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La cima |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Prealpi Lombarde - Gruppo Presolana Provincia: Bergamo Punto di partenza: Stazione di Arrivo Seggiovia Cima Bianca (q. 2000 m ca), Colere, Val di Scalve Versante di salita: N Dislivello di salita: 450 m - Totale: 900 m Tempo di salita: 1,30 h - Totale: 2,30 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Cima molto frequentata, vuoi per la facilità di accesso e brevità di salita, vuoi per il mirabile colpo d´ occhio sul grandioso versante nord della Presolana, il Monte Ferrante sa tuttavia riservare un angolo solitario e poco o nulla toccato dalle frotte di escursionisti che ne affollano la via normale : la cresta N qui descritta, facile ma aerea ed esposta, tanto da essere del tutto ignorata.
Da Bergamo seguire la Statale 671 della Val Seriana sino a Clusone, da dove al Passo della Presolana che si scavalca scendendo in Val di Scalve fino ad incrociare sulla sinistra la deviazione per Colere. Qui giunti, in seggiovia si sale alla Malga Polzone, prima tratta, e quindi alla Cima Bianca, seconda tratta. Colere è altresì raggiungibile sia da Brescia che da Bergamo passando per Darfo-Boario Terme e la Val di Scalve. In tal caso seguire per Lovere-Val Camonica-Passo del Tonale.
Dalla stazione di arrivo della seggiovia, per pista sterrata si sale al Nido d´ Aquila, piccolo rifugio privato, incrociando il sentiero 401 che si segue a destra, in direzione del Passo della Manina-Rifugio Curò. Attraversato l´ erboso versante E del Ferrantino, e lasciata a sinistra la via normale che si inerpica lungo la cresta S, si prosegue in traversata sotto la parete E superandola completamente. Dopodichè, abbandonando il segnavia, si rimonta a sinistra il dosso erboso, portandosi in breve sulla sua dorsale, ed invertendo il senso di marcia, si torna verso S a prendere la cresta inizialmenta ancora erbosa. Piegando progressivamente a sinistra si risalgono alcune brevi, ripide rampe di erba e roccette, arrivando sul filo che subito oppone il tratto più impegnativo : un corto, affilato passaggio su roccia in forte esposizione (II+), una volta superato il quale si procede più facilmente con aerea arrampicata (passi di II e una bella placchetta di II+) mantenendosi sempre in prossimità del filo con logici spostamenti da entrambi i lati a seconda del caso. Giunti in vista della croce di vetta, si supera un ultimo tratto a blocchi pressochè oriìzzontali o direttamente, oppure a destra, arrivando all´ ometto di vetta, da dove alla croce posta un poco più in basso.
Facilmente per la via normale lungo l´ opposta cresta S a riprendere il sentiero 401, quindi per l´ itinerario di salita.
Escursione breve ma intensa, può essere prolungata a proprio piacimento grazie alla varietà di sentieri, piste da sci e impianti di risalita che caratterizzano l´ intero comprensorio. Da Colere è possibile salire al Rfugio Albani per sentiero, oppure alla Malga Polzone lungo la pista di servizio, per poi portarsi in entrambi i casi al Nido d´ Aquila, oppure ancora combinare seggiovia con sentieri gestendo a propria misura il dislivello da affrontare. Bella la discesa dal Ferrante all´ Albani passando dall Nido d´ Aquila, per poi tornare alla Malga Polzone lungo un sentiero affatto battuto che traversando in ambiente selvaggio, tocca una palestra di arrampicata oltre la quale i segnavia divengono meno evidenti, riportando alle piste da sci in prossimità di un bivio, a destra nera, a sinistra rossa, lungo le quali si ritorna alla Malga Polzone.
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