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Le vie di salita:quella di sinistra è la variante |
Regione: Veneto (Verona)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Baldo Provincia: Verona Punto di partenza: Novezzina (q. 1255 m) Versante di salita: SE-E-NE Dislivello di salita: 945 m - Totale: 1890 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: inverno - primavera |
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Questa cima è molto frequentata d´estate, ma non appena la neve copre il sentiero il numero di persone affrontano questa salita si riduce notevolmente. Il canalone Osanna rappresenta una valida alternativa al sentiero n.657 che sale con continue svolte. Esso presenta un tratto iniziale poco ripido (20°), per poi impennarsi fino a 40° e a seconda dell´ uscita che si prende si possono affrontare delle pendenze vicine ai 55°. Si può affrontare anche con gli sci sia in salita che in discesa (a seconda delle capacità), salvo affrontare i tratti più ripidi con piccozza e ramponi.
Da Caprino Veronese si prende la strada che porta a Spiazzi, e poi a Ferrara di Monte Baldo e da li si prosegue verso Novezzina. Si parcheggia dopo il rifugio in corrispondenza di un tornante dove parte il sentiero n.657.
Si prosegue sul sentiero 657 fino ad entrare nel canalone Osanna, dove a seconda dell innevamento può presentarsi più o meno ingombro dalla vegetazione, se è troppo ingombro, si prosegue ancora sul sentiero fino ad arrivare in un punto che presenta uno slargo da dove si può entrare nel canalone agevolmente. Si prosegue nel canalone fino ad entrare nella cosidetta "bacinella". Qui si prosegue dove la salita appare più facile ed una volta usciti dalla bacinella si punta il palone della teleferica e in corrispondenza di questo si prosegue verso la cresta e di li a poco si raggiunge Cima Telegrafo. Variante:volendo appena entrati nel canalone si raggiunge una paretina rocciosa sulla sinistra (faccia a monte) e da li si può entrare in un´altro canalone sulla sinistra e si punta una paretina rocciosa dove si compie un traverso verso sinistra e si prosegue fino ad arrivare alla mulattiera militare che può essere sepolta dalla neve. Si tralascia la mulattiera e si prosegue oltre puntando una forcella dove una volta raggiunta si prosegue verso destra pochi metri raggiungendo così Punta Sascaga dove si ha un´ ottima vista su Cima Telegrafo e l´omonimo rifugio. Le pendenze son abbastanza costanti e si aggirano sui 50°.
Si può prendere il sentiero 657 se questo si presenta battuto oppure si può scendere a ritroso dal canalone.
Questa salita va affrontata con neve assestata anche perchè con neve fresca la salita si presenta molto faticosa, inoltre può tornare utile corda e imbrago nei tratti più difficili. NB: i tempi di salita e la difficoltà dipendono molto dall´innevamento.
Parte iniziale del canalone | Il panorama da Punta Sascaga |
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