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Il Klein Bielenhorn con la Cresta di salita |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Estere Svizzere Provincia: Estero Punto di partenza: Strada Passo Furka (2300 m ca) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 650 m - Totale: 1300 m Tempo di salita: 4.30 h - Totale: 6.00 h Periodo consigliato: Estate |
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Vetta minore nel variegato panorama della Alpi Urane, il Klein Bielenhorn tuttavia si mostra in tutta la sua bellezza con l´ estetica cresta SW, che salendo alla Sidelenhutte appare quale invalicabile muraglia dalle verticali pareti, sul cui filo pressochè orizzontale irto di gendarmi ed intagli, corre l´ itinerario qui descritto. Ambiente grandioso, picchi rocciosi e candidi ghiacciai fanno da scenario ad una splendida, quanto entusiasmante cavalcata di cresta su quello che, a buona ragione, è ritenuto il miglior granito di Svizzera.
Da Milano Autostrada dei Laghi direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, proseguire per il Passo del Gottardo che si risale da Airolo per poi discendere ad Hospental, dove volendo invece percorrere il traforo, si giunge uscendo dall´ autostrada a Goschenen per poi seguire per Andermatt. Da Hospental si prende a sinistra per Realp, Passo del Furka, parcheggiando in uno slargo tre chilometri ca prima del passo, in corrispondenza di una curva nei pressi di un fragoroso torrente. Cartello con indicazioni per Sidelenhutte. La Capanna si può altresì raggiungere anche dal Passo, con minor dislivello ma con sviluppo molto maggiore.
Dalla strada si rimonta un primo tratto abbastanza ripido, quindi il sentiero si allunga in un vallone sino a portarsi alla morena che scende dal fornale. La si risale interamente, o direttamente sul filo (buona traccia), oppure lungo il segnavia che sale più dolcemente, arrivando alla Sidelenhutte (1,00/1,15 ore). Dalla capanna si piega decisamente a destra puntando all´ evidente colle aperto fra il Gross Camel a sinistra e il Klein Bielenhorn a destra, avendo quest´ ultimo frontalmente, dimodochè la Cresta SW rimane defilata. Per pietraia o nevaio, a seconda delle condizioni, si rimonta il pendio sin circa metà, arrivando ad un gruppo di rocce, da cui traversando sotto la parete del primo risalto si giunge all´ attacco, posto in una spaccatura con grossa lama verticale (30 minuti dalla capanna). L1: Sfruttando la fessura, si rimonta la lama entrando nella spaccatura che si segue sino alla sosta su due spit da collegare (25 m, II/III, tre spit). L2: Si prosegue nel canaletto, attraversando o rimontando un canale di pietrame sino alla sosta su ampio ripiano in cresta alla base di una placca, spit (25 m, I/II due spit). L3: Con bel passo si supera la placca (spit) andando ad afferrare una bella fessura che si segue interamente entrando in una spaccatura/canale che si percorre sino alla sosta posta sulla cresta, 2 spit (25 m, 3 spit e 1 chiodo, III +). L4: Si percorre la facile ma aerea cresta sin sotto ad un magnifico risalto di granito quarzitico, sosta (25 m, I). L5: Sfruttando la fessura che solca il risalto, con spettacolare movimento lo si scala, IV, 3 spit, molto esposto, arrivando in breve alla sosta su due spit (15 m, IV, tre spit). L6: Lunghezza chiave della via, piuttosto breve, può essere effettuata in due modi : scalando direttamente il muro fessurato ove é posta la sosta, 5c in A zero, 6b in libera, 5 metri, due spit, 1 chiodo con anello e cordino, oppure aggirandolo a sinistra su espostissima cengia rocciosa per poi risalire una placca di tre metri, 5a/5b, 2 spit (10 m). L7: Facile ma aerea lunghezza che segue il filo di cresta anche in discesa, sosta a spit su gendarme (25 m). L8: Sempre lungo il filo, in discesa ad un intaglio per poi piegare a destra sotto ad un gendarme e portarsi ad una sorta di diedro che si rimonta su roccia rotta ma solida sino alla sosta su spit che si trova sulla destra (25 mt, II/III due spit e un vecchio chiodo). L9: Su roccia gradinata, con esposta arrampicata si scala il sovrastante gendarme, che obbliga ad un ultimo breve traversino a sinistra su lama piuttosto liscia ma protetta da uno spit. Dopodichè si va a sostare sul filo di cresta (25 m, III/IV+, tre spit). L10: Si prosegue facilmente lungo il filo sino ad un sentierino che evita a destra un tratto molto accidentato irto di pinnacoli (25 m I/II). L11: Tiro da effettuarsi di conserva su tracce a destra del filo. Quando queste, dopo un tratto ripido pianeggiano abbassandosi ad un canale sfasciumato, le si abbandona per traversare su pietrame a sinistra, riportandosi in cresta ove si trova la sosta su spit (50/60 m). L12: Con aerea traversata, si segue la splendida spaccatura, obliquando sotto a vari gendarmi sinchè la cresta non torna larga, sosta su spuntone (25/30 m III+, alcuni spit). L13: Facilmente per pietrame alla sosta su spit alla base di un muro alto pochi metri (20/25 m, I). L14: Si scavalca il muro (III), seguito da un facile tratto che porta ad un secondo muro che si vince grazie ad una fessura obliqua a destra (IV+/V-), passo ben protetto, uscendo sull´ ampio terrazzo sotto la vetta che si raggiunge facilmente da sinistra.
Per la via normale. Per pietraia o neve, dalla vetta ci si abbassa al colle puntato durante la salita, dal quale ripassando dalle rocce nei pressi dell´ attacco, si divalla alla Sidelnhutte, (30 minuti, EE). Quindi al parcheggio.
Entusiasmante via di solido granito, aerea, ben protetta nei punti più impegnativi od esposti, può essere percorsa anche nel primo pomeriggio pernottando in capanna per poi affrontare altre ascensioni di più ampio respiro a quote più elevate, come il Gross Furkahorn o il Gross Bielenhorn.
L´ autore sui primi, panoramici, tiri | sul passaggio chiave | Anna lungo un tratto in discesa. |
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