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Cima Rovaia |
Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Brescia Punto di partenza: Tu, Vezza d´Oglio (q. 1205) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1330 m - Totale: 2660 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate |
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Grande complesso militare della Grande guerra con trinceramento realizzato con pietre scistose disposte a secco. Sotto la vetta è presente un museo all´aperto con pannelli illustrativi che spiegano le varie modalità di fortificazione. Sono ben conservate rompitratte antischegge e antishrapnell e postazioni circolari per mitragliatrice. Tale manufatto pare essere stato realizzato esclusivamente in questa zona. Numerosi sono i camminamenti fra le trincee. Attraverso questi tratti di percorso interrato i soldati potevano muoversi con facilità per raggiungere le postazioni, distribuite lungo il crinale, che si sviluppano da Cima Rovaia fino alle pendici di Cima Mattaciul, tenendo sotto controllo la prima linea del Tonale.
Raggiunto la frazione di Tu si lascia l´atomobile nel piccolo parcheggio dinnanzi alla chiesetta di San Giuseppe. Qui la strada asfaltata prosegue ed è possibile proseguire, ancora per bereve tratto, in auto ma sono poi scarse le possibilità di parcheggio.
Si prosegue sull´asfaltata risalendo alcuni tornanti in mezzo alle case caratteristiche dell´antico paese, si supera la piccola scuola elementare del paese e si prosegue, sempre su asfaltata, fino a trovare un cartello di divieto di transito. Qui, sulla destra, si stacca una mulattiera acciotolata ed è presente un cartello con le indicazioni bianco rosse per Cima Rovaia. Si prosegue per la mulattiera, poco dopo ci si trova ad un bivio senza indicazioni. Sulla sinistra, in piano, parte un percorso per mountain bike. Noi proseguiamo dritti in salita, lungo la mulattiera che ora piega a sinistra e prosegue nel bosco. La mulattiera ora diventa sentiero e, seguendo le indicazioni chiare, a volte corredate da pannelli metallici che indicano la posizione delle trincee che incontreremo, ci porta dapprima ad una casina ove è presente un cartello indicatore e, poco oltre, alla baita Lacadibarc Borom a quota 1523 m. Si prosegue lungo il sentiero che sale in un bosco di larici. Si risale facendo attenzione ai segni bianco rossi sempre presenti ma che, a volte, necessitano un poco di attenzione. Il lariceto ora spiana e si fa via via più rado fino a sbucare su un pianoro ove si staglia, verso NNO, il profilo aguzzo della Cima del Tirlo. Il sentiero prosegue verso la sua direzione risalendo per tornanti il pendio erboso che porta alle prime fortificazioni. In breve siamo al museo all´aperto della Grande Guerra e, proseguendo, alle fortificazioni sulla cresta. La Cima vera e propria, senza chiara indicazione, corrisponde alla zona che sovrasta un ex-caserma militare utilizzata, probabilmente, come ricovero dai soldati.
Come per la salita.
Bella escursione di carattere storico, ottima vista sulle vette circostanti del gruppo Adamello-Presanella
Fortificazioni | Casermetta | Lariceto |
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