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Monte Brancastello visto dalla strada per l´ albergo di Campo Imperatore |
Regione: Abruzzo (Aquila)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso Provincia: Aquila Punto di partenza: Bivio Ruderi di San Egidio, Campo Imperatore, Piano di Pietranzoni Versante di salita: S Dislivello di salita: 750 m - Totale: 1500 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Di solito sul Monte Brancastello si sale dal Vado di Corno percorrendo una lunga cresta che il più delle volte è "attaccata" dalla nebbia e diventa monotona. L´itinerario qui descritto è più diretto e meno frequentato.
Da Assergi si prende la Strada Statale della Funivia del Gran Sasso d’Italia (n° 17 bis), superata la stazione inferiore si prosegue per Campo Imperatore. Più avanti, ad un bivio, si va a sinistra per l’Albergo di Campo Imperatore (stazione superiore della funivia) trascurando la strada che attraversa, in direzione Est, tutto l’altopiano e si dirige verso Castel del Monte e Castelli. Percorsi 500 metri si ignora il bivio che a sinistra porta ai ruderi di Sant’Egidio e si parcheggia, subito dopo, su un grande spiazzo a destra, quota 1660 m.
A piedi si continua lungo il bordo destro della strada (in direzione dell’Albergo di Campo Imperatore), per un centinaio di metri, fino ad incontrare una traccia, percorsa dagli allevatori di bestiame con le jeep, che attraversa il Piano di Pietranzoni e poi tutto il desolato altopiano di Campo Imperatore in direzione del Monte Brancastello e delle Torri di Casanova (Nord-Est). La via è segnata da vecchi segni sbiaditi di vernice giallo-rosso del CAI. Percorso poco più di 1 Km (0,15 ore) si giunge ad un bivio con una sterrata più marcata, si va a destra (direzione Est) per un centinaio di metri e ad un altro bivio si riprende la traccia in direzione Nord-Est (abbandonando la strada principale). Dopo 0,30 ore dalla partenza si giunge su un piccolo pianoro erboso dove la strada termina, si continua nella valletta che si ha di fronte, sempre nella stessa direzione, seguendo tracce di sentiero, piccoli omini di pietra e segnali sempre più rari e sbiaditi. Alla fine della valletta si nota su un dosso erboso, davanti a noi, un grosso masso isolato alto un paio di metri con sopra un omino di pietre, una volta raggiunto il sentiero si fa più evidente e marcato. Si inizia a serpeggiare sul ripido dosso erboso (ora senza possibilità di errore), più in alto (quota 2000 m circa) il prato lascia spazio ad un manto di breccia fine e bianca, si piega progressivamente verso Nord e si esce sul Vado del Piaverano (alcune cartine portano Pieverano) 2272 m, tra il Brancastello a sinistra e le Torri di Casanova a destra (2,15 ore dall’auto, ascesa 650 m). Si segue la panoramica e facile cresta a sinistra fin sulla vetta del Brancastello
Come per la salita.
Ottimo il panorama sul versante del teramano, sul Gran Sasso e su Campo Imperatore
Monte Brancastello | dal Brancastello vista del Corno Grande e in fondo a destra i Monti della Laga |
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