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Via di salita dal P.so Brizio |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Malga Caldea (q. 1574 m) - Val d´Avio Versante di salita: E Dislivello di salita: 2000 m - Totale: 4000 m Tempo di salita: 5,30 h - Totale: 9,00 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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Salita alla vetta più alta dell´Adamello, dal versante bresciano, e precisamente dalla Vallecamonica. La valle di accesso, è la Val d´Avio, che è una convalle della Val Camonica, accessibile da Temù
La Val d’Avio è una convalle della Val Camonica: a quest’ultima si arriva dall’autostrada A4 (uscite Seriate o Ospitaletto) seguendo le indicazioni per Edolo-Val Camonica. Giunti a Edolo si prosegue verso il Passo del Tonale fino a Temù. Dal centro del paese si prende a destra la strada che risale la Valle dell’Avio (indicazioni), che si percorre tutta in direzione delle dighe. Giunti a Malga Caldea, in corrispondenza di un piano, la strada è interrotta da una sbarra dove si parcheggia l’auto
1° GIORNO - Malga Caldea(1584) Rif. Garibaldi (2553) h 4.00 Dai parcheggi presso Malga Caldea (1584 m) si imbocca la strada di servizio delle dighe (asfaltata) che, dopo aver attraversato il torrente, risale con ampi tornanti sul versante sinistro della valle, fino a giungere al primo invaso artificiale (1900 m, 1 ora). Si segue la strada, (sentiero n°11) da qui in avanti sterrata, che costeggia i laghi dell’Avio e Benedetto. Al termine del secondo lago, una breve salita nell’ultimo tratto di bosco conduce a Malga Lavedole (2044 m, 1.45 ore). Da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Garibaldi: un ultimo tratto tra i detriti conduce verso la diga del lago artificiale del Venerocolo, dove a breve distanza sorge il rifugio Garibaldi (2553 m, 4 ore). 2° GIORNO - dal Rif. Garibaldi al Monte Adamello (3554)passando dal Passo Brizio e dal Passo degli Italiani Dal rifugio, ci si dirige verso la diga e la si oltrepassa, portandosi sull´opposto lato del lago del Venerocolo, dove si riprende il sentiero n° 11 che ci porta ai piedi della ferrata. Da qui, in circa 20 minuti si accede al passo Brizio (q. 3149 m) (h 2.00). Oltrepassato il passo, si scende nella vedretta del Mandrone, e si sale a destra lungo il margine del ghiacciaio fino a quando è possibile salire sulla cresta che ci porta al Passo degli Italiani. Al di là del passo, si accede al Pian di Neve, e tenendosi sempre il più possibile in quota, si passa sotto la vetta del Monte Falcone, fino ad arrivare ai piedi delle roccette con passaggi di I° e II° grado. Superate le roccette, la vetta è li che ci aspetta
La discesa ripercorre il tratto delle roccette, e una volta uscite da queste, è possibile rifare a ritroso il percorso dell´andata; in alternativa, si può attraversare tutto il Pian di Neve e aggirare il Corno Bianco, per rientrare nella Vedretta del Mandrone, risalire il Passo Brizio e scendere al Rifugio Garibaldi.
Salita tecnicamente facile, ma difficile dal punto di vista dell´orientamento in caso di nebbia o maltempo vista la vastità del Ghiacciaio; non esitare a rientrare sui propri passi in tal caso. Attenzione alla caduta massi al Passo Brizio, parecchio dissestato
Crepacci sul Pian di neve | Cresta rocciosa finale | La croce sulla cima |
Guarda la panoramica dalla cima: Guarda la fotoscalata di Monte Adamello Ultime 20 scalate... Elenco delle scalate... |
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