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Immagine ripresa dalla Cima Centrale |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Prà di Gianni (q. 1343 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: estate |
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Le Cime di Caronella sul versante settentrionale formano uno stupendo castello roccioso che entusiasma ogni alpinista mentre risale la valle omonima. Situate sulla catena principale delle Orobie, sono formate da tre cime principali, ben distinte: la Cima Occidentale (q. 2796 m), la Cima Centrale (q. 2850 m) ed infine la vetta, la Cima Orientale (q. 2871 m). L’itinerario proposto prevede l’ascesa alla Cima Centrale e la traversata alla vetta, tralasciando la Cima Occidentale, la meno elevata. Notevole il panorama che si può ammirare dalla vetta, sulle Orobie Orientali e sull’antistante versante retico.
L’ascesa è abbastanza facile ma non banale. In particolare bisogna prestare attenzione lungo l’affilata cresta E della Cima Centrale, a causa delle rocce instabili. Questo tratto, alto circa 50 metri, è abbastanza esposto e per i meno esperti sono necessari corda ed imbrago. Dal Passo di Caronella alla vetta, non c’è alcuna traccia.
Provenendo da Sondrio, ad un incrocio in località San Giacomo di Teglio, si abbandona la S.S. 38 e si svolta a destra, seguendo le indicazioni per Carona. La strada attraversa subito il ponte sul fiume Adda, sale in direzione ESE con numerosi tornanti, oltrepassa diverse frazioni e al termine conduce al piccolo agglomerato di case di Carona. Di fronte alla chiesa di questo paesello c’è il Ritrovo Parrocchiale che funge anche da bar. Qui si può acquistare il tagliando (€ 5.00) che permette di proseguire con l’auto fino a Prà di Gianni. Il mattino presto è comunque difficile che il bar sia aperto. Ad ogni modo, si prosegue ancora lungo la strada e trenta metri dopo aver superato il primo tornante, si svolta a sinistra e si prende la stradina, in parte con il fondo cementato o acciottolato e in parte sterrata, che sale ripida e stretta per alcuni km. In un tratto quasi pianeggiante, in località Prà di Gianni, si guada il torrente poco profondo e subito dopo si parcheggia a sinistra, in un’area picnic. Volendo si può ancora proseguire per qualche centinaio di metri e parcheggiare in località Prà della Valle, negli spiazzi ai lati della strada.
Dal parcheggio si prosegue, sempre, lungo la stradina sterrata. Dopo un tratto quasi pianeggiante dove c’è l’ultimo alpeggio di Prà della Valle (q. 1363 m), la pista, ora vietata al transito dei veicoli non autorizzati, inizia a salire a destra di una caratteristica cascata. Ben presto essa lascia il posto ad un marcato sentiero, segnalato da bandierine, che supera questo alto gradone di fondovalle. Al disopra la pendenza si fa meno ripida e si prosegue sempre a destra del torrente, mentre all’orizzonte è già ben visibile l’edificio dell’AEM che ospita il Rifugio Alpe Caronella (q. 1860 m). In effetti, più che un rifugio è un bivacco di emergenza con tre brande. Dopo averlo raggiunto e attraversato sopra un ponte il torrente, in breve, nella piana pascoliva, si arriva alla Malga Caronella (q. 1858 m). È il luogo migliore per ammirare lo spettacolo offerto dal versante N delle Cime di Caronella che racchiudono verso S l’anfiteatro della valle. Il Passo omonimo che bisogna raggiungere, da questa prospettiva non è ben individuabile, rimane a destra di questo stupendo castello di rocce.
Aggirati i massi che delimitano a S la malga, si prosegue nella piana con un ampio semicerchio verso destra. Poi si risale un primo pendio, a sinistra del torrente e quindi un successivo pendio che porta sulla groppa di un cordone morenico, dove ci sono i tralicci dell’alta tensione. Nel prosieguo si taglia a sinistra questo cordone e poi si sale lungo i dossi e le pietraie con resti di neve, in direzione dell’ormai evidente valico. Il sentiero è sempre ben segnalato dalle bandierine ed è difficile perderlo, tuttavia i tralicci presenti anche al valico indicano la giusta direzione. Giunti in una conca ad un centinaio di metri dal valico, bisogna superare un ripido pendio di sfasciumi che potrebbe essere completamente innevato. In questo caso, data l’esposizione a N, la neve potrebbe essere ghiacciata ed è meglio avere al seguito piccozza e ramponi. Poco sopra si arriva al Passo di Caronella (q. 2612 m).
Da qui si scende al sottostante Bivacco AEM (q. 2600 m). Poi si supera, verso sinistra e senza percorso obbligato, un elementare sperone di rocce ed erba e si arriva in una conca detritica con resti di neve, sotto la Cima Occidentale. Si risale ora un evidente e ripido, ma altrettanto elementare, pendio di detriti, cercando di salire leggermente sulla sinistra, dove c’è una colata di ganda con massi stabili. Questo pendio conduce ad una larga sella sulla cresta spartiacque, a destra della cresta dentellata della Cima Occidentale (vedi 1a immagine di dettaglio). Si segue poi la cresta, all’inizio larga, poi un poco più stretta, ma facile e si arriva alla base della piccola piramide della Cima Centrale. Senza alcuna difficoltà si risale la cresta e si raggiunge questa cima (fin qui difficoltà: EE). Inizia ora il tratto più impegnativo della traversata alla vetta, la discesa lungo la cresta E.
La cresta diventa quasi subito affilata ed esposta, ma con lieve pendenza. La si percorre un poco a destra del filo, fino all’inizio di una ripida discesa (vedi 2a immagine di dettaglio). Anche qui si scende lungo il filo, appoggiando a destra (versante bergamasco) e prestando molta attenzione alle rocce spesso instabili. L’ultima parte della cresta, prima di arrivare alla sella sottostante, è molto impegnativa, ma la si aggira per un facile canaletto sulla sinistra (versante valtellinese) e poi in piano si arriva alla sella. Il percorso alla vetta diventa ora molto più agevole. Dalla bocchetta si scende lungo il versante S per circa 15/20 metri e poi si traversa in piano su sfasciumi, alla base del pendio S di una specie di anticima. Questo traverso è lungo un centinaio di metri ed è elementare. Raggiunto lo sbocco del primo canale che si incontra, lo si risale, senza difficoltà. Poi si prosegue sulle gobbe della facile cresta, fino in vetta. Dal Passo di Caronella alla Cima Centrale, prevedere circa 45 minuti e da questa cima alla vetta, circa 40 minuti.
Come per la salita.
Dettagli della salita nella fotoscalata
L’itinerario fino alla Cima Centrale, dal Bivacco AEM | L’affilata cresta E della Cima Centrale | Panorama verso W, dalla vetta |
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