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La cima e la cresta di salita. |
Regione: Veneto (Verona)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Baldo Provincia: Verona Punto di partenza: Cavallo di Novezza (q. 1433 m) Versante di salita: E-NE-SE Dislivello di salita: 643 m - Totale: 1286 m Tempo di salita: 2,10 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: estate - autunno |
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Questa cima detta anche Cima Pra della Baziva,e la seconda montagna più alta del Baldo dopo Cima ValDritta, essa è sconosciuta a i più oltre a non essere segnata sulla maggior parte delle guide escursionistiche. Dalla sua cima si possono ammirare molti gruppi montuosi come il Gruppo del Baldo, le Piccole Dolomiti, l´Adamello e il Brenta. Per questo questa cima è annoverata tra le più panoramiche del Baldo. Dalla vicina Cima ValDritta si può ammirare la sua forma caratteristica composta da una serie di placche inclinate.
Dal casello autostradale di Affi (A4), si prendono le indicazioni per Caprino Veronese, una volta giunti al paese si seguono le indicazioni per Spiazzi. Dal centro del paese si diparte una piccola strada (chiamata anche graziani), la si imbocca e la si segue senza imboccare deviazioni e si arriva a Novezza, nota località turistica dove sono presenti molti rifugi, alberghi e anche l´orto botanico del baldo. Da Cavallo di Novezza (altra località che sita poco dopo) si segue di nuovo la strada a piedi o in auto fino ad arrivare ad uno spiazzo dove transita il sentiero n 652 che dobbiamo percorrere.
Si segue il sentiero prima in un bosco di faggi poi su praterie sassose e in poco più di mezzora si incrocia il sentiero n 66. Lo si imbocca e si comincia a salire una serie di serpentine tra i mughi fino a spostarsi su una ripida costa rocciosa anch´essa coperta da mughi. Terminata questa costa rocciosa si giunge ad una forcella (Forcella Val Fontanella), si prosegue il sentiero fino ad arrivare ad una bocchetta erbosa, dove sono presenti tracce di sentiero, lo si imbocca e si segue la cresta, che prima tra i prati e dopo su rocce si arriva ad un punto dove è difficile proseguire per la folta presenza di mughi e si attraversa la cresta e ci si sposta dall´altra parte della cresta e ci si abbassa per traccia incerta di sentiero. Si prosegue con un traverso e si ricomincia a salire dove la vegetazione di mughi si dirada. Si sale per roccette e tracce di sentiero a si arriva alla sommita della cima.
Come per la salita.
La difficoltà della salita a questa cima è rappresentata dalla rintracciabilità della via, per questo si consiglia la massima attenzione in caso di nebbia. Per questa salita potrebbe tornare utile uno spezzone di corda per alcuni passaggi su roccia, comunque non molto difficili.
Sommità della cima. | Nei pressi della attacco alla via di cresta. |
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