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![]() Il Piz Lunghin dal Passo Lunghin |
Regione: Estero (Estero) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula Provincia: Estero Punto di partenza: Passo del Maloja (q. 1810 m) - Engadina - Val Bregaglia Versante di salita: W Dislivello di salita: 980 m - Totale: 1960 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,15 h Periodo consigliato: estate |
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Il Piz Lunghin è una elevazione che sorge nel Canton Grigioni, esattamente al di sopra del Passo del Maloja. La vetta è nota non tanto per le sue qualità alpinisitiche, quanto perché figura come spartiacque di tre grandi bacini idrografici europei: Danubio, Reno e Po. Il Passo Lunghin (così come il molto più noto Passo Maloja) è inoltre il confine tra due aree linguistiche: la lingua italiana, parlata in Val Bregaglia, e la lingua Romancia, d´uso in Engadina.
Da Lecco, lungo la Statale 36 dello Spluga, si raggiunge Chiavenna, seguendo poi per il Passo Maloja e San Moritz. Superato il confine di stato si prosegue nella bellissima Val Bregaglia, sino a risalire il Passo Maloja. La partenza del sentiero è sulla sinistra, proprio poche centinaia di metri oltre il passo, nei pressi della Chiesa Evangelica (cartello indicatore).
Si può lasciare l´auto proprio di fronte all´attacco del sentiero, su piazzale sterrato.
Si sale su sentiero ben segnato, intercettando poco oltre una mulattiera asfaltata, giungendo in poco tempo alla frazione ´Pila´ (q. 1835 m). Da qui si piega a destra, su sentiero sempre ben tracciato, oltrepassando su ponte in legno il torrente En. Con frequenti svolte si risale al Pian di Zoch (q. 1945 m), ove sopraggiunge da destra l´itinerario che proviene da Grevasalvas (paline segnavia).
Sempre in salita si raggiunge un pianoro erboso, si attraversa nuovamente il torrente e si risale tra massi e pascoli al soprastante bel Lago Lunghin (2 ore, q. 2484).
A questo punto, seguendo le paline segnavia verso il Passo Lunghin, si piega verso Ovest - Sud Ovest (il passo è ben visibile già da qui), proseguendo in leggera salita sul fondo di quello che un tempo doveva essere un ghiacciaio (ben visibile il circo glaciale, il contorno della morena ed alcuni massi montonati).
Prima dell´arrivo al passo, e superati alcuni nevai adagiati, si stacca, sulla sinistra, una marcata traccia, che risale la costola della morena laterale destra (orografica), piegando sempre più verso la cresta occidentale del pizzo.
Per tracce di sentiero e superate alcune facili roccette si perviene alla vetta, dominata da due grossi ometti (1 ora dal lago).
Lo sguardo sull´Engadina e la Val Bregaglia è a dir poco mozzafiato.
E´ possibile seguire l´itinerario di ascesa oppure, invece che scendere lungo la variante percorsa in salita (la traccia che come dicevamo risaliva la morena laterale destra del circo glaciale) continuare sino al Passo (traccia marcata e bolli blu-bianco-blu). Seguendo fedelmente il filo di cresta (facile) si perviene al pianoro del passo e, da qui, percorrendo l´evidentissima traccia, si ritorna al Lago Lunghin.
Da questo punto si scende lungo il tratto seguito in salita.
E´ possibile seguire, consigliamo in ascesa (così come da noi percorsa), una interessante variante, che risale la cresta Nord-Est del Pizzo. L´itinerario è sicuramente più difficile, poco battuto, ma sicuramente più divertente. Può essere quotato F.
Relazione.
Giunti al Lago Lunghin, con il lago e le paline segnavia in fronte a noi, ruotiamo su noi stessi di 180 gradi. Notiamo subito una traccia che sale in decisa pendenza, verso il pizzo. La percorriamo, giungendo in breve ad una sorta di avancorpo roccioso pianeggiante, coperto di ganda e detrito.
Seguendo una debole traccia ed alcuni ometti si prosegue dapprima verso destra, poi verso sinistra, portandosi su di una sorta di cengia che aggira la cresta citata sulla sinistra (faccia a monte). La traccia si porta ora verso destra e poi ancora a sinistra, sino ad attraversare la cresta rocciosa, portandoci poco al di sotto del filo roccioso (traccia più marcata). Con passaggi di facile arrampicata si perviene ad un tratto più affilato (esposto) raggiungendo la cresta terminale. Ultimi movimenti di banale arrampicata ci conducono sull´anticima e da qui, in pochi metri, alla vetta (50 minuti circa dal lago).
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