiarsò presso Cedarchis, si gira a destra in direzione di Paularo. Giunti al centro abitato si imbocca a destra la lunga e stretta rotabile che conduce al passo del Cason di Lanza.
Si prende il sentiero che parte da dietro la casera diretto alla Sella di Val Dolce. Dalla Sella di Val Dolce dirigersi lungo il sentiero 403 verso la Sella di Aip fino ad incrociare il canale detritico che separa la Torre dalla Creta stessa. Imboccarlo tenendosi sulla destra, all´inizio sfruttando i tratti erbosi e poi faticosamente sul fondo franoso fino ad un grosso masso incastrato (triangolo rosso, fino a qua un unico bollo rosso sbiadito, segnalazioni praticamente assenti). Superare la galleria sulla sinistra per incontrare le segnalazioni blu-arancio dell´Alta Via CAI Pontebba che si segue brevemente verso sinistra, leggermente in discesa, fino ad incrociare, quasi subito, un altro canale sbarrato in alto da una paretina.
1. si supera il salto sulla sinistra per una specie di diedrino verticale per proseguire su un tratto di sfasciumi e verdi ripidi (delicato) fino ad una forcellina con cordone di calata a sinistra [15m II poi I delicato] 2. si aggira verso destra un torrione e si prosegue su sfasciumi a sinistra salendo, fino ad incontrare lo sbocco di un canalino che sale a sinistra e diventerà la rampa che da la direttiva della salita [15m elementare] 3. si sale in canalino friabile fino a quando è possibile portarsi sulla rampa soprastante superando una breve paretina appoggiata di ottima roccia. Sosta su spuntone con cordone subito sopra [20m I-II] 4. si prosegue lungo la rampa ora di bella roccia superando un restringimento e, successivamente un tratto più ripido al termine della quale si trova una sosta su 2 chiodi e cordino [15m II] 5. proseguire sulla bella rampa fino al suo termine sulla forcella di cresta [15m I] 6. seguire l´affilatissima cresta tenendosi anche verso nord fino ad un salto verticale con sosta su 2 chiodi e cordino [25m I pp. II] 7. superare il salto preferibilmente verso destra e proseguire per cresta senza difficoltà ma con molta attenzione fino alla cima [30m I] I tiri di corda sono puramente indicativi in quanto la via può essere percorsa per la maggior parte in conserva.
Come per la salita, sfruttando le soste per eventuali doppie (variante: dalla sosta su cordone del tiro 1, si può calarsi direttamente nel canale-diedro dalla parte opposta fino alle ghiaie sottostanti (25m). A questo punto, tramite un canalino di sfasciumi sulla sinistra (faccia a valle) si raggiunge nuovamente l´Alta Via CAI Pontebba e, proseguendo per le ripide ghiaie sottostanti, fino al sentiero 403)
Breve salita ad una cima che conta ben poche ascensioni. La prima parte dell´itinerario descritto è su roccia abbastanza marcia è non è detto che corrisponda alla via normale, in quanto, la relazione è vaga e le possibilità di salita varie. La cresta finale nel compenso è molto divertente.
La cresta | La cima avvolta dalla nebbia |
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