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Regione: Lombardia (Brescia)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Valvestino Provincia: Brescia Punto di partenza: Passo Nota (q. 1200 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 420 m - Totale: 840 m Tempo di salita: 2,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Cima con panorama eccezionale sul Lago di Garda, una volta giunti in vetta. La croce con due elmi, autriaco ed italiano, riuniti a monito della stupidità di tutte le guerre ricorda quella situata sul Corno di Cavento. Sulla vetta sono inoltre presenti postazioni militari per mitragliatrici e cannoni. Ciò che rende unica questa cima è la salita attraverso un camino di roccia alto circa 150 metri, attrezzato con scalette scavate dagli alpini, che permette di sperimentare, senza alcuna difficoltà tecnica, le emozioni che vivono i rocciatori lungo certe vie alpinistiche.
Passo Nota si raggiunge dal paese di Vesio lungo una ex strada militare asfaltata di circa 10 km. Si parcheggia alla fine della strada asfaltata nei pressi della chiesetta degli alpini.
Si prosegue in piano sulla carrareccia, ora non più asfaltata, nella direzione opposta alla chiesetta (sentiero n. 412) Si oltrepassa il Rifugio degli Alpini Paso Nota (q. 1208m), si giunge presso alcuni cartelli segnalitici che indicano di abbassarsi seguendo l´indicazione Bocca dei Fortini. Presto compare sulla sinistra la mole rocciosa del Carone. Dalla vetta scendendo con lo sguardo verso destra si intravede l´ampio camino verso cui siamo diretti. Si prosegue su una strada sterrata pianeggiante fra alberi di abeti. Si arriva, quindi, alla Bocca dei Fortini, ove sono presenti fortificazioni napoleoniche. Si prosegue ancora verso Passo Guil per pochi minuti fino a giungere in uno spiazzo circondato da abeti con panchine panoramiche sui paesi sottostanti. A sinistra troviamo il cartello per cima Carone. Si segue il sentiero Agostino Tosi (sentiero n. 105) che porta, salendo gradualmente ne bosco, all´accesso del grande camino di roccia. Lo si risale seguendo il sentierino e le scalette scavate dagli alpini. Qualche corda fissa aiuta nella salita, mai comunque difficile. Solo alcuni passaggi sono un poco esposti e richiedono passo sicuro e assenza di vertigini. Il Camino, man mano si sale diventa più stretto. L´ambiente è davvero suggestivo ed affascinante. Si sbuca sul sentiero terminale che, dopo averci fatto costeggiare le ultime fortificazioni militari, ci conduce in vetta ove si apre un bel panorama sul lago di Garda e sul Monte Baldo.
E´ possibile ridiscendere dal camino ma è consigliata la discesa dall´altro versante. Seguendo il sentiero n.105 che scende verso Punta di Mois in direzione SE ci si abbassa tenendo come riferimento l´evidente e caratteristica mole di quest´ultima (pare un grosso naso). E´ possibile, facendo una digressione di 10 minuti, arrivare anche sulla sua cima (q. 1374 m) facendo attenzione a non sporgersi troppo sulla sottostante parete. Dalla cima è ben visibile la carrareccia che prenderemo per ritornare a Bocca dei Fortini. Ritornando da Punta Mois sul sentiero, proseguiamo fino alla strada sterrata e la percorriamo fino a giungere nei pressi di Baita Segala. Da qui, in breve, si ritorna a Bocca dei Fortini e, quindi, a Passo Nota dove abbiamo lasciato l´auto.
La salita è sconsigliata in inverni freddi. Pur essendo il camino di roccia esposto a Sud, in caso di neve o ghiaccio, la salita diventa alpinistica e andrebbe affrontata con tutta l´attrezzatura da ghiaccio. L´alternativa è, altrimenti, salire dall´itinerario descritto in discesa.
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