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Il Poncione da Ganna |
Regione: Lombardia (Varese)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Varesotto Provincia: Varese Punto di partenza: Passo del Tedesco (q. 740 m), Ganna (VA) Versante di salita: NNW Dislivello di salita: 300 m - Totale: 600 m Tempo di salita: 1,20 h - Totale: 2,00 h Periodo consigliato: da marzo a novembre |
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Senza dubbio, con la sua caratteristica forma piramidale, il Poncione di Ganna è la montagna più bella dell´ intera provincia di Varese. Già visibile dall´ autostrada, appare quale selvaggio sperone staccato dalla linea di cresta che dal Monte Monarco si spinge sino al Piambello, precipitando sul Passo del Tedesco con dirupate pareti che si allungano a W incombendo sulla Valganna. A NE, invece, ripidi boschi discendono verso l´ Alpe Tedesco, mentre a Sud una dolce cresta lo unisce al Monte Minisfreddo di poco più alto. L´ itinerario proposto, percorre la più impegnativa delle tre creste che lo compongono, la NNW, recentemente segnalata con bolli gialli, mentre la discesa avviene a proprio piacimento da una delle altre due, la SE (EE) o la S (E) descritte nella relazione della via normale.
Da Milano Autostrada dei Laghi, direzione Varese, uscita Gazzada, da dove proseguendo a destra si va a prendere la Tangenziale di Varese che consente di evitarne il centro. Superato il grande Iper, seguendo le indicazioni Luino/Ponte Tresa si entra in Valganna (Fabbrica della Birra) da cui si gode di una bella vista sul Poncione, e subito dopo aver attraversato il comune di Ganna si svolta a destra in direzione Alpe Tedesco. La strada sale a tornanti per 4/5 km, arrivando infine all´ omonimo Passo, dove si parcheggia.
Dal Passo si sale il dosso boscoso sulla destra, arrivando in breve ad un roccolo di caccia che si contorna a destra per poi scendere brevemente ad incrociare la mulattiera proveniente dall´ Alpe Tedesco. Si segue quest´ ultima in salita per 200 mt ca, e quando spiana ci si tiene a destra, cartello, lungo un sentiero che conduce sotto le propaggini della cresta NNW. Non appena il sentiero inizia a traversare in falsopiano verso sinistra, lo si abbandona per seguire una traccia bollata in giallo che si inerpica nel bosco sulla destra (ometto) portando sotto la ´Foglia´, una grande sezione rocciosa staccatasi dal corpo principale della parete con la quale forma una stretta e verticale gola. Con facili passi di arrampicata ed erba ripida, si rimontano le roccette, entrando nella spaccatura, attrezzata su entrambe le facce. Per chi lo desiderasse, sulla parete di sinistra vi sono varie vie tra il IV+/V grado recentemente richiodate, la più facile delle quali, ma con protezioni molto lunghe, è la centrale che segue una fessura (III+), altrimenti tenendosi sulla traccia si risale un ripido canalino con terriccio e roccette che conduce al terrazzo erboso soprastante l´ orrida frattura dove si giungerebbe arrampicando. Dal terrazzo si prosegue ripidamente lungo la traccia fin sotto ad una parete, quindi in traversata a destra ad un canalino roccioso, sopra il quale si trova una targa commemorativa in ricordo di un istruttore del Cai caduto il primo maggio 1958. Su rocce gradinate, ci si porta dentro il canalino, molto esposto, dopodichè lo si risale (II+), sbucando sul filo di cresta. Piegando a sinistra, si supera un breve muretto continuando poi lungo la traccia che superate alcune balze rocciose, conduce ad un diedro/canale di una quindicina di metri. Con arrapicata dapprima sul lato destro, quindi in facile spaccata, lo si rimonta (II), riprendendo subito la traccia che in breve ripidamente conduce alla già visibile grande croce di vetta . Fantasmagorico panorama a 360 gradi su Rosa, Mischabel, Dom, Weissmiess, Finsterarhorn a W, e Grigne, Legnone e Disgrazia a E.
Per la cresta SE (EE), discendendo dapprima alcune rocce gradinate, quindi per buona traccia segnalata nel bosco sino ad una panchina, dove si incrocia il sentiero proveniente dal Minisfreddo che a sinistra riconduce al bivio con ometto incontrato in salita. Oppure lungo la facile cresta S (E) che unisce il Poncione al Monte Minisfreddo. Su buon sentiero si percorre la cresta e quando questa si abbassa più ripida, porre attenzione sulla sinistra dove si diparte un sentierino che più in basso si raccorda anch´ esso con quello proveniente dal Minisfreddo, per il quale tenendo la sinistra si torna alla panchina alla base della cresta SE, da dove come per l´ altra discesa.
Bella, divertente cresta, percorsa più e più volte dall´ autore, suscita emozioni intense nonostante la brevità dell´ ascensione.
In arrampicata su ´La Foglia´ | La grande croce di vetta |
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