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Regione: Lombardia (Sondrio) ![]() Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Sondrio Punto di partenza: Santa Caterina Valfurva - Albergo Ghiacciaio dei Forni Versante di salita: N Dislivello di salita: 1120 m - Totale: 2240 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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E´una via diretta e poco frequentata in ambiente a tratti severo anche se facile. E´ comune l´incontro di camosci e stambecchi. E´ una valida alternativa alla salita per il lato sud quando in piena estate le temperature siano particolamente elevate e si voglia evitare il lungo aggiramento della montagna sotto il sole alle quote inferiori.
Dai parcheggi sotto l´Albergo Ghiacciao dei Forni si attraversa il ponte sul Frodolfo e si seguono i segnavia per il Sentiero Glaciologico Alto. Il sentiero, a tratti mulattiera, dapprima sale quasi di fronte all´albergo, poi spostandosi leggermente a sinistra con una serie di zig zag. Al di sopra del limite del bosco rado il sentiero si orienta decisamente verso sinistra fino a raggiungere un´ampia conca solcata da un torrente che scorre esattamente al centro del vasto conoide di deiezione dalla gola soprastante.
Attraversato il torrente si abbandona il sentiero risalendo il conoide verso la gola. Quando la gola si stringe e la salita si fa più ripida occorre prestare attenzione ai massi mobili ed al terreno franoso. Eventualmente sfruttare le evidenti tracce di passaggio di stambecchi. Superato il punto più stretto e ripido si prosegue dapprima su massi più stabili, riattraversando il torrente che a tratti scompare sotto le rocce, poi spostandosi più decisamente verso destra per pietraie fino a raggiungere la base del ghiacciaio (invisibile fino a breve distanza) dove il pendio si appiana. Risalire direttamente il ghiacciao sul lato destro o per la morena centrale, puntando alle rocce che sembrano chiuderlo superiormente (possibili crepacci sopratutto nella porzione superiore). Sotto le rocce costeggiare verso sinistra fino ad un deciso cambio di pendenza (crepacci), dove il ghiacciaio si appiana. Evitare, tenendolo sulla destra, un laghetto che si forma nel ghiacciaio nei periodi più caldi e affrontare le facili roccette (qualche sasso mobile) che portano ad una calotta ghiacciata di modesta pendenza, alla cui sommità si è raggiunta la cresta Nord Est. Per la cresta facilmente in vetta (un passaggio facile ma esposto).
Come per la salita. In alternativa si può seguire l´altra via normale descritta per Cima San Giacomo.
Per accesso al Sentiero Glaciologico Alto vedi nota n.2 alla relazione Cima San Giacomo. Il ghiacciaio nord non presenta particolari difficoltà e l´ho percorso in una occasione senza necessità di calzare i ramponi o di legarsi. In condizioni di maggiore innevamento sono proceduto in sicurezza e con i ramponi.
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Il tratto più stretto della gola, con diversi massi mobili e qualche possibilità di bagnarsi | La parte iniziale del ghiacciaio da risalire verso le rocce, attraversando poi verso sinistra |
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