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Il Monte Rinalpi da NW |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Cima di Piazzi Provincia: Sondrio Punto di partenza: Isolaccia (q. 1345 m) Versante di salita: NW-W Dislivello di salita: 1664 m - Totale: 3328 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,30 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
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Modesto rilievo tra il Corno di S. Colombano e la Cima di Piazzi. Abbastanza frequentato durante la stagione dello sci-alpinismo, il cui itinerario ricalca in gran parte quello estivo, non riscuote lo stesso successo come meta escursionistica. Senza dubbio ciò è dovuta alla vicinanza di vette più note e ambite, ma anche l’ascesa al Rinalpi offre aspetti naturalistici e panoramici pregevoli, sebbene dal punto di vista alpinistico non presenti alcuna difficoltà. La cartografia riporta ancora un’estesa copertura glaciale nel vallone ad W della vetta, dove passa la via normale, in effetti del Ghiacciaio Rinalpi è rimasta ben poca cosa, solamente una placca di ghiaccio che tuttavia può richiedere l’uso di piccozza e ramponi. Bellissimo il panorama di vetta sulla conca di Bormio e sulle montagne del settore occidentale del Gruppo Ortles-Cevedale, ma il vero spettacolo lo si può ammirare percorrendo la Valle Lia, sul maestoso versante N della Cima di Piazzi.
Da Bormio si segue la SS dello Stelvio e al 3° tornante la si abbandona per svoltare a sinistra, verso Livigno, sulla SS del Foscagno. Dopo aver valicato il ponte sull’Adda la strada raggiunge Premadio e Torripiano e poi si addentra nella piana che precede Isolaccia. In quest’ultima località, prima del ponte sul Torrente Viola Bormina, si prende a sinistra una strada che conduce al parcheggio, dove inizia la carrozzabile per Madonna di Presedont (q. 1760 m) e la Valle Lia. D’estate lungo questa stradina vige il divieto di transito per i veicoli non autorizzati (nel 2011 il divieto vige dal 23 luglio al 21 agosto, informazioni presso il Comune di Valdidentro).
Dal parcheggio si segue la stradina della Val Lia che sale nel fitto bosco sulla destra idrografica del Torrente Viola Bormina, passa dalle Baite di Pezzèl e conduce alla chiesa della Madonna di Presedont (q. 1760 m). Qui si può giungere anche partendo dalla frazione di S. Carlo (q. 1580 m), circa 4 km dopo Isolaccia, scendendo lungo la stradina che verso S conduce al Ponte della Valle (q. 1523 m), sul Torrente Viola Bormina e poi risalendo il sentiero che si immette nella stradina della Val Lia. In ogni caso, si tralascia poi a destra la stradina per la Val di Cardoné e si prosegue lungo la Val Lia, fino a raggiungere, al termine del bosco, la Malga Borron (q. 2057 m). Da qui si prosegue ancora a mezzacosta in direzione S, verso il fondo del vallone, il sentiero lascia il posto a semplici tracce e poi, seguendo la curva del vallone, si piega a sinistra (SE). Giunti ad un pianoro a circa (q. 2450 m) si prosegue verso SSE, nell’avvallamento morenico fra la Cima di Piazzi a destra e il Monte Rinalpi a sinistra. Con percorso evidente, si risalgono senza difficoltà i ripidi cordoni morenici basali, a cui fanno seguito altri cordoni morenici intermedi, fino a raggiungere l’ormai esigua placca ghiacciata. Oltre il piccolo ghiacciaio un pendio con qualche placca di ghiaccio affiorante conduce al Colle Rinalpi, ad W della vetta. Già prima di raggiungere il colle, si piega a sinistra e per un pendio detritico si raggiunge senza difficoltà la cima.
Come per la salita.
A centro immagine i cordoni morenici basali | Il Monte Rinalpi dai pressi del colle omonimo | La Cima di Piazzi dalla vetta del Rinalpi |
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