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![]() Il Monte Alfeo dal crinale W |
Regione: Emilia Romagna (Piacenza) ![]() Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Settentrionale - Gruppo Maggiorasca Provincia: Piacenza Punto di partenza: Belnome (q. 895 m) Versante di salita: SE Dislivello di salita: 755 m - Totale: 1510 m Tempo di salita: 2,45 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: fine giugno - inizio autunno |
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Cima isolata sulla riva sinistra del Trebbia. Nell’antichità ritenuta montagna sacra. La Val Boreca, che delimita il monte a ovest e nord è praticamente intatta, col torrente che scorre (con numerose cascatelle e laghetti) in mezzo a fitti boschi. Nella zona diversi paesi semiabbandonati e ripopolati in estate: Belnome, Tartago, Pizzonero, Suzzi, Bertone e, sul lato opposto del Boreca, Bogli, Artana, Pey, Vesimo e Zerba. Le fitte foreste dell’alta val Boreca e delle pendici occidentali dell’Alfeo erano sicuro rifugio per i partigiani e le popolazioni fra il 1943 e la fine della guerra.
Belnome è raggiungibile dalla SS 45 della val Trebbia prendendo (circa 3 km da Ottone, in direzione Piacenza) il bivio per Zerba. Si va oltre Zerba e poco prima dell’abitato di Vesimo si trova il bivio per Belnome. Si lascia l’auto nella piazzetta all´ingresso di Belnome, o lungo la strada. Si seguono le indicazioni prendendo una carrareccia che sale in direzione S. Un breve tratto di sentiero (segnalato) consente di evitare un lungo tornante. Dopo il cimitero si arriva a un bivio, con l’indicazione per il monte Alfeo.
Il sentiero sale con dolce pendenza in mezzo al bosco fino a raggiungere un crinale. Poi prosegue poco sotto il crinale, con viste su una valletta laterale del Boreca, interamente coperta da boschi (carpino, castagno e, in alto, faggio) , fino ad arrivare al crinale principale (1,30 h ca). Si prosegue sul versante Trebbia, con qualche saliscendi fino ad arrivare all´attacco dell´ultimo tratto (30´). Un ripido pendio erboso, con alcune gobbe che danno l’illusione di essere arrivati conduce in vetta (30´).
Come per la salita. Se si vuol prolungare l´escursione e visitare il paesino di Tartago, una volta ritornati all´inizio dell’ultimo tratto, anziché discendere a Belnome si può svoltare a destra nel sentiero per Tartago, che attraversa in piano la parte alta del versante NW dell´Alfeo, in una splendida fustaia di faggio. Dopo circa 25 min. il sentiero diventa una mulattiera parzialmente lastricata e inizia a scendere verso Tartago, che si raggiunge in circa 1,15 h. Il paese di Tartago (708 m) è considerato un esempio ben conservato di architettura rurale. Da Tartago si ritorna e Belnome in circa 2 h, su un sentiero segnato. Questa variante richiede, dalla vetta dell’Alfeo a Belnome, circa 4 h.
La strada da Zerba a Belnome è piuttosto stretta e va percorsa a bassa velocità. Quando è la stagione adatta, è bellissima la fioritura sul crinale. Dalla vetta si vedono i monti delle alte valli Borbera, Curone, Staffora, Aveto e Trebbia. Molto rilassante la traversata della foresta se in discesa si segue la variante per Tartago. Come molti altri della zona, questo sentiero, benché ben segnato, non compare nelle cartine attualmente in commercio.
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La rampa finale | Il sentiero sul crinale | La traversata della foresta |
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