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La peretina finale e il Bivacco Ferrario sulla vetta. |
Regione: Lombardia (Lecco)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Grigne Provincia: Lecco Punto di partenza: Rif. Carlo Porta (q. 1426 m) Versante di salita: Vari Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: giugno - settembre |
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Numerosi sono gli itinerari per raggiungere la vetta della Grigna Meridionale (Grignetta), quello proposto qui di seguito è la combinazione fra diversi sentieri, tutti segnalati e attrezzati nei punti più impegnativi, che permettono di compiere l’intera traversata della montagna in poco meno di 5 ore di cammino. È un percorso ad anello entusiasmante, alla portata di ogni buon escursionista che abbia un minimo di esperienza sulle ferrate. L’ambiente dolomitico e la bellezza di questi luoghi sono noti e ampiamente descritti nelle diverse relazioni che riguardano questa vetta, mi limiterò quindi a sintetizzare il percorso che prevede: partenza dal Rifugio Porta - La Direttissima (versante SW) - Val Scarettone (versante NW) - Canalino Federazione - vetta - discesa dalla Cresta Sinigaglia (versante SE) - raccordo con la Cresta Cermenati e ritorno al Rifugio Porta. Ovviamente l’itinerario può essere affrontato anche al contrario, le difficoltà si equivalgono. Il kit da ferrata serve solo per i meno esperti.
Da Lecco si segue la strada per la Valsàssina, fino a Ballabio, dove si prende la deviazione per il Pian dei Resinelli. Dopo aver aggirato l’abitato di Ballabio Superiore, la strada prosegue con numerosi tornanti lungo il fianco della montagna, fino a raggiungere il piazzale d’entrata del Pian dei Resinelli. All’inizio di questo piazzale si imbocca, sulla destra, una strada asfaltata che passa in prossimità di un negozio di alimentari e poco sopra, ad un incrocio, si svolta a sinistra. La strada sale fino ad una sbarra, generalmente sempre aperta e poi prosegue per circa 200 m, fino in prossimità del Rifugio Carlo Porta. Si parcheggia a poche decine di metri di distanza.
Dietro il rifugio si prende, a sinistra, il sentiero che sale nel Bosco Giulia (segnavia 7 e 8) e poi prosegue sui ripidi prati del versante meridionale della Grignetta. In breve si arriva ad un bivio e, tralasciando a destra il sentiero con il segnavia 7 della Cresta Cermenati, si prosegue a sinistra, con il segnavia 8 della Direttissima. Il sentiero passa sotto alcune rocce, traversa lo sbocco del Canalone Caimi e dopo un pendio erboso, traversa a lungo verso sinistra. Raggiunto il margine di un canalone, si sale a destra con alcune svolte, poi si traversa in piano verso sinistra con un tratto esposto ma ben attrezzato e si accede al Canalone del Caminetto. Sul lato opposto del canale, due scale permettono di superare la parete verticale e al loro termine, si entra nello stretto ma breve Caminetto Pagani. All’uscita si tralascia una traccia che sale a destra (in alto c’è un cartello di divieto d’accesso) e si scende invece a sinistra, per una trentina di metri. Traversando poi per cenge e canaletti, attrezzati nei punti più impegnativi, ci si porta nel largo Canalone di Val Tesa, che a monte viene anche chiamato Canalone dell’Angelina; qui, a destra, ci sono diverse indicazioni per Cresta Segantini, Rifugio Rosalba, Colle Valsecchi, Sentiero Cecilia e Val Scarettone.
Tralasciando queste indicazioni, si esce dal canale verso sinistra. Poco dopo si deve abbandonare, causa una frana, il tracciato originale della Direttissima che saliva direttamente al Colle Valsecchi e si segue invece, in discesa, la variante del Sentiero Giorgio (segnavia 8a), fino ad una selletta, con bella visione sul gruppo del Fungo e sulle innumerevoli e spettacolari torri di questo versante. Traversando poi a destra, con l’aiuto di catene si superano diversi punti esposti, fino a raggiungere il fondo del vallone e sul versante opposto, iniziamo la salita. Il sentiero prosegue fra roccette e zolle erbose, sotto la Piramide Casati e poi, con ripide svolte, risale il pendio erboso che adduce al Colle Rosalba. Poco prima di raggiungere il colle, seguendo le indicazioni ad un bivio, ci si immette verso destra nel Sentiero Cecilia (segnavia 10) che traversa al vicino Colle Garibaldi (q. 1824 m). Da qui si prosegue a sinistra della Cresta Segantini, traversando per cenge e canali attrezzati con catene, sotto il versante N della Piramide Casati, da ultimo il sentiero supera trasversalmente un crinale roccioso e conduce al Colle Valsecchi (q. 1898 m).
Qui si dipartono diversi sentieri, fra i quali il sentiero della Val Scarettone (segnavia 11) che è il nostro itinerario. Si traversa a lungo nel versante di questa valle, in direzione NE; l’ambiente è lunare e in un susseguirsi entusiasmante di canaletti, costoni rocciosi, camini e cenge, sempre attrezzati nei punti più esposti, si raggiunge la base di un ripido pendio erboso. Il sentiero che supera questo pendio con numerose svolte, è evidente anche da lontano e al suo termine una catena permette di risalire facilmente un ripido canale roccioso, che conduce alla Bocchetta del Giardino (q. 2004 m), sulla cresta. Percorrendo la dorsale verso SE (segnavia 7) si raggiunge, poco sopra, il ripido ma attrezzato Canalino Federazione, ingombro di massi. Al suo vertice è posta la Selletta Federazione (q. 2124 m), dove vi giunge anche il sentiero con il segnavia 1 della Cresta Sinigaglia, che prenderemo in discesa al ritorno dalla vetta. Imboccando invece questo sentiero verso destra, si scende per canaletti attrezzati fino a raggiungere alla base la ripida paretina della torre di vetta. Risalendola poi con le catene, si arriva al Bivacco Ferrario sulla cima.
Con l’itinerario di salita si ritorna alla Selletta Federazione (q. 2124 m) e da qui si prosegue con il sentiero (segnavia 1) della Cresta Sinigaglia. Dalla selletta citata si scende per un ripido canalino al sottostante pendio erboso e poi si segue la facile cresta. Raggiunta la Bocchetta dei Venti (q. 2065 m) si aggirano i rilievi dei Torrioni Magnaghi per un canalino a sinistra, servendoci poi di una catena si traversa l’esposto passaggio del Saltino del Gatto e si raggiunge di nuovo il crinale. Poco sotto si abbandona il sentiero della Cresta Sinigaglia e ci si affaccia a destra, sul largo e ripido canale detritico compreso fra i Torrioni Magnaghi a destra e la Cresta Sinigaglia a sinistra (segnavia 3 del raccordo Cermenati-Sinigaglia). Seguendo i bolli rossi si scende il canale/pendio lungo una dorsale rocciosa, proseguendo nella discesa si arriva poi alla Bocchetta dei Prati (il sentiero che traversa tutto il fianco SE della Grignetta e che andremo a percorrere è ben visibile in quasi tutta la sua estensione). Per un canaletto roccioso si scende nel solco del Canalone Porta e poi si traversa a lungo, superando alcuni tratti esposti, fino a raggiungere i pendii prativi e il raccordo con il sentiero della Cresta Cermenati, a circa (q. 1800 m). Seguendo questo sentiero in discesa (segnavia 7) si ritorna al Rifugio Porta.
Fra le numerose cartine che riguardano la Grigna Meridionale, a mio avviso, la migliore è quella alla pagina 320 della Guida dei Monti d’Italia del CAI/TCI: Le Grigne, sebbene per motivi di spazio non riporti i segnavia.
Sulle scale del Caminetto Pagani, lungo la Direttissima | Nel Canalino Federazione | In discesa, sul sentiero della Cresta Sinigaglia |
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