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Il Breitstock durante l´ avvicinamento |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina Provincia: Estero Punto di partenza: La Smita, in prossimità del Passo del S. Bernardino (q. 2046 m) Versante di salita: S-NE Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 7,30 h Periodo consigliato: Estate |
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Bella ed imponente struttura a forma trapezoidale, il Breitstock, Pizzo Largo appunto, si trova all´ incirca a metà della costiera che dallo Zapporthorn si spinge sino al passo del San Bernardino, delimitando parzialmente a settentrione l´ alto Rheinwald e a meridione il bacino dell´ Alp de Mucia. Dai fianchi precipiti e la frastagliata cresta, è splendidamente disegnato contro il cielo, e raggiungerne la vetta non è una passeggiata.
Da Milano Autostrada dei Laghi in direzione Como-Chiasso. Superata la dogana si prosegue in direzione Passo del S. Bernadino, uscendo a S. Bernardino paese poco prima del traforo. Senza entrare nel centro abitato, si sale al passo, poco prima del quale sulla sinistra si trova un piccolo parcheggio (La Smita) con cartelli indicatori.
Seguendo le indicazioni dei cartelli, dal parcheggio si prende il sentiero del Confin Basso, che con ampio giro porta a S. Bernardino paese, e perdendo leggermente quota si entra negli ampi pascoli dell´ Alpe Mucia, arrivando dopo circa 20 minuti nei pressi di una baita diroccata sulla destra. Si abbandona allora il sentiero segnavia per risalire lungo una evidente traccia di pecore che percorre il filo di un dosso erboso terminando ad una recinzione elettrificata, nei cui pressi su un poggio si trova una grande croce di legno. Si continua in diagonale verso sinistra per erba e pietraie (radi ometti) incrociando vari sentierini di animali che si trascurano, arrivando sotto allo scosceso canalone, aperto tra il Piz de Mucia SW a destra e il Breitstock a sinistra. Tenendosi sin dall´ inizio a destra dove il percorso è più agevole, lo si risale su neve o franosi sfasciumi a seconda delle condizioni, raggiungendo il colletto di quota 2884, quindi per blocchi accatastati si sale la cresta NE arrivando ad un´ anticima, ometto, che in alcune relazioni viene scambita per la vetta. Si continua invece sul filo, superando una esposta selletta, oltre la quale un importante salto interrompe la cresta. Ci si abbassa allora a sinistra ad un terrazzo dal quale si scende per una sorta di fessura/camino (III+), preferibile attrezzare una doppia, e per blocchi rossastri ci si porta ad un risalto grigio. Se ne gira lo spigolo sinistro nel punto più basso, compiendo poi un traversino su piccola cengia rocciosa, quindi si affronta un secondo spuntone roccioso che si supera direttamente sul filo con bella ed aerea arrampicata (II+). Infine una facile placchetta conduce sull´ ampia spianata della vetta, grosso ometto.
Come per la salita, usando la corda della doppia per la risalita del salto roccioso.
Salita effettuata in solitaria dall´ autore.
Lo scosceso canalone che si divalla dal colletto 2884. | Il rossastro salto da discendere. | La parte terminale della cresta vista dalla vetta. |
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