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La Piccola Fermeda col tracciato della Via dei Camini. |
Regione: Trentino Alto Adige (Bolzano)
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Odle Provincia: Bolzano Punto di partenza: Parcheggio di Daunei (q. 1755 m ca.) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1059 m - Totale: 2200 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h Periodo consigliato: da metà giugno a fine ottobre |
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Ardita ed acuminatissima guglia. È la prima della serie di torri che si innalzano ad Est della regolare e verdeggiante cresta del Seceda. – Dalla Val di Fassa attraverso il Passo Sella, dalla Val Badia per il Passo Gardena, o dalla Val d´Isarco (A22), si raggiunge l´ameno paesino di Selva in Val Gardena e, seguendo le indicazioni, si sale alla frazione di Daunei. dove si lascia l´auto in uno degli ampi parcheggi adiacenti alla strada asfaltata. Il parcheggio più alto è ad una quota di 1755 m. circa.
Ci si incammina seguendo il sentiero n° 3 che supera un bel laghetto, sale un tratto nel bosco, risale un bel prato e raggiunge l´alpeggio di Juac (m. 1903 – ristoro). Si procede in leggera discesa superando alcune baite oltre le quali si scende più decisamente fino ad incrociare la sterrata che sale da Santa Cristina. Ora si prende a destra, seguendo lungamente la strada che, dopo aver svoltato a sinistra, conduce al grande Rifugio Firenze (m. 2037 – ore 1 dal parcheggio). Dal rifugio si prosegue sul bel sentiero n° 1 in direzione di Forcella Pana. Giunti ad un bivio nelle vicinanze di un recinto, lo si abbandona e si prende una stradina sulla destra che si inoltra tra i pascoli. Dopo poco si giunge nei pressi della singolare “Piera Longia”, un grandioso monolito roccioso alto una cinquantina di metri posto tra i pascoli, dopo la quale si raggiunge la malga Piera Longia (m. 2297 – ore 1½ dal parcheggio). Dalla malga si oltrepassa un cancello e si prosegue per alcune decine di metri sul sentiero n° 2B in direzione del Plan Ciautier e del Sass Rigais. Dopo alcuni massi si incontra una traccia che si stacca sulla sinistra costeggiando una staccionata.
La si segue e, giunti al cospetto delle pareti, si scavalca il recinto e si imbocca un canalino franoso che si risale uscendo in alto a sinistra.. Ora l´esile traccia percorre, con una lunga diagonale da destra a sinistra sotto una grande fascia rocciosa, i ripidissimi prati (attenzione!) della spalla Ovest della Piccola Fermeda. Quando la fascia rocciosa forma un angolo retto puntando verso nord, si risale con alcune svolte il ripido pendio alla sua sinistra. Con un ultimo breve ma ripido tratto su placchette e rocce infide si guadagna la forcellina soprastante. Si percorre per qualche metro un´esposta cengetta sul versante Nord, abbandonandola in favore di alcune tracce sulla destra fra rocce e detriti sulla destra. Con qualche passo di arrampicata (I°+) in traversata ascendente su roccia buona ma molto esposta, si rimonta sulla crestina della spalla e si scende alla forcella tra questa e la Piccola Fermeda, dove si trova l´attacco della Via Normale (ore 2¼ dall´auto). Dopo essersi legati, si tralascia a sinistra la Via normale e si prende una stretta ed esposta cengia erbosa sulla destra, che si percorre in lieve discesa per un centinaio di metri. Quando questa si esaurisce si trova l´attacco della Via dei Camini (anello di sosta – in comune con l´attacco della Via Classica). Si supera direttamente una breve ma non facile fessura molto esposta e, dopo un breve tratto su erba, si oltrepassa un forcellino dopo il quale si raggiunge il chiodo della prima sosta (20 m., III°+ / IV°- – tratto chiave della via). Su roccia ottima intervallata da un tratto detritico si risale un facile colatoio e, passando vicino ad una zona prativa, si raggiunge la seconda sosta, posta alla base di un bel diedro-camino (40 m., II°). Si attacca direttamente il diedro-camino tenendosi sulla quasi verticale parete di sinistra e raggiungendo la terza sosta, posta su un panoramico terrazzino (35 m., III°). Piegando leggermente verso destra, si risale l´erto ed appigliatissimo canalino soprastante fino a raggiungere il quarto punto di sosta (30 m., III°). Si continua in divertente arrampicata su roccia ottima per poco marcati canalini intervallati da qualche paretina fino a giungere al chiodo del settimo punto di sosta (25 m., 40 m., 20 m., III°). Si risale per un breve tratto il canale che divide la Piccola Fermeda dalla sua anticima e, piegando a sinistra si supera, nei pressi di un pilastrino, una bella paretina sopra la quale si trova l´ottava sosta (30 m., III°). Da qui, si affronta su in verticale la bella ed appigliata parete soprastante fino all´ultima sosta (35 m., III°) e da questa, sempre in verticale e poi piegando leggermente verso destra (25 m., III° e II°), si raggiunge la stretta ed estetica cima della Piccola Fermeda (m. 2814 – ore 4½ dal parcheggio).
Come per la salita.
Via molto frequentata in ambiente eccezionale che permette la salita, con difficoltà abbastanza contenute, su uno dei più arditi pinnacoli delle Odle di Cisles. La roccia è per lo più di ottima qualità. Presenti numerose clessidre. Salita e panorama eccezionalmente appaganti. Utili un po´ di cordini.
L´attacco della via. | La parte intermedia. | Sul tratto finale. |
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