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La vetta da SW |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Sondrio Punto di partenza: Terza cantoniera (q. 2320 m) sulla S.S. 38 dello Stelvio Versante di salita: WSW Dislivello di salita: 780 m - Totale: 1560 m Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,30 h Periodo consigliato: estate |
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Il Monte Scorluzzo è un’imponente cima che si trova a SW del Passo dello Stelvio. La vetta può essere raggiunta anche dal passo, il dislivello è di circa 340 m ma il percorso è elementare e privo di interesse, conviene quindi salire per il Filone del Mot, molto panoramico, dove sono ancora presenti i resti di notevoli insediamenti militari. Importante è infatti la storia dello Scorluzzo durante la Grande Guerra: all’inizio delle ostilità la vetta venne rapidamente occupata dalle truppe austro-ungariche, a difesa del sottostante Passo dello Stelvio. Gli italiani, che non ne intuirono rapidamente l’importanza strategica, dovettero accontentarsi di presidiare, fino alla fine della guerra, le Rese di Scorluzzo (cresta NW) e il Filone del Mot (cresta SSW), dove sorse un villaggio militare. Lungo tutta la cresta sono inoltre presenti trincee, appostamenti, ridotte, gallerie e resti di costruzioni ancora ben conservati.
Da Bormio si segue la S.S. 38 che sale al Passo dello Stelvio, fino alla III cantoniera (q. 2320).
Dalla III cantoniera si scende per poche centinaia di metri lungo la strada e poi si prende, verso sinistra, una stradina che poco oltre attraversa il torrente Braulio sopra un ponte e volge verso S. Dopo aver superato lungo il pendio erboso altri due tornanti, si raggiunge Malga Scorluzzo (q. 2530 m), situata al Piano di Scorluzzo. Da qui conviene traversare per pascolo in direzione SSW e raggiungere quasi in piano l’inizio della dorsale del Filone del Mot, per poter visitare sotto la (q. 2773 m) i resti del villaggio militare. Tale quota non è di difficile individuazione dalla Malga, in quanto è il primo rilievo della cresta. Raggiunta la dorsale ci si immette nel sentiero che sale dalla II canoniera e si sale fino a raggiungere il villaggio, dove estate e inverno vissero per quattro anni le truppe italiane. Dopo averlo visitato si prosegue lungo il costone, fra trincee, camminamenti e altri manufatti ancora ben conservati. Presso la (q. 2899 m) terminano le postazioni italiane e, al di là di una sella, iniziano quelle austriache. Oltre la (q. 2932 m) la cresta diventa più ripida, l’ultimo tratto viene superato a destra del filo, aggirando le ripide rocce sfasciumate e si raggiunge la vetta.
Come per la salita.
Oppure si può scendere per il fianco meridionale della dorsale E, percorso da un sentiero elementare, che conduce al Passo delle Platigliole (q. 2908 m). Da qui, in direzione NNE una stradina sterrata scende al Passo dello Stelvio (q. 2758 m). Poi, con il secondo autoveicolo oppure in autostop, si ritorna alla III cantoniera. Vedi anche relazione: Monte Scorluzzo.
Resti del villaggio militare sul Filone del Mot | La cresta di salita dalla vetta | L’Ortles dalla vetta |
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