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Il Monte Argentea dalla Rocca Turchina |
Regione: Liguria (Genova)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Liguri - Gruppo Prealpi Liguri Provincia: Genova Punto di partenza: Campo (q. 130 m), Cogoleto Versante di salita: S-NE-SE Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m Tempo di salita: 3.00 h - Totale: 5.00 h Periodo consigliato: tutto l'anno, evitare i mesi più caldi |
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Autostrada A10 Genova-Ventimiglia, uscita di Arenzano. Dal casello, si prende verso destra l´Aurelia per Cogoleto ma, appena la strada inizia a scendere, si imbocca una stradina a destra. Una breve discesa porta ad attraversare la zona industriale all´inizio della Val Lerone, poi seguendo il torrente si supera un´agriturismo e, con qualche tornante, si raggiungono le case sparse di Campo (130 m circa). Si sale sino al termine della stradina, dove si lascia l´auto (scarse possibilità di parcheggio).
Dal termine della strada, si prende una carrareccia erbosa che sale sulla destra ,sbarra bianca, segnavia "triangolo rosso", che guadagna subito quota con alcuni tornanti, per poi aggirare uno sperone boscoso e inserirsi nel vallone del Rio di Lerca. Si prosegue con salita costante, con belle vedute sulle strutture rocciose del Bric Camulà (817 m) e sull´imponente Monte Rama dall´ altra parte della valle. Doppiato il costone, si prosegue ancora un centinaio di metri sulla carrareccia, poi la si abbandona per seguire a destra una traccia marcata col segnavia stella bianca ("via diretta al Monte Argentea", cartelli). In pochi minuti si raggiunge il "Sentiero dell´Ingegnere" (segnavia I rossa ), che va seguito verso destra per circa 200 metrii, quindi lo si lascia, riprendendo il segnavia stella bianca che si stacca a sinistra risalendo il pendio con numerosi, ripidi tornanti, alternando tratti scoperti ed assolati a piccoli boschetti di pini che concedono un po´ di refrigerio. Il sentiero risale tutto il lungo crestone facente capo alla Rocca Turchina, cima rocciosa a sua volta sul contrafforte meridionale del Monte Argentea. Superato il colletto chiamato "Gua dell´Omu" (550 m), si prosegue, tra erbe e sassi arrivando ad un nuovo colletto ("Gua da Botte", 700 m). Quindi con due lunghi tornanti si guadagna il colle a monte della Rocca Turchina, eventualmente raggiungibile in pochi minuti (v. relazione): il panorama ora diventa molto ampio ed aperto, andando dalle cime dello spartiacque principale (Monte Rama, Monte Argentea, Monte Reixa) al Mar Ligure. Con percorso meno ripido, si traversa per verdi prati ed isolati roccioni passando nei pressi delle cime rocciose della Rocca da Ciappa e della Rocca Negra, lungo suggestivi pendii erbosi quasi "sospesi" sul lontanissimo fondovalle del Rio di Lerca. Un breve tratto un po´ più ripido conduce all´ampio colletto erboso chiamato "la Collettassa" (932 m, h 1,40 da Campo), che si apre ai piedi della cima rocciosa del Monte Argentea. Trascurata la traccia che a sinistra scende ripida nel Vallone di Lerca (v. discesa), si prosegue sino ad un secondo bivio, dove si abbandona la traccia che prosegue a mezzacosta, per salire a sinistra il pendio erboso che via via si fa più ripido. Entrata in un basso bosco di ontanelli, la traccia sale serpeggiante, ripida e, in caso di bagnato, molto scivolosa tenendosi a lato di alcune pareti rocciose. Infine, un tratto su erba conduce alla cresta SW, quindi pochi metri su blocchi di pietra e si è in cima, Madonnina, Altarino Votivo e libro di vetta.
Come per la salita. Oppure, una volta tornati alla Collettassa, è posibile seguire la traccia trascurata all´ andata, che ora a destra scende ripida nel selvaggio vallone di Lerca. Presto la traccia, non segnalata, entra nel bosco e, raggiunto l´impluvio di un vallonetto, lo discende con numerosi tornanti (alcuni tratti in frana ma sempre facili), perdendo quota fino allo spartano Ricovero della Benedetta, che può offrire riparo in caso di pioggia. Continuando a scendere nel ripido bosco, si esce in breve sull´ampio sentiero diretto al Rifugio Padre Rino. Lo si segue verso sinistra, con alcuni saliscendi, fino al pittoresco Piano delle Segàge (637 m, h 0,45 dalla Collettassa), dove sorge il Ricovero delle Segàge dominato dalle ardite pareti dell´omonima cresta rocciosa. Non resta a questo punto che seguire il ben marcato sentiero triangolo rosso che percorre tutto il versante sinistro idrografico del Rio di Lerca andandosi ad innestare sulla carrareccia seguita inizialmente all´andata, lungo la quale di nuovo a Campo (v. relazione Punta Querzola).
Bellissimo percorso in ambiente selvaggio, soprattutto scendendo per il vallone di Lerca. L´ itinerario descritto è stato percorso dall´ autore in discesa, dopo aver raggiunto la vetta dalla Rocca Turchina salita per la via Miramare (v. relazione).
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