Piz Grisch - 3060 m

Il Piz Grisch è una bella e isolata vetta che si trova circa 6 km a N del Lago di Lei e ad E della Val Ferrera, nel Canton Grigioni. Le arcuate creste NW e NE delimitano il concavo versante N, dove è presente il Glatscher da Sut Fuina, che gli conferisce un aspetto imponente ed elegante. Da S appare come una bella piramide rocciosa, ben visibile anche dalla strada che risale la Val Ferrera ed è facilmente identificabile anche dal Pizzo Tambò, poco a sinistra del Pizzo Suretta. È una bella ascensione la via normale da NE, per niente banale, la cresta è decisamente affilata, ma non difficile. Nell’ultimo tratto, quando si traversa sotto il filo, il percorso è abbastanza ripido con alcuni passaggi esposti, ed è quindi sconsigliato in presenza di neve. La corda serve solo per i meno esperti.
La stradina sterrata che da Ausserferrera conduce a Cresta e più su, fino ad una piazzola a circa (q. 1777 m) di Prada Sura, può essere percorsa anche in automobile. Con il pagamento del pedaggio di frs 5.00 (nel 2005), presso il bar che si trova all’entrata del paese, viene rilasciato un tagliando da esporre sul cruscotto. In questo modo il dislivello in salita viene abbreviato di 477 m.

Allo svincolo di Bellinzona Nord (Canton Ticino) si esce dall’autostrada e si prende la superstrada per il Passo del San Bernardino, che continua poi nella Rheinwald. Superati gli abitati di Splügen e Sufers si giunge a Rofla, dove si prende la deviazione per la Val Ferrera e Avers. Raggiunto il paese di Ausserferrera si parcheggia.

Da Ausserferrera, in prossimità della chiesa, si imbocca la stradina sterrata che passa dal ponte di (q. 1457 m) e raggiunge Cresta (q. 1660 m). La stradina prosegue ora verso SE, dopo tre tornanti raggiunge prima la (q. 1777 m) di Prada Sura e poi, quasi in piano, il ponte sull’impetuoso torrente dell’Ava da Mulegn. Oltre il ponte una pista conduce nei pressi dell’ Alp Sut Fuina (q. 1873 m) e senza raggiungere questo alpe, si prosegue sul sentiero nel pascolo, sotto il versante N del Piz Grisch. A (q. 2087 m) il sentiero attraversa il torrente sopra un ponte e si porta sulla destra idrografica, compie un paio di tornanti e raggiunge una zona acquitrinosa, ben riportata sulla CNS. Qui è possibile perdere le tracce, ma il percorso è evidente e poco sopra si ritrova il sentiero che conduce al bellissimo Alp Mos (q. 2246 m). Dalla conca di questo alpeggio si prosegue verso SE, all’inizio su tracce, quindi per pascolo aperto, in prossimità del torrente. Poi si sale verso S, preferibilmente a sinistra (salendo) delle diramazioni incassate del torrente, fino a giungere nei pressi del dosso di (q. 2456 m), in vista della parete SE del Piz Grisch. Dirigersi ora verso l’evidente e ripido pendio detritico, fasciato a metà da un risalto roccioso che degrada verso destra. Tale pendio è l’unico punto in cui l’ampia parete SE della montagna sembra abbordabile ed è compreso fra il Laiets (q. 2587 m) a S e la (q. 2503 m) a N. Dopo aver risalito la prima metà del pendio, verso destra si trovano i canaletti e le cenge per superare facilmente il risalto roccioso (qui è importante voltarsi e memorizzare il percorso) e si accede così alla base della seconda parte del pendio. Si traversa ora verso sinistra, su una rampa di detriti rossi, seguendo le tracce di un sentierino. Al termine del traverso si arrampica facilmente a destra di un profondo canalone, fino a raggiungere l’affilata cresta NE. Si segue poi il filo esposto ma facile, giungendo ad un risalto impegnativo. Qui si abbandona il filo di cresta e si aggira il risalto con un delicato ma breve passaggio a sinistra. Si prosegue poi al disotto della cresta e con percorso logico, traversando per cenge e canaletti ripidi, si sale in vetta (vedi anche foto scalate).

Come per la salita.

L’Alp Mos	In vetta	In discesa, sulla cresta affilata

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