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I due itinerari del versante N |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Sondrio Punto di partenza: Ponte Frera, casa dei guardiani della diga (q. 1485 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 1105 m - Totale: 2210 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Il nome fa riferimento alla posizione della montagna, situata nel punto d’incontro delle province di Sondrio, Bergamo e Brescia. Su questa vetta la catena principale delle Orobie, che proviene quasi rettilinea da W, si divide in due. Un’importante diramazione continua verso N, fino all’Aprica. L’altra si stacca verso SE, in direzione della Concarena. Il versante settentrionale della montagna, ben visibile da Malga di Campo, presenta una breve parete rocciosa ed è delimitato dalla cresta NE e dalla cresta W. Le due vie normali proposte, entrambe di difficoltà F, nella parte finale si svolgono lungo tali creste.
Provenendo dal versante tellino, prima di raggiungere l’abitato dell’Aprica, si imbocca sulla destra la Via Liscedo. Chiare indicazioni anche per Rifugio Cristina e Diga Frera. La strada, in parte asfaltata e in parte sterrata, risale la Valle Belviso, passa dal Rifugio Cristina e circa 600 m più avanti raggiunge la località Ponte Frera. Sulla destra ci sono delle costruzioni private mentre a sinistra la strada scende al ponte. Cento metri più avanti si tralascia un’area di sosta attrezzata e si prosegue sulla stradina sterrata. Dopo aver superato alcuni tornanti si arriva di fronte alla casa dei guardiani della diga. Si parcheggia in uno spiazzo sulla destra.
Dal parcheggio si segue la stradina sterrata e pianeggiante che costeggia il Lago Belviso. Si tralascia il primo sentiero per Alpe Frera e G.V.O. e si prosegue per un buon tratto, fino al cartello indicatore che riporta Malga di Campo h 1,10 e Passo del Venerocolo h 3,00.
Da qui abbiamo due possibilità per raggiungere due baite in località Radici di Campo (q. 1602 m):
1°) Si prende questo sentiero che sale nel fitto bosco, in direzione E, compiendo diverse svolte. Poco sopra le tracce si perdono un poco nel pascolo ricoperto di pini, ma si arriva subito in vista delle due baite, raggiunte anche dalla stradina sterrata dell’itinerario successivo.
2°) Si prosegue lungo la stradina che costeggia il lago, per un centinaio di metri o poco più. Raggiunto un bivio, si abbandona la pista che costeggia ancora il lago e si svolta a sinistra, seguendo le indicazioni del cartello con il segnavia 311 che riporta Malga Demignone h 1,20 e Passo del Demignone h 3,30. La sterrata compie alcuni tornanti e passa vicino ad alcune baite. Nel prosieguo si tralascia la deviazione a destra per Malga Demignone, poi si attraversa il torrente sopra un ponte e poco sopra si arriva in prossimità delle due baite sopra citate.
Questa strada sterrata, riportata sulle carte fino alla (q. 1602 m) di Radici di Campo, in effetti prosegue fino in Val di Campo. Quindi, in entrambi i casi, dalle due baite si prosegue sulla sterrata che compie diversi tornanti e supera il ciglio della valle. Il percorso diventa ora pianeggiante e al di là del torrente emissario del Lago di Pisa, c’è Malga di Campo (q. 1822 m). Si prosegue ancora per un buon tratto sulla sterrata che risale la valle. Nella parte superiore essa lascia il posto ad un sentiero segnalato che conduce al Passo del Venerocolo (q. 2314 m). Senza oltrepassare il valico, si segue il sentiero pianeggiante e segnalato in direzione E, che conduce sotto il versante N del Monte Tre Confini. Con percorso evidente si risale un primo pendio e si arriva ai margini della conca ingombra di ganda, ai piedi della parete. Da qui si offrono due possibilità per raggiungere la vetta:
PER IL VERSANTE N E LA CRESTA W
Prestando attenzione ai massi in precario equilibrio, si sale la prima metà della ripida rampa di detriti situata al centro della parete. Poi, sfruttando una specie di cengia, si obliqua verso destra e per un ripido e stretto canaletto, comunque facile, si va a raggiungere l’ultima parte della cresta W. Questa cresta viene raggiunta a monte dei risalti rocciosi che rendono impegnativo l’accesso diretto dal Passo del Venerocolo. Dalla cresta si scende qualche metro sul versante opposto, in una specie di largo avvallamento, poi si riprende il filo, un poco stretto nel finale e si raggiunge la vetta.
PER LA CRESTA NE
Una rampa detritica porta alla bocchetta alla base della cresta NE. Seguendo questa cresta, con evidenti e brevi aggiramenti, si arriva in vetta.
Dalla Cresta NE, in quanto in discesa potrebbe non essere del tutto semplice individuare l’itinerario del versante N.
Sull’ultimo tratto di cresta W | Panorama di vetta verso NNE |
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