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Il Pizzo Stange entrando in Devero. Dietro, tra le nuvole, il Pizzo Crampiolo. |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Monte Leone Provincia: Verbania Punto di partenza: Alpe Devero (q. 1640 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 4.00 h - Totale: 6.30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Splendida bastionata dalla rocciosa sommità, posta a destra del canale che sale ai Piani della Rossa, certamente il Pizzo Stange è una delle vette del Devero meno frequentate, troppo difficile per normali escursionisti e poco appetibile per gli alpinisti interessati invece allo Spigolo della Rossa o al Pizzo Crampiolo che gli troneggia dietro. Del resto, l´ autore stesso aveva altre mire, e solo per questioni meteo si è rivolto a questa anonima vetta, toccata in inverno solo da qualche scialpinista, percorrendone integralmente l´ affilata cresta W, parallela alla più alta del Crampiolo con cui forma una pietrosa valletta chiusa ad E dalla Bocchetta di Stange (2369 m). Un ripiego che, tuttavia, alla prova dei fatti si è rivelato tuttaltro che banale, ma di per sè valido, emozionante, impegnativo e certo non ha fatto rimpiangere la scelta di intraprenderlo.
Da Milano A26 per Gravellona Toce, proseguendo per la Val Formazza. Giunti a Baceno si svolta a sinistra per Goglio, da dove su strada a pagamento all´ Alpe Devero. (In alternativa è possibile salire da Goglio per la vecchia mulattiera, ore 1,30).
Dal parcheggio, su sterrata si attraversa interamente la conca in direzione dell´ evidente canale che scende tra la Rossa e il Pizzo Crampiolo, e lungo il quale si scorge il sentiero di salita. Raggiunta la frazione Cantun, dove si trova il Rigugio Castiglioni, si sale piuttosto ripidamente verso i Piani della Rossa, passando per l´ Alpe Campelli e continuando sulla destra del torrente sino ad una zona pianeggiante al cui termine c´ è un grande masso che, all´ occorrenza, può fungere da riparo. Senza raggiungerlo, subito prima di attraversare il torrente, si prende la crestina erbosa che si ha sulla destra. La si risale lungo una traccia minimale che poco più avanti si impenna infilandosi fra due grandi massi per poi scomparire. Si procede quindi in un dedalo di blocchi dalle proporzioni ciclopiche, destreggiandosi fra di essi anche con facili passi di arrampicata (I/II), e tenendosi preferibilmente verso destra se ne raggiunge uno a forma di fungo alto oltre 10 metri visibile gia dalla conca del Devero. Lo si contorna a sx, sempre su pietroni enormi, oppure più facilmente abbassandosi a destra, arrivando in breve ad un pendio erboso che costituisce l´inizio vero e proprio della cresta W. Tenendosi sulla dorsale, lo si rimonta sino ad incontrare le prime facili placchette, oltre le quali la cresta si fa aerea. Superato in discesa un breve passaggio particolarmente esposto (II) grazie ad una lama aggettante nel vuoto, si prosegue sull´ esposto filo arrivando ad un gendarme fessurato. Lo si supera con bel passaggio (II+), e quindi di nuovo per lame lungo l´ affilato crinale sino ad un risalto, che si scavalca direttamente oppure stando un poco a sinistra, pervenendo ad un colletto in vista della vetta, che si raggiunge in breve per rocce rotte ed esposte (I). Piccola croce di legno e spettacolare vista su Cervandone, Punta della Rossa e tutte le altre cime che contornano il Devero, la cui conca appare placidamente adagiata al termine di un salto di ottocento metri.
Dalla vetta si torna al colletto che la precede, dal quale si scende per erba ripida. Superata una facile placchetta, per piccola pietraia si guadagna il fondo della valletta che, con neve ben assestata, si segue sino ad incrociare il sentiero che sale al Passo della Rossa. In assenza di neve è preferibile traversarsare sull´ opposto versante e stando alti per pietraia al sopraddetto sentiero. In alternativa, dalla vetta si segue la cresta E sino alla Bocchetta di Stange, per poi scendere nel solco vallivo a riprendere la via di discesa precedente, percorso in genere seguito dai pochi scialpinisti diretti al canalone N che salgono in vetta. Difficoltà di tipo F.
Selvaggio percorso privo di qualsivoglia traccia, ideale per gli amanti dello ´scrambling´, consente un fantastico percorso a vista con esposizioni talvolta violente, soprattutto verso Devero, che mettono un po´ di sale alle modeste difficoltà tecniche.
Lungo la Cresta W | La cresta di salita | Vetta. |
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