|
|
|
Alba su Punta Udine dal Giacoletti. L´ attacco è alla base della spaccatura in ombra. |
Regione: Piemonte (Cuneo)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Cozie - Gruppo Monviso Provincia: Cuneo Punto di partenza: Pian del Re (q. 2020 m) - Valle Po Versante di salita: E Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 5.30 h - Totale: 8.00 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Stupenda via di media difficoltà, la Cresta E di Punta Udine si origina dal Colle Losas nei pressi del Rifugio Giacoletti, risalendo aerea sino a pochi metri dalla vetta con accattivante linea estetica. Recentemente riattrezzata da Andrea Sorbino, gestore del Giacoletti, impegnato in una sistematica opera di richiodatura delle vie in zona, offre un´ arrampicata sicura, divertente e mai difficile, un vero plaisir, per quella che ormai può ritenersi a buon diritto una vera ´classica´ stile ´Montagna´ nel Gruppo del Viso, adatta sia ad alpinisti navigati che ad arrampicatori che si cimentano con le loro prime vie in ambiente, assolutamente da non perdere !! Apritori : Felice Burdino, Dino Genero, Ettore Serafino, 21 settembre 1952.
Da Torino, tangenziale Sud per Pinerolo, quindi seguire per Cavour, Barge, Paesana da dove, entrati in Valle Po, si sale a Crissolo. Attraversato il paese, si svolta a destra (deviazione poco visibile) per Pian della Regina prima, e Pian del Re poi. Ampio parcheggio a pagamento.
Da Pian del Re si prende il sentiero diretto al Rifugio Giacoletti che si diparte sulla destra percorrendo a mezzacosta l´ intero pianoro sino ad un bivio. Si lascia allora il segnavia per il Rifugio che prosegue a sinistra, prendendo invece a destra per il Colle delle Traversette, risalendo con dolce pendenza il vallone sino ad un grande masso che ricorda la bocca aperta di una balena, poco oltre il quale si incontra un nuovo bivio. Tenendo la sinistra, si segue per il Couloir del Porco-Rifugio Giacoletti, rimontando il ripido canalone che sbocca direttamente nei pressi del rifugio (1,45 ore), dal quale si segue brevemente il sentiero per la Ferrata delle normali a Punta Udine e Punta Venezia, che si abbandona al primo tornante per risalire il dosso erboso sulla sinistra. Per ripide tracce in pochi minuti si giunge all´ attacco, posto alla base di un canaletto. Spit e scritta ´Cresta Est, AD+´. L1: 30m. Si risale il facile canaletto di erba e roccette, entrando nel canale-camino che si rimonta faticosamente per uscirne quasi subito a destra, 5 spit, raggiungendo la comoda sosta sotto ad un tetto fessurato, 3b, 4b. L2: 20m. Si traversa pochi metri a destra, quindi verticalmente in una sorta di canalino fino alla base di un muro fessurato di 5/6 metri, 3 spit. 3c, 3a. L3: 40m. Si sale la fessura, a destra più facile, 1 spit a metà ed uno in uscita, dopodichè si traversa a sinistra ad una bella placca incisa da piccole fessure che consentono una bella progressione, 3 spit, fino a raggiungere un intaglio esattamente sul filo di cresta. 4c, 4b. L4: 25m. Con breve spaccata, ci si porta sotto ad un ostico e stretto camino, con movimento atletico vi si entra, 1 spit, spostandosi poi sul lato sinistro ad afferrare buone lame, 1 spit, che consentono di uscirne, quindi per balze erbose e roccette alla sosta, attenzione allo zaino. 4c, 4b. L5: 30m. Per placche poco inclinate e facili gradoni, ci si porta in cresta, seguendo la quale si raggiunge il terrazzino erboso ove è posta la sosta. 3b, alcuni spit nei punti necessari. L6: 30m. Seguire l´ aereo filo di cresta caratterizzato da gendarmi affilati. 3a, 2/3spit nei punti necessari. L7: 30m. Ancora per cresta superando a sinistra un breve risalto fino alla base di uno sperone verticale. 3a, 2/3 spit nei punti necessari. L8: 50m. Percorrere il canalino erboso/detritico fino al suo termine e raggiungere la Traversata degli Angeli, aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente tutta la parete est della Udine, utilizzabile anche come via di fuga dalla cresta. L9: 35m. Lasciata a sinistra la Traversata degli Angeli, si riprende a destra, prima su un pilastrino fratturato, poi in diagonale per magnifica quanto compatta placconata, ritornando nuovamente sul filo di cresta. 3b, 4a, 6/7 spit. L10: 40m. Si segue l´elegante e panoramico filo di cresta che in alto si allarga, formando una spaccatura lungo la quale si raggiunge il comodo punto di sosta, bellissima lunghezza. 4b, 4c, 6 spit. L11: 40m. Si continua sulla cresta fino alla base di un modesto torrione. 2b, 3b, vari spit. L12 30m. Per diedro appoggiato, si supera sulla sinistra il torrione, 1 spit, proseguendo su placca appigliata ad un intaglio della cresta sommitale a pochi metri dalla croce. 3c, 4a, 2 spit.
Per la via Normale, v. relazione. Dalla vetta si seguono gli ometti dapprima per facili roccette, quindi per pietraia, fino al Colle del Couloir del Porco, dal quale per la nuovissima ferrata (EEA, F+) che discende il Couloir sulla sinistra (faccia a valle).
Vi sono diversi percorsi per raggiungere il Rifugio Giacoletti. Quello descritto è il più rapido e diretto. In alternativa, al primo bivio che si incontra salendo non prendere per le Traversette ma seguire a sinistra quello segnalato che conduce al Lago Superiore e quindi al rifugio (EE) come descritto nella relazione della via normale. Tale segnavia si può raggiungere anche direttamente da Pian del Re lungo un sentiero non segnato ma ben marcato che poco a monte della sorgente del Po sale a tornanti sulla sinistra, evitando così il lungo giro attorno tutto il pianoro. Altra possibilità, consiste nel salire al Lago Fiorenza (segnavia per il Quintino Sella), dal quale una deviazione a destra interseca il percorso precedente saltandone però il tratto più impegnativo.
La fessura della terza lunghezza. | Sulla decima | Vetta. |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||