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![]() Lo Juferhorn dal Mugmol |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Avers Provincia: Estero Punto di partenza: Juf (q. 2117 m) Avers Versante di salita: NW-N Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 5.30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Da Milano autostrada dei Laghi, direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, si prosegue per Bellinzona , quindi per il Passo del San Bernardino e una volta oltrepassato il tunnel si discende per la Rheinwald sino all´uscita di Rofla. Dopodichè, subito a destra per Avers, risalendo interamente la valle sino alla frazione di Juf, il centro abitato tutto l´anno più alto d´Europa.
Dal parcheggio, attraversato su un ponte il Mullibach, si scende allo Juferrhein che si supera su un secondo ponte, per poi traversare in piano a sinistra le pendici del Wengahorn sino ad un costone erboso a lato di un canale secondario, dove è più agevole procedere. Per balze erbose lo si risale sinchè non si può traversare a sinistra a prendere la dorsale NE dove, ormai al limitare della vegetazione, si incontra una traccia segnalata con radi ometti che a destra conduce alla detritica cresta NNE lungo la quale senza particolari difficoltà si raggiunge la vetta del Wengahorn (2849 m). Dalla croce si prosegue in discesa lungo la dorsale, incontrando quasi subito un esposto intaglio il cui superamento è ben illustrato nel video allegato, quindi sempre tenendosi sullo spartiacque, alternando tratti aerei a dossi più larghi, si arriva alla Punta NW degli Schinetahorner, la più alta (2883 m), segnalata da un grosso ometto. Per sfasciumi ci si abbassa, e sempre seguendo la cresta ora orientata a SE, in circa un quarto d´ ora con piacevole percorso si arriva alla Punta SE (2881 m), anch´ essa segnalata da un ometto. Da qui, tenendosi ancora sul filo, in una decina di minuti si raggiunge un profondo intaglio, oltre il quale imperiosa si alza la cresta NW dello Juferhorn. Con cautela, per rocce fratturate molto esposte si discende allo stretto intaglio, per poi risalire le successive scure placche che, alternate a tratti di sfasciumi, conducono in vetta. Ometto.
Dalla vetta si scende direttamente il pendio di sfasciumi o neve, oppure, tornati per breve tratto lungo la cresta di provenienza, per un ripido canalino, portandosi in pieno versante N. Quindi, puntando al dosso erboso del Mugmol (2625 m), compreso fra le due vallette sottostanti, lo si raggiunge per poi discenderne il costone settentrionale. Una volta al fiume, si incontra un ampio sentiero che in breve riconduce a Juf.
Splendida cavalcata, l´ autore si è ripromesso di prolungarla sino al Piotjock, toccando le vette del Mingalunhorn e dei Grauhorner.
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La cresta finale | Vetta | In discesa sul versante N |
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