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![]() Panoramica su Corno dei Becchi e Corno di Dombastone. |
Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa Provincia: Sondrio Punto di partenza: Parcheggio in località Pradaccio (q. 1057 m) Versante di salita: S Dislivello di salita: 1765 m - Totale: 3530 m Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: da fine giugno a metà settembre |
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Il Corno dei becchi è una bella cima che si staglia sulla lunga dorsale che va dal Passo del Mortirolo alla Valle del Gavia ed è collocata al vertice della Val Dombastone, tra il Sasso Maurone ed il Passo Maurone ed il Corno di Dombastone. L´attraente vetta è caratterizzata dalla presenza di due sommità a pochissima distanza l´una dall´altra: la Cima Sud-Est (che si raggiunge facilmente) ed il Corno vero e proprio. Il versante Nord di questa montagna, sul quale trovano rifugio stambecchi e camosci, risulta complesso, frastagliato, con aspre e precarie pareti solcate da numerosi, lunghi, ripidi e franosi canali. Il versante Sud, sul quale corre la Via Normale qui descritta, è sicuramente quello più “dolce” e addomesticabile. Sulla Cresta Est si sviluppa l´altra via normale a questa montagna (vedere relazione “Corno dei Becchi – Via Normale da Ovest”). Recarsi sulla vecchia S.S. 36 a metà tra Sondalo e la frazione di Mondadizza e prendere una stradina bianca che, proprio da sotto il cavalcavia della nuova S.S. 36 risale tutti i prati e costeggia per un tratto il torrente che scende dalla Val Dombastone. Dopo alcune centinaia di metri, poco prima che la stradina si esaurisca presso un ponte, si trova uno spiazzo presso il quale si parcheggia (cartelli con indicazioni).
Dal parcheggio, seguendo le indicazioni per Dombastone, si attraversa il torrente e si imbocca uno stretto e ripido sentiero che sale con alcuni tornanti la sponda di destra (sinistra orografica – attenzione ad un tratto franoso). Poco più in alto il sentiero riattraversa il torrente e, con altri numerosi tornanti, risale tutto il ripido costone boscoso sulla destra orografica della valle. Si supera la Baita di Forcola (m. 1740) e con un´ulteriore lunga e faticosa risalita si raggiungono prima i prati e poi le bellissime Baite di Dombastone, collocate in una posizione sensazionale (m. 2114 – ore 3). Si prosegue in leggera salita sul sentiero dietro le baite (cartello con indicazioni per il Passo di Dombastone) che, traversando lungamente le pendici sud del Corno, conduce negli splendidi scenari dell´alta Val Dombastone. Si giunge in un primo bell´anfiteatro erboso (marmotte) caratterizzato dalla presenza di alcuni grossi massi sui quali un poeta, nei primi anni ´80, ha scritto alcuni versi per decantare il suo amore nei confronti della montagna. Si risalgono per labile traccia i prati alle spalle di detti massi per giungere al centro di un secondo e più grande anfiteatro che chiude la vallata. Siamo in un incantevole scenario d´alta quota, circondati da belle cime. Da destra verso sinistra possiamo distinguere: il Sasso Grande, il Passo di Dombastone, il Sasso Maurone, la bifida cima del Corno dei Becchi e, in fondo alla cresta, il Corno di Dombastone. Ora il sentiero, che qui si fa di nuovo abbastanza evidente, piega decisamente verso destra e risale i detriti fino al Passo di Dombastone (m. 2546 – ore 4 dalla macchina). Il Passo è raggiungibile tramite sentiero anche dal versante bresciano, sia dalla Malga Val Grande (m. 1785), sia dal Bivacco Occhi (m. 2047), percorrendo la bella e lunga Val Grande (ore 4 dal parcheggio presso la frazione di Tu).
Dal Passo (splendido affaccio sulla Val Grande) si segue integralmente l´erbosa cresta di sinistra (Nord-Est) fino alle rocce sommitali del Sasso Maurone (m. 2722 – ore 4¼ dalla macchina). Si continua sui blocchi della cima del Sasso Maurone, tenendosi poco sotto la cresta sul versante valtellinese. Ponendo molta attenzione ad alcuni passaggi esposti (max. I° grado), specialmente in presenza di neve o terreno bagnato, si raggiunge la piccola forcella tra il Sasso Maurone ed il Corno dei Becchi. Si risale poi senza via obbligata, ma preferibilmente tenendosi sulle più salde roccette del filo di cresta, il ripido pendio erboso-sassoso sul lato Sud del Corno. Terminate le rocce la pendenza si allevia e, superato un altro piccolo affioramento roccioso, si raggiunge facilmente la larga sommità della Cima Sud-Est. Con accortezza si percorre in discesa il roccioso ed esposto filo di cresta (tenendosi leggermente sul versante Ovest), si discende una paretina appoggiata ma alquanto povera di appigli (5 metri – II°+ – delicato) e si raggiunge lo stretto intaglio fra le due cime. Ora con facili passi su roccette appoggiate si risale la corta crestina del Corno e, in breve si tocca la sua sommità (m.2822 – ore 1 dal Passo – ore 5 dalla macchina).
Come per la salita.
Ambiente solitario. Il tratto finale dalla Cima Sud-Est al Corno è da evitare se la roccia è bagnata. Si consiglia di portare uno spezzone di corda per assicurare i meno esperti. Le vedute sulla testata della Val Grande, con i suoi numerosi branchi di cervi e, soprattutto, sull´enorme bastionata rocciosa della Pietra Rossa sono, veramente mozzafiato.
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Il Corno dei Becchi dalla cima del Sasso Maurone. | Risalendo i ripidi prati sassosi della Cima Sud-Est. Sullo sfondo la Punta di Pietra Rossa. | Arrivando in cima al Corno. |
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