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La Punta Polse |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Latemar Provincia: Trento Punto di partenza: Ziano di Fiemme, Hotel Zanon (q. 953 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 100 m - Totale: 100 m Tempo di salita: 1,30 h - Totale: 2,30 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Il “Polse”, o “Pollice”, è una guglia calcarea che con I suoi 1450 metri, sovrasta il paese di Ziano di Fiemme.
Da Ziano di Fiemme salire alla frazione Zanon e arrivati a lato dell´omonimo Hotel, imboccare il sentiero per le Coronelle e proseguire fino ad arrivare alla strada forestale tagliafuoco. Subito a destra seguire il “sentiero attrezzato Attilio Sieff”. Arrivati alla fine di questo, appena prima della ferrata, sulla sinistra parte una traccia su un ghiaione che aggira anteriormente il Polse. Proseguire verso la fine della parete in direzione OVEST poi girare a destra verso NORD, risalire un prato di eriche fino alla base delle rocce fra un masso sulla sinistra e una nicchia sulla destra, vicino ad un pilastro. Qui si possono notare i chiodi dell´attacco.
La via normale segue il Sentiero Attrezzato Attilio Sieff.
Come per la salita lungo il Sentiero Attrezzato Attilio Sieff.
Via degli anniversari: da tempo meditavo di affrontare questa ascesa, soprattutto dopo aver conosciuto la figura del grande alpinista e guida alpina Alfredo Paluselli, ideatore della via insieme a Carlo Lauton “Mortaleto” nel lontano 1934.
Una guglia che mi ha sempre affascinato, essendo sulla verticale di casa mia. Innumerevoli volte lo sguardo si è rivolto a questo roccione e alla sua croce, che sin dai tempi antichi è stato fonte di ispirazione di numerose favole e leggende.
Una via alpinistica ardita e impegnativa, da non sottovalutare soprattutto dal punto di vista psicologico, a causa della friabilità della roccia, ma anche sostenuta dal grado di difficoltà (che in un passo ho ritenuto VI+). Io e Manuel, al secondo tiro, abbiamo creato una variante verticale di alcuni metri (circa 15), salendo per una fessura e poi spostandoci a destra verso la sosta preesistente (V°).
Entrambi non avevamo nessuna guida in mano, dunque ci siamo affidati al senso di orientamento e a notizie sommarie. È per questo che ho voluto creare una relazione, che spero sia completa e esaustiva, per coloro che vorranno cimentarsi in futuro in questa impresa.
Come materiale abbiamo usato friends, nuts, e 2 chiodi ( uno lasciato). Sarebbe utile pulire la via e rimuovere I massi instabili ( che in alcuni punti sono veramente grandi), oltre che richiodarla nei tratti più esposti.
Una via poco ripetuta, che richiede una certa attenzione nel percorrerla, anche se in alcuni tratti ci sono delle placche grigie veramente interessanti. Merita l´ascesa soprattutto per godersi un ambiente unico e selvaggio, con un panorama eccezionale sul paese, sulle montagne e sulla Valle di Fiemme.
DISLIVELLO: 150 m
SVILUPPO: 100 m
TIRI: 4
ORE: 1.30/2.30
ATTREZZATURA: NDA + friends medi-grossi, nuts, chiodi e martello ( alcuni chiodi in via sono vecchi).
La via è spittata in alcuni punti. Le soste sono su spit o su albero, l´ultima direttamente sulla croce!
L1: Salire su una placca gialla friabile, poi a destra su roccia grigia fino alla prima sosta con spit (V+).
L2: Proseguire a destra di una fessura, verso un cordino penzolante, poi a destra su placca grigia. fino alla sosta con catena (VI+).
L3: proseguire a destra, vicino ad un pilastro, superare una cengia verso la sosta su pino silvestre (IV+).
L4: per prato di eriche svoltare a sinistra e per facili rocccette si intravede la croce. Sosta direttamente sulla croce (II).
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