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![]() la cresta di vetta, scendendo alla bocchetta Cambra-Talamone |
Regione: Piemonte (Biella) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Prealpi Biellesi Provincia: Biella Punto di partenza: Fraz.Montesinaro, Piedicavallo (q.1020m) Versante di salita: S-W Dislivello di salita: 1500 m - Totale: 3000 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Bella cresta rocciosa posta tra Valle Cervo, Alta Valle Sessera e il confine con la Valsesia.
Da Biella si seguono le indicazioni per Andorno-Valle Cervo. Si percorre tutta la Valle Cervo fino ad arrivare a Piedicavallo dove, appena entrati in paese si svolta a dx seguendo le indicazioni per Montesinaro. Si segue la strada principale fino ad arrivare al cimitero della frazione, parcheggiare o proseguire fino a una sbarra dove, per forza, si posteggia. Ci si incammina lungo la strada fin ad incontrare una paletta indicatrice, dove, si imbocca il sentiero Cai E70 con direzione Cima di Bo. Il percorso non è mai ripido, ma molto lungo. Si oltrepassano varie alpi caratteristiche della zona fino ad uscire dalla zona boscosa, per poi diventare alpeggi. Il sentiero è ben segnato ed evidente, sono pochi i punti in cui ci si deve guardare attorno per individuare la via. Arrivati all´Alpe Finestra, si ignora la via per il Colle della Ronda Proseguendo... dopo 10´circa, si arriva al bivio dove, lasceremo l´E70, a sx e, imboccheremo l´E74, a dx. Si seguono sempre i segnavia su facile sentiero, qualche placca su cui porre attenzione se bagnate. Si passa di fianco alle Alpi Giasitt e Balmone (la più alta delle Alpi Biellesi), rievocando il vivere dei tempi passati. Si Attraversa tutta la zona chiamata "Piazza d´armi". Quando s´è vicini alla bocchetta tra Cima di Bo e la nostra meta, si lascia il sentiero segnato e la si raggiunge. Qui comincia la salita a Punta del Talamone. (q.2447)
Ora, seguendo il filo di cresta, o traversando da una parte all´altra della stessa, senza percorso obbligato (da ricercare i passaggi più facili), con facili passaggi d´arrampicata (I,II) si arriva alla vetta che in realtà è formata da una cresta di una trentina di metri. Bel panorama a 360°. Se sereno, avremo il Rosa, in primo piano a N e, il Bianco sullo sfondo a ovest.
Come per la salita. Oppure: proseguire sulla cresta direzione ovest verso il Monte Cambra. Questo tratto è più difficile di quello di salita, sempre nell´ordine del II°, ma con passaggi molto esposti sul filo di cresta e una serie di placche poggiate su cui porre molta attenzione a non scivolare! Arrivati ad una sorta di diedro discendente ci sono due possibilità: 1>proseguire su cresta e superare un saltino I+ salendo su di un balcone, da cui non si può proseguire in avanti (precipizio), si deve ridiscendere su cengia erbosa, poco più sotto del punto di salita, con passaggio strapiombante, calarsi alle placche del diedro, di cui sopra; 2> scendere direttamente sulle placche poggiate camminando in aderenza (attenzione!). in entrambi i casi, un tratto sulle placche bisogna farlo. Ora ci si porta nei pressi della bocchetta che divide la cresta percorsa dal Monte Cambra. Ci si cala, con attenzione, dalla bocchetta verso la Piazza d´armi, prima su zolle d´erba e saltini di roccia, poi saltellando su grossi blocchi in direzione sud fino ad intercettare il sentiero E74 dell´andata, tra l´Alpe Balmone e la bocchetta d´inizio salita al Talamone.
Si può benissimo, anzi, forse è meglio, salire dalla bocchetta Cambra-Talamone e scendere dalla bocchetta Talamone-Bo, sempre se si desidera percorrere tutta la cresta del Talamone, altrimenti è sicuramente più agibile la salita dalla bocchetta Talamone-Bo. Percorso che necessita di capacità di scelta dei passaggi su terreno roccioso selvaggio.
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il diedro discendente, difficile |
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