|
|
|
Il Gendarme ed il Pizzo Cefalone visti da Nord. |
Regione: Abruzzo (Aquila)
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Gran Sasso Provincia: Aquila Punto di partenza: Albergo Campo Imperatore (q. 2130 m) Versante di salita: E Dislivello di salita: 350 m - Totale: 1000 m Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,15 h Periodo consigliato: da metà giugno a metà novembre |
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Modestissima ma panoramica elevazione della Catena Occidentale del Gran Sasso. É posta sopra la grande conca del Venacquaro, sulla lunga ed uniforme Cresta delle Malecoste, tra la Cima delle Malecoste ed il Pizzo Cefalone. La cima, soprannominata anche Gendarme dagli alpinisti locali, è frequentata pochissimo: non è quasi mai meta principale di un´escursione e si raggiunge, di solito, nella lunga traversata della Catena Occidentale, dal Passo delle Capannelle a Campo Imperatore.
Dall´uscita autostradale di Assergi (A24) si sale a Fonte Cerreto, dove, oltre ad alberghi e trattorie, troviamo la stazione a valle della Funivia del Gran Sasso. Si prosegue in salita per alcuni chilometri sulla strada asfaltata fino all´immensa piana di Campo Imperatore (incrocio). Si prende a sinistra (indicazioni Campo Imperatore) e, percorrendo prima un lungo tratto in piano con la mole del bellissimo Corno Grande sullo sfondo, poi una serie di tornanti si arriva al grande piazzale dove si trovano il grande Albergo di Campo Imperatore, la stazione a monte della Funivia, una chiesina e l´osservatorio astronomico (q. 2130 m).
Dal parcheggio dell´Albergo Campo Imperatore si prende in direzione W il sentiero n° 1, che, con percorso quasi pianeggiante, taglia a mezzacosta i pendii meridionali del Monte Portella. Transitando per il Passo del Lupo (q. 2156 m) si tralascia a sinistra il sentiero che scende a Fonte Cerreto e, con una lunga diagonale ascendente, si raggiunge facilmente il bel valico della Portella (q. 2260 m – 0,40 h – bell´affaccio sulla Val Maone). Dalla Portella si imbocca, sempre in direzione Ovest, il sentiero n° 1A che percorre molto panoramicamente la lunga cresta fino ai piedi del Pizzo Cefalone. Stando sul filo di cresta (traccia), o direttamente sul sentiero che corre semi-pianeggiante poco più in basso, si oltrepassano due modeste alture per giungere ad un bivio, poco sotto una forcellina presso dei massi, subito prima di una più vistosa elevazione (q. 2300 m ca. - 0,50 h dal parcheggio). Tralasciando sulla destra la deviazione per la Sella del Cefalone (sentiero n° 1V) si taglia su erba e detriti il pendio soprastante e si raggiunge la sommità della montagnola (q. 2326 m – omino di pietre – panorama eccezionale). Si continua per un breve tratto sul filo di cresta, si percorrono poi alcune placchette sul versante teramano dopo le quali si raggiunge un´altra forcellina (attenzione). Lasciando la cresta sulla destra, si torna sul versante aquilano e si percorre, con alcuni tratti un po´ esposti, uno stretto sentierino che taglia in piano la ripida costa erbosa dell´elevazione (q. 2379 m). Oltrepassate con un po´ più di accortezza un paio di rientranze, si monta sull´apice di un lungo costone erboso. Superatolo, si percorre in leggera salita il comodo sentierino che porta ad un´insellatura sulla cresta E del Cefalone. Un breve tratto di ripida salita, un paio di tornanti ed un lungo e suggestivo traverso sotto le lisce pareti e le bizzarre guglie del versante S del Pizzo, ci conducono all´imbocco di un ripido canalone erboso costellato di pietre ed affioramenti rocciosi, che scende dalla vetta. Lo si risale con strette e ripide svolte fino a giungere ad un forcellino sulla sinistra, sotto la fascia rocciosa che orla la sommità del Cefalone (q. 2500 m ca. – 1,50 h dal parcheggio).
Seguendo alcuni piccoli e radi bolli blu, si procede in direzione W e, dopo aver aggirato qualche spuntone roccioso, si inizia a scendere sul facile filo di cresta (traccia). Dopo una piccolissima cimetta in parte rocciosa, si continua a scendere su delle belle placche inclinate (delicate con neve o terreno bagnato) fino a giungere all´affilato intaglio che separa il Gendarme dal Cefalone. Ponendo attenzione all´esposizione su entrambi i lati e tenendosi leggermete sul versante meridionale, si prosegue percorrendo il roccioso filo di cresta, a volte superando alcuni ostacoli rocciosi con qualche passo di facile arrampicata (I). Le ultime tracce di sentiero terminano poco al di sotto della massiccia croce di vetta, in corrispondenza di un brevissimo camino sormontato da un masso che crea un caratteristico passaggio attraverso un anello di roccia (I); superato il foro (dal quale la croce è visibile, dal basso) si giunge immediatamente in vetta.
Come per la salita. I meno esperti, con accompagnatori adeguatamente attrezzati, possono affrontare la discesa del camino posto al di sotto della cima con l´ausilio di una corda (è presente una piastrina su un masso di fronte alla croce di vetta).
Bella ed entusiasmante traversata in cresta con alcuni elementari passaggi di arrampicata, a volte un po´ esposti. Visto che si transita a meno di 50 metri di dislivello dalla sua cima, è vivamente consigliato salire anche il Pizzo Cefalone.
Ad inizio stagione probabile presenza di grandi ed insidiose cornici su tutta la dorsale. In presenza di neve si consiglia di non aggirare a sinistra (S) la q. 2379 m, bensì di oltrepassarla percorrendo il facile ma esposto filo di cresta e, inoltre, di prestare molta attenzione nei traversi, specialmente quelli sul versante S del Pizzo Cefalone. In condizioni invernali la montagna diventa alpinistica, PD+.
In discesa sulla Cresta delle Malecoste | Sulle placche della cresta | In cresta |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||
Link sponsorizzati, in qualità di Affiliato Amazon vienormali.it riceve un guadagno dagli acquisti idonei. |
|
Montura Pantalone Vertigo |
Karpos Storm Sz Pnt |