|
|
|
La Corna Mara da SSW |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Alpe Mara (q. 1749 m) Versante di salita: SW-W Dislivello di salita: 1060 m - Totale: 2120 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: estate - inizio autunno |
|
||||||||||||||||||||||||||
|
||||
Il versante meridionale di questa bella piramide offre diverse itinerari di salita e quindi diverse combinazioni di traversata. Oltre alla via normale della cresta E, che è la più facile, di difficoltà: E, abbiamo la cresta SE che, secondo quanto riportato dalla Guida dei Monti d’Italia: Bernina, è di difficoltà: F. Quindi la cresta SW integrale, da me percorsa nel 1999, di difficoltà: EE ed infine la combinazione cresta SW - cresta W di difficoltà: F, che è l’itinerario proposto qui di seguito.
Da Sondrio si sale a Colda e si prosegue fino al paese di Montagna in Valtellina. Giunti ad un semaforo si svolta a sinistra, per il centro di quest’ultima località e si seguono le indicazioni per Carnale e S. Giovanni. Dopo alcuni tornanti si arriva nella parte alta del paese e ad un bivio si tralascia la strada che verso destra sale anch’essa all’Alpe Mara passando da S. Maria Perlungo e si prosegue invece a sinistra. La strada sale con numerosi tornanti e raggiunge S. Giovanni. Qui si svolta a destra, verso Bedola e poi si sale a Scessa (q. 1272 m), dove termina l’asfalto. Si prosegue ora con cautela lungo la stradina sterrata, il fondo non è in buone condizioni ma è comunque percorribile dalle normali automobili. Dopo aver superato numerosi tornanti, questi fortunatamente con il fondo cementato, si raggiunge l’Alpe Mara (q. 1749 m). Quando la stradina inizia una discesa, sulla destra si potrà notare un cartello indicatore e una pista che ben presto diventa sentiero e che rappresenta una scorciatoia fra i tornanti della stradina. Questo sentiero non è però sempre evidente e i segnali sono vecchi e sbiaditi, conviene raggiungere il rifugio per la comoda stradina. Con l’autovettura scendiamo quindi ad un vicino spiazzo, dove c’è il torrente e una bacheca con la carta dei sentieri e parcheggiamo (posti limitati). Da qui in avanti sulla stradina vige il divieto di transito per i veicoli non autorizzati.
Dopo aver guadato il torrente si prosegue lungo la stradina. Ad un primo tornate si tralascia un’altro sentiero per il rifugio Gugiatti che si stacca sulla sinistra e proseguendo invece lungo la pista si riattraversa il torrente e si passa vicino ad una grande stalla, la casera di Mara. Si entra poi in un bosco di conifere, la stradina compie un altro tornante e poco dopo esce all’aperto. Nel prosieguo, circa 200 m dopo essere usciti dal bosco, si raggiunge un trivio sulla destra, davanti ad una presa dell’acqua, noi proseguiamo lungo la stradina principale per il Rifugio Gugiatti-Sertorelli. Poco dopo si attraversa una caratteristica spianata di ganda, al termine della quale si arriva alla fontana dell’Alpe Cavallina (q. 2150 m), al Piano dei Cavalli. Qui termina la stradina, il rifugio si trova poco più in basso sulla sinistra. Senza raggiungere il rifugio, dalla fontana si sale sul prato verso N, seguendo una labile traccia e poco sopra si arriva ad un largo stallone completamente diroccato. Si sale poi al pianoro soprastante, si volge a sinistra e si risale il pendio erboso, ora con una traccia ben marcata, che aggira a destra una colata di ganda che scende dai pressi della (q. 2289 m), sulla cresta SW. Raggiunta la larga dorsale erbosa, si segue il sentierino segnalato che aggira a destra la prima parte del filo di cresta (peraltro facilissimo) e poi lo raggiunge. Poco sopra si arriva in una caratteristica conca di ganda, dove la neve rimane fino a stagione inoltrata. Con qualche saliscendi, seguendo i segnali, ci si porta al limite occidentale della conca e poi si risale il ripido pendio erboso a sinistra, fino a guadagnare il filo della cresta W. La cresta qui è facile, riappaiono i segnali e si prosegue sulle tracce di un sentierino lungo il filo o appena sulla destra. Tralasciando i segnali che probabilmente traversano il pendio erboso verso destra, si prosegue lungo la cresta, fino a raggiungerne lo snodo. Il percorso diventa ora un poco più impegnativo, ma sempre facile. La cresta rocciosa precipita a N verticale, si prosegue quasi in piano, poco a destra del filo, fino a raggiungere un dente roccioso non facile da superare direttamente, con difficoltà superiori al III°. Bisogna aggirarlo a destra, scendendo un ripido pendio erboso di circa 15/20 m. Qui, come d’incanto, riappaiono i segnali e una traccia di sentiero, che ormai conviene seguire e che sale ben sotto il filo di cresta, fino a raggiungere le facili rocce rotte del tratto finale e la croce di vetta.
Come per la salita, oppure per la cresta E, vedi relazione: Corna Mara.
Il Rifugio Gugiatti-Sertorelli è incustodito e chiuso, le chiavi sono disponibili presso la sezione del CAI valtellinese a Sondrio.
Poco sopra il Piano dei Cavalli | Sulla cresta W, al centro la vetta | Sulla cresta W |
Ultime 20 scalate...
Elenco delle scalate... |
||