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Il Loccia di Peve dalla Bocchetta di Margina. |
Regione: Piemonte (Verbania)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Onsernone Provincia: Verbania Punto di partenza: Alpe Cortino (q. 1240 m), Val Vigezzo Versante di salita: N-SE Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h Periodo consigliato: primavera - autunno |
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Posto sulla linea di cresta che dal Pizzo Scheggia scende sino al Monte Mater, il Loccia di Peve costituisce un piccolo nodo orografico da cui si diparte la dorsale che passando per Monte Alom e Corgiolo divide le Valli Vigezzo e Isorno. Cima somigliante ad un dosso erboso, si lascia raggiungere facilmente sia per la cresta SE che per la NW.
Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana. All´ ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in paese. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-Toceno. Da Crana, subito prima dell´ Albergo La Scheggia, si svolta a sinistra per Scarliccio (indicazioni molto scarse), salendo al piccolo Santuario. Da qui si prosegue lungo la valle ove scorre il Melezzo Orientale, passando per la Cappella Orella e il Faie, e scendendo all´ Alpe Cortino. Piccolo parcheggio prima di un ponte in ferro. La strada è vietata in quanto non collaudata, chiedere permesso in Comune a S. M. Maggiore o al Corpo Forestale dello Stato, altrimenti aggiungere un´ ora circa e 300 metri di dislivello in più a quelli dati sia all´ andata che al ritorno.
Attraversato il ponte, si prende a sinistra, per Alpe e Passo Cazzola (indicazioni), risalendo la Valle Cortino a lato o poco sopra al torrente lungo un bel sentiero immerso nel lariceto. Dopo cira 45 minuti, in corrispondenza di un cartello segnaletico, si scende ad attraversare il ruscello, e su terreno più aperto si sale verso N sino ad un ampio ripiano, dove il sentiero piega a W , dirigendosi verso il Monte Margineta (2017). Con dolce percorso, si giunge all´ Alpe Aggia (1829), chiusa tra il versante N del Margineta e il NE del Loccia di Peve (2127), dalla quale tenendosi a sinistra si segue una traccia dapprima poco visibile ma via via più marcata e segnalata che con qualche tornante risale il pendio portando alla Bocchetta di Margina (1979). Da qui, piegando a destra, per la facile cresta SE si arriva in vetta.
Come per la salita. Oppure, proseguendo, si discende la ripida cresta NW giungendo ad un colletto, dal quale seguendo una traccia si traversa a sinistra sotto il dentellato Pizzo Cazzola (v. relazione), portandosi all´ omonima bocchetta (1978). Quindi, scendendo a destra, su traccia segnalata si discende all´ Alpe Cazzola, dalla quale tenendo sempre la destra si fa ritorno all´ Alpe Aggia, quindi per la via di salita.
Magnifica escursione fuori dai soliti circuiti, in autunno si fa ancor più apprezzare per l´ incendio di colori che riveste le montagne della Vigezzo.
Panorama dalla vetta : da sx Weissmiess, Lagginhorn e Fletchorn | Il Monte Leone dalla vetta |
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