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Il Piz Cotschen da SSE, da poco oltre la Fuorcla Gualdauna |
Regione: Estero (Estero)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Albula Provincia: Estero Punto di partenza: Albulapass, località: Punt Granda (q. 2256 m) Versante di salita: SE-E Dislivello di salita: 940 m - Totale: 1880 m Tempo di salita: 3,15 h - Totale: 6,15 h Periodo consigliato: estate |
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Fa parte del Gruppo del Piz Kesch e benché sia una vetta ben distinta e imponente, rappresenta a tutti gli effetti l’avancorpo meridionale di quest’ultimo. La caratteristica principale di questa montagna è l’esteso e detritico pendio trasversale sospeso sopra la parete S, dove passa la via normale, con la vetta posta al suo apice NW. Dall’itinerario di salita l’alta e rocciosa parete S sembra precludere ogni facile accesso al pendio superiore, in effetti l’ostacolo viene aggirato a destra, lungo un canale della cresta SE. Il tratto maggiormente impegnativo è comunque il ripido traverso che permette di accedere a questo canale.
Da St. Moritz si prosegue fino alla località di La Punt, dove si prende la deviazione per l’Albulapass. Esattamente 2.5 km prima del passo, in località Punt Granda (q. 2256 m), si parcheggia in un’ampia piazzola a sinistra della strada.
Sul lato opposto del parcheggio si imbocca il sentiero segnalato che attraversa in direzione NE l’Alps d’Alvra e conduce alla Fuorcla Gualdauna (q. 2491 m). Oltre la forcola si entra di fatto in Val d’Es-cha, il sentiero ben marcato prosegue quasi in piano dentro e fuori dalle ripide coste e raggiunge il ponte sull’Ova Pischa (q. 2503 m). Sul versante opposto della valle si prosegue ancora con moderata pendenza, fino a raggiungere un bivio a circa (q. 2540 m). Con il sentiero principale che continua verso NE, si può raggiunge in circa 20 minuti la Chamanna d’Es-cha (q. 2594 m). Noi invece, dal bivio citato proseguiamo verso NW, sul sentiero segnalato per la Fuorcla Pischa. Dopo un tratto ripido lungo il costone SE del Piz Cotschen, il sentiero svolta decisamente a sinistra (W), qui lo si abbandona e si prosegue dritti lungo il costone, fino a raggiungere le rocce di colore rosso mattone alla base della parete S. Inizia ora il traverso delicato, ma pur sempre facile, verso destra. Sfruttando le cenge e i canaletti dei risalti rocciosi si entra poi nell´ampio canale detritico, che si risale senza particolari difficoltà. Il percorso è evidente, quando il canale diventa più ripido, si volge a sinistra e si segue una facile rampa che conduce ad un intaglio sulla cresta, poco a N della (q. 2985 m). Poi, senza percorso obbligato, si sale fra i grossi blocchi di ganda del pendio, quindi su facili rocce, in direzione dell’evidente cima. Nella parte finale si volge a destra e si raggiunge l´ultimo tratto di cresta E. Seguendo ora tale cresta e appoggiando a sinistra del filo, si arriva in vetta senza difficoltà.
Come per la salita.
Il traverso ripido e il canale, dalla Chamanna d’Es-cha | Immagine ripresa dall’intaglio sulla cresta, vicino alla (q. 2985 m) | Sull´ultimo tratto di cresta E |
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