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Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Avers Provincia: Estero Punto di partenza: Avers, località Juf (q. 2126 m) Versante di salita: W Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Posto sulla catena che separa Bivio ad E da Avers a W, nel Canton Grigioni, il Piz Surparé ha una sommità bifida le cui cime distano circa 200 m. Tra le due la NW è la più alta, mentre la SE di pochi metri più bassa risulta più attraente ed impegnativa, sebbene arrivarvi sia meno difficile di quanto potrebbe apparire a prima vista. Montagna poco conosciuta, dimenticata persino dalle guide escursionistiche, benchè offra un ambiente sorprendentemente vario e ricco di flora alpina, in particolare di Stelle Alpine, è tuttavia scarsamente frequentata, mentre dalla sua vetta si gode di un esteso panorama circolare che consente di studiare gli itinerari di salita a Piz Scalotta, Piz Turba, Piz Piot, Mazzaspitz, Tälihorn e Piz Platta.
Da Milano autostrada dei Laghi, direzione Como-Chiasso. Superata la dogana, si prosegue per Bellinzona , quindi per il Passo del San Bernardino e una volta oltrepassato il tunnel si discende per la Rheinwald sino all´uscita di Rofla. Dopodichè, subito a destra per Avers, risalendo interamente la valle sino alla frazione di Juf, il centro abitato tutto l´anno più alto d´Europa.
Da Juf, si imbocca il sentiero per Stallerberg (q. 2581 m) a lato di un ruscello, cartelli indicatori, e per pascoli si risale verso E sino ad un bivio. Lasciato a sinistra il segnavia per Malogna, si prosegue a destra, attraversando su di un ponte un torrente, che poi si costeggia ripidamente per arrivare infine al valico (1,30 h). Dallo Stallerberg si prende il segnavia a sinistra, indicazioni per Fallerferggu, girando il costone ed entrando in un vallone dominato a W (sinistra) dalla possente mole del Mazzaspitz, mentre a E (destra) la cresta S del Surparè precipita in alte pareti di roccia estremamente friabile. Con qualche saliscendi lo si percorre interamente, sino a giungere alla Furcla dal Faller (Fallerferggu, q. 2838 m), dove subito dietro la palina segnaletica una traccetta risale tra pietre rossastre la poco pronunciata cresta W che più sopra cambia colorazione divenendo prima nera, poi bianca. Arrivati sotto le rocce, la traccia marcata con ometti piega a sinistra, entrando in un canale che si rimonta ripidamente per tagliare infine a destra ad un intaglio della cresta S, da dove finalmente è possibile scorgere la bifida sommità del Surparé. Quindi si discende brevemente nell´opposto vallone, e tenendosi al centro dove il percorso è più agevole si risale sino al colle che separa le due cime. Infine, piegando a sinistra, per l´elementare cresta si raggiunge la vetta principale, dalla quale è possibile studiare la via di salita alla cima SE. Tornati al colle, tenendosi a destra del filo di cresta, si traversa sotto al primo sperone sino ad un corto canale. Lo si rimonta interamente, scalando poi una placchetta di due metri, dopodichè su cengia si traversa a destra a belle ed articolate rocce montonate che conducono direttamente in vetta (II/II+).
Come per la salita, oppure per la normale descritta nell´altra relazione (n° 1912).
Bella ascensione, soprattutto la salita alla cima SE, in discesa è bene non lasciarsi tentare dalla facile ed invitante cresta S, sulla quale fanno bella mostra alcuni grossi ometti, in quanto termina in un salto dirupato dalla pessima roccia che, nel corso della sua ricognizione, ha costretto l´autore a risalire sino all´intaglio.
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