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La Punta della Sfinge da NE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino Provincia: Sondrio Punto di partenza: Bagni del Másino (q. 1172 m) Versante di salita: NNE Dislivello di salita: 1630 m - Totale: 3260 m Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 11,00 h Periodo consigliato: estate |
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La Punta della Sfinge è un rilievo ben individuato sulla cresta NNE dell’imponente Pizzo Ligoncio. La parete NW, alta poco meno di 500 m, è liscia e verticale, una delle più difficili dell’intero Gruppo Másino-Bregaglia; quella NE, percorsa dalle vie classiche di arrampicata, è invece meno imponente e alta circa 200 m. Su questa parete le vie normali, entrambe di III+, sono la Bramani e lo spigolo E, dove generalmente si svolgono anche le discese, mentre lo spigolo NNE (via Fiorelli), proposto qui di seguito, è più impegnativo IV+. Va ricordato che in assoluto la via più facile per raggiungere la vetta (II+), sale a sinistra della parete SE, passa dalla Sella Ligoncino (fra la Punta della Sfinge e il Pizzo Ligoncio) e poi segue la cresta SSW, aggirando il filo dentellato a destra.
Da Ardenno si esce dalla S.S. 38 per imboccare la strada della Val Másino, seguendola fino al suo termine si raggiungono i Bagni del Másino, dove si parcheggia.
Dal parcheggio dei Bagni del Másino, passando davanti agli stabilimenti termali, si prosegue per un breve tratto sulla stradina verso NW. Seguendo poi le indicazioni, si attraversa sopra un ponte il torrente che scende dalla Valle Porcellizzo e si prosegue sul sentiero che sale ripido lungo le pendici boschive, a sinistra del torrente citato. Superato il pianoro prativo con la baita di (q. 1590 m), il sentiero entra di nuovo in un bosco per uscirne definitivamente a poca distanza dall’Alpe dell’Oro (q. 1767 m), dove sono presenti dei caratteristici ricoveri del bestiame, ricavati sotto le volte di enormi massi. Sopra questo alpe la traccia segnalata prosegue verso WSW, su dossi erbosi, fino a raggiungere il Rifugio Omio. Dal rifugio si prende verso SW il sentiero segnalato con bolli, che sale per canaletti e gande, in direzione del Passo Ligoncio (q. 2575 m). Poco prima di arrivare al valico, si piega a sinistra e si raggiunge l’ampio pianoro (piccolo nevaio ad inizio stagione) posto alla base della parete NE. Da qui dirigersi verso lo spigolo NNE e l’evidente placca di granito chiaro dello zoccolo, che si trova poco a sinistra del filo di questo spigolo, dove inizia l’arrampicata.
7 Lunghezze - soste attrezzate con chiodi e qualche raro spit – protezioni: necessari friends e nuts - sviluppo complessivo circa 230 m – roccia sicura - ore di salita, circa 2,00
L1) Dal terrazzo ai piedi della placca seguire, verso destra, un diedro diagonale e poi salire ad un terrazzino sullo spigolo (IV).
L2) Arrampicare lungo lo spigolo, verso destra, fino alla sosta (IV).
L3) Proseguire sempre sullo spigolo, fino alla sosta sotto il risalto verticale (IV+).
L4) Aggirare il risalto a sinistra, per placche e lame, poi in obliquo a sinistra, salire alla sosta (IV+).
L5) Si sale di traverso sulla sinistra, fino ad un canale (IV).
L6) Proseguire diritti, puntando ad uno spiazzo dello spigolo (III).
L7) Arrampicare lungo lo spigolo, fino in cima (III). Oppure aggirarlo più facilmente a sinistra.
Dallo spigolo E
Scendere su roccette fino ad un ancoraggio. Con due calate inclinate si arriva ad un marcato intaglio dello spigolo e con altre 2 calate verticali si arriva alla base della parete.
È anche possibile scendere lungo la via Bramani, calandosi in doppia sugli anelli cementati.
Poi ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna a valle.
Sullo spigolo NNE | Sulle placche e lame | Calata in doppia dallo spigolo E |
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