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Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Lepontine - Gruppo Laurasca Provincia: Verbania Punto di partenza: Mergozzo (q. 211 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 590 m - Totale: 1180 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,40 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Il Mont´Orfano, come suggerisce il nome stesso, è una solitaria montagna che si erge orgogliosa, a mo´ di guardiana, all´imbocco della Val d´Ossola, proprio alle spalle del Lago di Mergozzo.
Anche questo itinerario, per nulla difficile o faticoso, si propone come alternativa meta alle tante già descritte; un percorso che non sia soltanto sforzo fisico, ma che si offra anche come contributo culturale e storico.
Sicuramente già soltanto il bel paesino di Mergozzo, ed il suo placido lago, valgono la pena di una visita. Mentre alle spalle del borgo, il massiccio del Mont´Orfano, chiama in maniera più prepotente all´escursione.
La montagna è nota per le cave di bel granito, alcune delle quali ancora attive. La varietà di granito verde qui estratta era molto apprezzata, ed anche oggi viene acquistata a non poca spesa.
Sul percorso sorgono inoltre alcuni dei manufatti storici della Linea Cadorna, che anche qui in Ossola, così come in Lombardia, lascia le sue tracce ed i suoi ricordi.
In auto, lungo l´autostrada A8, dopo Gallarate e provenendo da Milano, si seguono le indicazioni per Gravellona Toce (autostrada Gallarate-Gattico), proseguendo lungo l´autostrada A26/E62 in direzione Nord Nord-Ovest.
Si esce a Verbania, quindi seguendo a sinistra le indicazioni per Mergozzo.
E´ possibile parcheggiare l´auto poco prima dell´ingresso nel borgo, sulla destra, nei pressi della Sede della Croce Rossa Italiana.
Si entra nel borgo, in direzione del lago, seguendo quindi a destra le indicazioni per "Au Sass". Si continua a salire notando alcuni bolli rosso-bianchi e le indicazioni per il "Sentiero Azzurro".
Si superano alcune abitazioni, mentre il percorso, divenuto sentiero, si introduce nel fitto del bosco.
Giunti ad incrociare una più ampia mulattiera si piega a destra e si continua a salire, su quella che è una antica strada militare, contornano il versante orientale della montagna.
In circa 45 minuti si raggiunge una vecchia ed abbandonata cava di granito verde, per gran parte oramai infrascata. Notevoli, in questa porzione del percorso, le opere ben conservate, quali muri di sostegno e prese per l´incanalamento ed il deflusso delle acque.
Si prosegue lungo l´evidente carrareccia, sino ad un bivio segnalato per la polveriera ed il poligono di tiro (circa un´ora e venti dalla partenza), che è possibile visitare. Sotto di noi invece la strada militare scende sino a Gravellona Toce, tuffandosi in una stretta gola, intagliata da granitiche pareti.
Noi proseguiamo invece in salita, verso sinistra, attraversando una traccia nel bosco, per riprendere subito dopo un bel sentiero sorretto da muretti. Il tracciato quindi sale zigzagando sino alla vetta della montagna.
Come per la salita.
Oppure, come siamo abituati a consigliare, può essere interessante percorrere una variante di discesa. Oltre che a compiere il periplo della montagna questa digressione ci permetterà di incontrare altri luoghi di interesse.
Dal ripetitore, posizionato sul versante orientale, scendiamo su percorso più impegnativo, tortuoso e ripido, tra alberi, sassi e radici. Più volte ci troveremo a costeggiare un interessante manufatto, una sorta di scivolo di blocchi di granito: si tratta di una "lizza di incanalamento", utilizzata dai cavatori per favorire la discesa dei blocchi di granito a valle.
Il sentiero scende ripido, passando nei pressi della palestra di roccia, per proseguire quindi sulla destra sino al borgo di Mont´Orfano (40-50 minuti dalla vetta), impreziosito dalla chiesa di San Giovanni Battista.
Sulla sinistra (palina segnavia) la mulattiera prosegue in falsopiano sino a riportarsi nei pressi di Mergozzo. Una traccia di sentiero si stacca sulla destra (bandierine segnavia), già nei pressi delle prime case, per condurre al piazzale principale del paese. Evitando questa deviazione e proseguendo invece diritti si arriverà esattamente al primo bivio incontrato all´andata.
La cima, contrassegnata da un cippo e da una rudimentale croce, è ricoperta dal bosco. Per godere di un ottimo panorama è necessario attraversare il pianoro di vetta, portandosi verso un ripetitore, posizionato più ad oriente (seguire le indicazioni per il sentiero).
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