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![]() La punta nord della Cima undici (foto A. Carta) |
Regione: Veneto (Belluno) ![]() Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto Provincia: Belluno Punto di partenza: Rif. Lunelli (q. 1568 m) Valgrande Versante di salita: E-NE Dislivello di salita: 1524 m - Totale: 1524 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 3,30 h Periodo consigliato: estate |
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Ci troviamo all´interno delle Dolomiti di Sesto. Vetta solitaria, lontana da tutti e da tutto, spartiacque tra Veneto e Pusteria, oggi divide Veneti da Sudtirolesi, novant’anni fa Italici da Austro-Ungarici. Confine tra storia e leggenda, tra cultura teutonica e cultura italiana. Teatro di durissimi scontri durante il primo conflitto mondiale.
Dal Rifugio Lunelli in Valgrande (mt. 1568 ), raggiungibile per strada asfaltata da Padola o dal Passo Monte Croce Comelico, si sale al Rifugio Berti (mt. 1950) per il sentiero 101 . Fin qui circa 45 minuti. Da questo, risalendo con pendenza costante il Vallon Popera , si perviene per marcato sentiero prima al Lago di Popera e successivamente, risalendo un crinale morenico al centro del Vallone, alle pareti della Croda Rossa (sinistra orografica). Dal bivio per la Ferrata Zandonella, che si lascia sulla destra, ci si cala sul vecchio sentiero, ora franato, al centro del Vallon Popera, per arrivare in breve al Passo della Sentinella (mt. 2717). 2.15 dal Berti.
Dal Passo della Sentinella, a ritroso rispetto la via di salita, ci si cala di qualche metro (Sud-est) per attraversare un canalone innevato (quello della famosa calata dei Mascabroni), andando a raggiungere una evidente terrazza detritica. Senza spostarsi troppo verso sinistra, si attaccano subito le roccette soprastanti. La via non è obbligata. Tenendo come riferimento il passo della Sentinella, si sale per sfasciumi, canaloni friabilissimi e roccette marce (qualche pass. I°) , costeggiando in pratica il canalone innevato, ma senza mai avvicinarsi, né allontanarsi troppo. Qualche raro ometto. Si sbuca quindi su ghiaie inclinate che si risalgono faticosamente (molto buone poi in discesa) fino a prendere uno stretto canale con qualche traccia di neve ghiacciata. Da qui ometti costanti e ottimamente sistemati ci portano ad una cengia ghiaiosa. Si piega decisamente a sinistra salendo ad una poco marcata piccola forcella con ometto. Senza proseguire, su dritti sulla destra per scaglie rocciose molto friabili seguendo sempre gli ometti (I°+), fino ad arrivare ad un’altra terrazza sporca di detriti intorno ai 3.000 metri. Ancora a sinistra, sotto le rocce, seguendo una buona traccia si attraversano due canalini friabilissimi fino a pervenire in salita ad una insellatura secondaria con ometto. Di nuovo a destra dritti per paretina rocciosa esposta (I e II°) per una trentina di metri. Si sbuca in F.lla Sala e da qui in breve volgendo a sinistra, in cresta alla Cima Undici Punta Nord (mt. 3068). Due ore in totale la salita, per un dislivello di circa 370 metri.
Come per la via di salita, facendo attenzione all’estrema friabilità della roccia, alla difficoltà di individuare gli ometti e all’impossibilità di effettuare alcuna sicura. Si torna velocemente all’intaglio di forcella Sala, scendendo poi la paretina fino all’insellatura con ometto. Di qui a sinistra, riattraversando i due canalini fino alla terrazza detritica. Giù per paretine rocciose e scaglie friabili fino ad un altro intaglio con ometto. Ancora a sinistra fino alla prima cengia ghiaiosa. Da questa ancora in discesa fino ad imboccare il canalino un po’ ghiacciato e a sbucare sul tratto di ghiaione che ci fa perdere rapidamente dislivello. Tagliando verso sinistra si è in vista del canalone innevato, ma un po’ prima di arrivarci giù decisi a destra senza percorso obbligato, facendo attenzione a qualche salto di roccia impervio e mirando sempre al passo. Ci si cala così sulla terrazza iniziale, per riattraversare il canalone dei Mascabroni e pervenire dopo un’ora e 40 di discesa al passo della Sentinella. Si segue l’itinerario di salita e in poco meno di due ore, con qualche sosta, si torna al Rifugio Lunelli
Salita impervia e solitaria, da non sottovalutare nonostante difficoltà alpinisitiche non elevate. Richiesta capacità di destreggiarsi abilmente nei passaggi elementari di roccia, senza possibilità di assicurazione.
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