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![]() Il Monte Croce di Muggio, dalla dosale ESE |
Regione: Lombardia (Lecco) ![]() Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Lecco Punto di partenza: Indòvero (q. 927 m) Versante di salita: ESE Dislivello di salita: 880 m - Totale: 1760 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,30 h Periodo consigliato: aprile - novembre |
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L’itinerario proposto prende avvio da Indòvero e pur essendo meno diretto e un poco più lungo rispetto a quello che parte da Narro, a mio avviso, è più interessante, ma soprattutto è lontano dalla rumorosa stradina asfaltata che sale all’Alpe Giumello. Da Indòvero, il percorso sulla stradina sterrata (vietata al transito degli autoveicoli) che taglia trasversalmente tutto il versante SE della montagna, è sicuramente più appartato e, sebbene nella prima parte sia un poco monotono, è allietato da interessanti vedute. Poco dopo la partenza c’è la bella chiesa settecentesca della Madonna di Pomaleccio e vicino, una cascata. Si passa poi dagli alpeggi di Mazzavia ed Intelco, ma è la vasta radura attorno all’Alpe Ortighera che è particolarmente ammirevole, molto aperta verso oriente, con bella vista sul Monte Legnone. Anche il percorso lungo l‘elementare dorsale ESE è piacevole e panoramico. L’unica nota stonata è l’impianto di risalita che dall’Alpe Giumello sale fino a pochi metri dalla cima.
Dalla superstrada Lecco-Colico si esce a Bellàno e si prende la strada per la Val Sassina. Raggiunto il paese di Taceno, si prosegue per Margno e poco oltre, a Codesino, si svolta a sinistra e si sale fino a Indòvero. Nel centro di questo paese, seguendo i cartelli indicatori per Pomaleccio e sentieri, si svolta a destra e poco sopra si parcheggia, in prossimità del Piccolo Bar.
Dal parcheggio ci s´incammina sulla strada che passa davanti al Piccolo Bar e poi diventa sterrata. Poco dopo c´è la chiesa della Madonna di Pomaleccio e al di là di un ponticello, dove il torrente forma una bella cascata, la stradina incomincia a salire con buona pendenza. Si passa fra le baite sparse dell’Alpe Mezzavia, poi vicino a quelle dell’Alpe Intelco (q. 1175 m) e si sale fino a raggiungere un bivio segnalato.
Qui, seguendo le indicazioni di un cartello che riporta l’Alpe Giumello a 0.45, si prosegue a sinistra e poco sopra si raggiunge la bella radura dell’Alpe Ortighera (q. 1294 m), dove termina la stradina. Un cartello per Alpe Chiaretto e Alpe Giumello segnala il sentiero che inizialmente traversa a sinistra, sopra l’alpeggio e poi prosegue verso S. La traccia è sempre ben evidente e si sale nel bosco fino a incrociare una pista sterrata.
Tralasciando quest‘ultima, si seguono le indicazioni del cartello che riporta Alpe Giumello a 0.20 e si prosegue a monte, lungo la dorsale boschiva. Poco sopra, al termine del bosco, si passa di fianco ad un’alta croce (q. 1526 m), in prossimità della Sosta Chiaretto e di 2 pozze. La nostra meta rimane sulla destra, ben visibile e il percorso è evidente, si prosegue lungo il sentiero pianeggiante della dorsale ESE.
Giunti ai piedi della montagna, il sentiero lascia il posto a una larga pista e al suo termine, si segue una buona traccia che risale la china prativa, elementare fino in vetta.
Come per la salita.
Oppure da S, lungo la mulattiera che si stacca poco a W del Rifugio Capanna Vittoria. In questo caso, raggiunto l’abitato di Narro (q. 988 m), se non si dispone di 2 auto, bisogna ritornare a Indòvero percorrendo a piedi, in 20/25 minuti, la strada asfaltata. Vedi l’altra relazione: Monte Croce di Muggio.
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L’Alpe Ortighera (q. 1294 m) | In salita, al centro la cima | Un’immagine ravvicinata del Monte Legnone, dalla vetta |
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