|
|
|
![]() La vetta, dalla cresta ESE |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Villaggio di Campo Moro (q. 1990 m) Versante di salita: ESE Dislivello di salita: 970 m - Totale: 1940 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Questa panoramica vetta, già descritta nella relazione: Monte Spondascia, può essere raggiunta anche dalla cresta ESE. L’itinerario è stato recentemente segnalato con bandierine di colore bianco-rosso e nei tratti più impegnativi, attrezzato con catene. Non ci sono passaggi particolarmente esposti ed è alla portata di ogni buon escursionista, che abbia un minimo di esperienza di ferrate. Sicuramente è consigliabile la traversata, salire dalla cresta ESE e scendere dal versante SW, oppure viceversa, come nel mio caso. Il kit da ferrata potrebbe servire solo ai meno esperti.
Da Sondrio (parte occidentale della città) si prende la strada per la Valmalenco. Giunti a Chiesa in Valmalenco si svolta a destra, verso Lanzada e la Val Lanterna. La strada passa dal villaggio di Campo Franscia e poi con numerosi tornanti e sempre asfaltata conduce al villaggio di Campo Moro. Ampie possibilità di parcheggio all’entrata del villaggio.
Dal parcheggio un comodo sentiero conduce al sovrastante Rifugio Zoja, in meno di 5 minuti di cammino. Seguendo ora le indicazioni di un cartello per Passo Campagneda e Monte Spondascia, si svolta a gomito e si prosegue verso E, in un bell’ambiente di mughi, pini e grossi massi. Il sentiero compie alcune svolte, passa sotto due palestre di roccia e poco sopra conduce ad un bivio. Qui si tralasciano il cartello e i segnali per Monte Spondascia (versante SW) e si prosegue per l’Alpe e il Passo di Campagneda. Per dossi e vallette il sentiero volge verso SE, poi con una breve discesa raggiunge l’Alpe Campagneda (q. 2145 m) e si immette in una stradina sterrata. Seguendo ora la stradina verso E, si attraversa un torrente sopra un ponticello e dopo un centinaio di metri si arriva ad un bivio. Verso destra, in meno di 5 minuti si arriva al già evidente Rifugio Cà Runcasch, noi invece raggiungiamo il nucleo di baite sulla sinistra. Ad E di queste case si sale l’ampio pendio prativo, su tracce confuse, ma poco sopra si ritrovano i segnali (bandierine di colore bianco-rosso e triangoli gialli) e il sentiero che risale l’ampia china pascoliva del Piano di Campagneda, sotto il versante S del Monte Spondascia. Proseguendo quasi in piano si raggiunge un primo laghetto (q. 2276 m) e poco oltre, si arriva ad una seconda pozza più ampia. Le tracce segnalate risalgono ora una valletta, in direzione NE e fra rocce e detriti, si sale fino al ripiano con i Laghi di Campagneda (q. 2490 m). Volgendo poi verso E si rimonta un ripido pendio detritico e, aggirato un risalto di rocce, si arriva alla larga sella del Passo di Campagneda (q. 2610 m).
Da questo valico si svolta a sinistra e si incomincia a risalire l’ampia cresta ESE dello Spondascia, senza traccia o segnali evidenti (vedi prima immagine di dettaglio). Dopo circa 300 m si trovano le prime bandierine e si prosegue senza difficoltà, fino a raggiungere una prima sommità con un ometto in sassi (seconda immagine di dettaglio), dalla quale è ben visibile la vetta. Seguendo i segnali si traversa a sinistra, sotto la cresta e poi si prosegue fino ad un secondo rilievo. Da qui si scende sulla destra, quindi in un largo canale detritico del versante meridionale, raggiungendo il punto più basso fra i due massicci. Poi, per facile cresta, cenge e canaletti del versante S, si arriva ad una placca attrezzata con catene, che si sale trasversalmente da destra a sinistra (terza immagine di dettaglio). Poco sopra si supera un intaglio, a cui fa seguito un ripido canaletto e si prosegue senza particolari difficoltà fino a raggiungere una specie di anticima, di fronte al blocco roccioso della vetta. Sempre seguendo i segnali si scende alla sella sottostante, dove giunge anche l’itinerario da SW. Raggiunto il valico si risalgono le facili rocce attrezzate della cresta e poi, verso W, si percorre per poche decine di metri una cengia pianeggiante. Infine, un breve canaletto a destra conduce sull’ampia vetta. Ci sono 2 ometti in sassi che sembrano della stessa altezza, distanti un’ottantina di metri, entrambi facilmente raggiungibili.
Come per la salita, oppure seguendo la via normale da SW, vedi relazione: Monte Spondascia.
![]() |
![]() |
![]() |
La prima parte della cresta ESE, dal Passo di Campagneda | Lungo la cresta ESE | Tratti attrezzati sotto la cresta ESE |
![]() ![]() |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
Montura Pantalone Vertigo![]() |
Karpos Storm Sz Pnt![]() |