Monte Gelo - 2623 m

Il Monte Gelo, è posto a nord-est del più famoso Cornone di Blumone e, allineato a nord del Monte Bruffione (sulla stessa cresta spartiacque) , e a sud del Monte Re Castello. Luoghi d´intenso valore storico.

Dalla centrale elettrica imboccare il sentiero 26, che inizialmente è una strada ciottolata ripida e scivolosa, se bagnata. Poi diventa un largo comodo sentiero, un po´ sporcato dagli animali al pascolo. Si oltrepassa la piccola Malga Blumone di Sopra (1801m), posta in una bella valle che ante cede lo scalino, su cui cadono le cascate del Caffaro, per arrivare alla valle superiore dove troveremo il dirupato Casinello di Blumone (2099 m). Ignoriamo il sentiero 27 che sale al Passo di Blumone e, poco dopo imboccheremo il 35, che sale al Passo Serosine. Dobbiamo attraversare il Fiume Caffaro cercando il punto migliore per non finirci dentro (non ci sono pericoli, si farebbe solo un fresco bagnetto). Si sale ora in traverso ascendente, tagliando la dorsale sud della Cima di Blumone. Dobbiamo ignorare le tracce che dipartono sulla sx (potrebbero essere altre alternative per la salita o la discesa, ma è un’altra storia) mantenendoci sempre sul sentiero segnato, che conduce al passo. Poche decine di metri sotto il valico, dobbiamo stare molto attenti (non è evidentissima), sulla sx, nei pressi di alcuni ruderi, inizia la strada militare che sale verso nord, fiancheggiando la cresta che dal Passo Serosine sale al Monte Gelo, dobbiamo imboccarla!

Qui comincia il percorso non segnato. Si segue la militare, non sempre evidente, su lastroni, prendendo riferimento con i radi ometti. Si fiancheggia il Monte Serosine, che rimarrà sulla dx, e si arriva nei pressi del passo che divide il M.Serosine dal M.Gelo (ruderi in loco) (2500m c.ca). Si individua ora, una traccia che fiancheggia la cresta sud del M.Gelo, fino ad individuare un ripido canalino (sulla dx) che dobbiamo risalire. Su traccia evidente prima, e su sfasciumi poi, si arriva sul crinale, tra l’anticima sud e la cima da raggiungere. Verso nord ora, oltrepassiamo un rudere militare e, attaccando l’ultimo tratto di cresta, da sx o anche da dx (tracce) con un paio di passi d’arrampicata (I+ max) si sale sulla lunga, comoda cima. Madonnina rotta in vetta!

Come per la salita.

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