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Immagine ripresa al Passo dello Scoltador |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: San Salvatore (q. 1312 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1330 m - Totale: 2660 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: metà giugno – inizi di ottobre |
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L’itinerario proposto rappresenta la via normale più facile per raggiungere la vetta delle Cime dello Scoltador. Il dislivello in salita non è eccessivo, ma l’avvicinamento avviene dalla Valle del Livrio ed è abbastanza lungo. Per un escursionista discretamente allenato non ci sono però problemi, l’escursione può essere affrontata comodamente in giornata. Fino al Passo dello Scoltador l’itinerario è segnalato da bandierine e cartelli. Mentre lungo la cresta N, non c’è alcuna traccia o segnale, ma la salita è veramente semplice.
In merito alla consigliabile traversata di cresta da S a N delle Cime dello Scoltador, vedi l’altra relazione (difficoltà: F+ con tratti esposti).
Dalla tangenziale di Sondrio si prende l’uscita per Albosaggia. Dopo aver oltrepassato il ponte sul Fiume Adda si svolta a sinistra e al successivo bivio a destra, seguendo sempre le indicazioni per San Salvatore. Raggiunto il centro del paese di Albosaggia, in prossimità di un torrente, si prende a destra, con una breve discesa e si imbocca la via Torre. Si prosegue ora lungo la stradina, stretta, ma sempre asfaltata, che conduce a S. Antonio, Cantone e Nembro. Da quest’ultima località il manto stradale diventa cementato e con una ripida ascesa si arriva ad un incrocio. Proseguendo a destra in breve si raggiunge la bella chiesa di San Salvatore. Si parcheggia negli spiazzi, limitati, lungo la strada.
Dal parcheggio si prende la stradina, vietata al transito dei veicoli non autorizzati, che si stacca in discesa, a destra della chiesa. Alternando tratti in discesa ad altri pianeggianti, si oltrepassano le località La Teggia (q. 1266 m), La Crocetta (q. 1251 m) e Forno (q. 1315 m). Presso quest’ultima località si attraversa il ponte sul torrente e si risale la valle sulla sinistra orografica. Dopo poche centinaia di metri dalla località Forno, si arriva ad un bivio. Tralasciando a destra la pista cementata che conduce a La Costa (q. 1425 m), si prosegue lungo la piana valliva. Più avanti e in lontananza, si avvistano le stalle sparse della Casera La Piana (q. 1464 m). Dopo averle oltrepassate si prosegue ancora lungo la pista che poi lascia il posto ad un sentiero segnalato.
Il percorso diventa ora un poco più disagevole, su terreno alluvionale, poi il sentiero incomincia a salire e si addentra nel bosco. Nel prosieguo la traccia diventa più marcata, ma potrebbe essere invasa da felci, cespugli e erba alta. In questo tratto, se l’erba è bagnata, è meglio avere al seguito le ghette e impermeabilizzare gli scarponi. Ad ogni modo il sentiero è sempre ben evidente e si sale a lungo, fino ad arrivare ai piedi di una bella cascata, ormai al termine dei boschi e dei fitti cespugli. Il sentiero continua ora sul lato opposto e bisogna attraversare il torrente sotto la cascata, con il solo rischio di bagnarsi i piedi se c’è molta acqua. Si prosegue poi ancora per un buon tratto in salita, fino a raggiungere il bivio con il sentiero della GVO.
Al bivio si svolta a sinistra, con un percorso pianeggiante e in pochi minuti si arriva ai piedi della diga del Lago di Publino. Seguendo sempre i segnali si sale sulla corona nel punto più a N della diga. Dalla corona si esce subito verso sinistra e poi ci si abbassa brevemente al Rifugio Caprari (q. 2130 m). Da qui si segue il sentiero che traversa in piano verso N, per una cinquantina di metri, fino ad un bivio segnalato. Si prende ora a destra e in direzione W si risalgono i pendii erbosi con qualche roccia, fino a raggiungere il Passo dello Scoltador (q. 2454 m). Da questo valico si sale lungo l’ampia cresta N, appoggiando un poco a sinistra del filo e si arriva all’anticima N, più bassa di pochi metri rispetto alla vetta. Da ultimo, si scende brevemente ad una selletta e poi si sale alla vetta, senza difficoltà.
Come per la salita.
Il Rifugio Caprari non è custodito
In rosso la via normale, in giallo la traversata. Dal Corno Stella | Panorama di vetta, verso N | In discesa dal Passo dello Scoltador |
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