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Cima Mattaciul |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Tu, Vezza d´Oglio (q. 1205) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1640 m - Totale: 3280 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: Estate |
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Cima che sovrasta il complesso militare di Cima Rovaia, ove è possibile trovare fortificazioni ben conservate della Grande Guerra. Proseguendo su facile cresta di blocchi di granito è possibile giungere sulla cuspide erbosa e rocciosa di vetta collocata fra la Cima del Tirlo e il Monte Bles.
Raggiunto la frazione di Tu si lascia l´atomobile nel piccolo parcheggio dinnanzi alla chiesetta di San Giuseppe. Qui la strada asfaltata prosegue ed è possibile proseguire, ancora per bereve tratto, in auto ma sono poi scarse le possibilità di parcheggio.
Si prosegue sull´asfaltata risalendo alcuni tornanti in mezzo alle case caratteristiche dell´antico paese, si supera la piccola scuola elementare del paese e si prosegue, sempre su asfaltata, fino a trovare un cartello di divieto di transito. Qui, sulla destra, si stacca una mulattiera acciotolata ed è presente un cartello con le indicazioni biancorosse per Cima Rovaia che seguiremo. Si prosegue per la mulattiera, poco dopo ci si trova ad un bivio senza indicazioni. Sulla sinistra, in piano, parte un percorso per mountain bike, noi proseguiamo dritti in salita, lungo la mulattiera che ora piega a sinistra, prosegue nel bosco ed, infine, diventa sentiero. Seguendo le indicazioni chiare, a volte corredate da pannelli metallici che indicano la posizione delle trincee che incontreremo, ci porta dapprima ad una casina ove è presente un cartello indicatore e, poco oltre, alla baita Lacadibarc Borom a quota 1523 m. Si prosegue lungo il sentiero che sale in un bosco di larici. Si risale facendo attenzione ai segni bianco rossi sempre presenti ma che, a volte, necessitano un poco di attenzione. Il lariceto ora spiana e si fa via via più rado fino a sbucare su un pianoro ove si staglia, verso NNO, il profilo aguzzo della Cima del Tirlo. Il sentiero prosegue verso la sua direzione, risalendo per tornanti il pendio erboso, che lascia spazio oramai al panorama sottostante, che porta alle prime fortificazioni. In breve siamo al museo all´aperto della Grande guerra e, proseguendo, alle fortificazioni sulla cresta di Cima Roviaia. Verso Nord notiamo da sinistra a destra : Corno del Tirlo (q. 2712 m), Cima del Tirlo (q. 2922 m), Cima Mattaciul (q. 2845 m), Cima Tremonti (q.2833 m), Monte Bles (q. 2820 m). Proseguiamo sull´evidente crinale erboso che sale, ben visibile da Cima Rovaia, fra Cima del Tirlo e Cima Mattaciul. Dapprima si risale su pendii erbosi, poi si rimonta in cresta fra blocchi di granito. Tenendosi, quindi, un poco a sinistra del filo di cresta si possono continuare a seguire i segni biancorossi, oppure proseguire liberamente in cresta senza particolari difficoltà. Si incontrano, talvolta, dei caratteristici ometti di pietra alti circa un metro e mezzo e si affronta, infine, l´ultimo tratto fra scisti e blocchi di granito prima di giungere sulla tondeggiante, erbosa ma poco spaziosa vetta.
Come per la salita.
Bella escursione di carattere storico, ottima vista sulle vette circostanti del gruppo Adamello-Presanella
In vetta | Blocchi di Granito | In cresta |
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