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Il Monte Piambello |
Regione: Lombardia (Varese)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Varesotto Provincia: Varese Punto di partenza: Forcorella, Marzio (q. 767 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 358 m - Totale: 716 m Tempo di salita: 1,20 h - Totale: 2,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Il Monte Piambello è una bella montagna che sorge nel cuore del territorio varesino, a sud del pacifico abitato di Marzio.
La salita a questa elevazione, oltre che piacevole e rilassante, e pertanto proponibile pressoché a tutti, è interessante sotto il profilo naturalistico, storico e geologico.
Il tracciato corre in un affascinante bosco di faggi, castagni, betulle ed abeti e, soprattutto nel periodo autunnale, si riempie di mille colori e profumi; la copertura boscosa offre poi un ottimo riparo anche alla calura estiva, favorendo un clima più fresco e ventilato, che ne permetta l´escursione anche nei mesi più afosi. E´ comunque sempre piacevole camminare in un bel bosco, in tutte le stagioni.
Quindi è interessante sotto l´aspetto storico, raggiungendo il sentiero alcuni ben conservati manufatti della Linea Cadorna (consigliamo di seguire, per il rientro, l´itinerario descritto nelle note).
Infine il percorso si svolge in un ambiente geologicamente interessante. E´ verosimile che la montagna fosse un vulcano, attivo 250 milioni di anni fa, e che con le sue colate laviche abbia ricoperto di rocce porfiriche i versanti circostanti. In effetti sono numerosi gli affioramenti di porfido: basti pensare al Sass di Bol, che incontreremo lungo la salita, monolite di porfido rosso, sul quale è stata intagliata una scala che ne permette la salita; oppure alle "Rocce Rosse" che potremo visitare nella deviazione consigliata nelle note.
Da Varese seguire la SS 233 in direzione nord, per la Valganna. Si supera, lasciandolo sulla sinistra, il Lago di Ganna. Poco oltre si incontra, sempre a sinistra rispetto alla direzione di marcia, il Lago di Ghirla. Subito dopo si stacca sulla destra una strada (in prossimità di una casa rossa) con le indicazioni per Marzio (SP 41) che si segue.
Si continua per tornanti, sino al cartello marrone che indica l´ingresso in Marzio, in località "Forcorella" (q. 767 ) e si parcheggia sulla destra in prossimità dei cartelli turistici e delle indicazioni naturalistiche (fauna locale).
Il sentiero è indicato da bandierine bianco-rosse. Alla sinistra del parcheggio dipartono due strade. Si segue la carrareccia più a destra (fronte marcia) e si sale, dapprima su percorso gippabile, quindi per il bosco (indicazioni), ove si batte una chiara traccia.
In breve si raggiunge il Sass di Bol (q. 982 m), che vale la pena visitare e "scalare" (dalla cima, che svetta oltre il bosco, è piacevole il panorama verso nord).
Si continua su traccia segnalata e si raggiunge il culmine della montagna, ove sono presenti i resti dell´Osservatorio. La costruzione era predisposta per ospitare alcune postazioni di artiglieria, dette "in barbetta" perché, allo sparo, provocavano un movimento d´aria che faceva la "barba" all´erba. La postazione, che gode di una vista molto ampia, venne anche denominata "Cannoniera Belvedere".
Questa è la vetta del Monte Piambello.
Come per la salita.
E´ assolutamente più interessante compiere un percorso anulare che, dalla vetta, ci permetta di ritornare al punto di avvio passando per alcuni luoghi di interesse storico e geologico.
Dall´osservatorio della cima si scende verso sud, lungo la strada militare, mantenendo la sinistra, in direzione della Bocchetta dei Frati, che si raggiunge dopo alcuni tornanti.
Il mio personale consiglio è quello di seguire da qui le indicazioni per le "Rocce Rosse", che si raggiungono piegando a destra dapprima lungo mulattiera, quindi a sinistra, sino ad incontrare evidenti affioramenti di porfido rosso (indicazioni). Oltre all´interesse geologico è possibile visitare delle postazioni in caverna, posizionate su tre livelli altimetrici e ben conservate (indispensabile la torcia).
Dalla cima delle "Rocce Rosse" si continua per traccia verso nord, sino ad incrociare il piccolo osservatorio del Monte Derta (q. 999 m). Si prosegue quindi su traccia sino a ritornare alla Bocchetta dei Frati.
Si segue infine la carrareccia principale (alcune indicazioni a sinistra riporterebbero, se seguite, al Sass di Bol) e si continua, costeggiando il versante orientale della montagna, sino a raggiungere il punto di partenza.
Tengo a precisare che, seguendo questa variante di ritorno, il percorso globale sarà completato in circa 3,5-4 ore.
Sass di Bol | La vista dalla cima | Rocce Rosse |
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