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La Cima Zigolon da NW |
Regione: Trentino Alto Adige (Trento)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Adamello Provincia: Trento Punto di partenza: Capanna Presena (q. 2740 m) Versante di salita: N Dislivello di salita: 330 m - Totale: 660 m Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 4,00 h Periodo consigliato: estate |
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Si trova poco a S della catena principale che funge da giunzione fra il Gruppo dell’Adamello e quello della Presanella, poco a S anche della più rinomata Cima Presena. Caratteristica principale di questa massiccia vetta è il vasto e poco inclinato pendio sommitale che volge verso SE, sospeso sopra i dirupi della Val Ronchina; se osservata da S, dal Gruppo dell’Adamello, la montagna sembra mozzata trasversalmente, con il cocuzzolo di vetta all’apice NW. Trascurata da tutte le guide escursionistiche, a mio avviso a torto, può essere raggiunta lungo la cresta N, dal Passo Zígola (q. 2976 m). La salita non è banale e sebbene siano presenti tracce di un sentierino di guerra, nel superare la ripida parte finale bisogna prestare attenzione ai massi pericolanti. La cresta N è anche il percorso seguito dagli Alpini che il 25 maggio1918 conquistarono la vetta, strappandola all’occupazione degl‘austro-ungarici, sorpresi in una caverna sul lato opposto. La "Battaglia Bianca" della Conca di Presena e dei Monticelli portò alla conquista immediata e senza gravi perdite sia della Cima Zigolón sia della vicina Cima Maroccaro, ben diverso fu il prezzo pagato in vite umane, da entrambe le parti, per l’espugnazione della sovrastante Cima e Conca di Presena, avvenuta nei tre giorni successivi.
Dal Passo del Tonale (q. 1883 m) si sale con la funivia al Passo del Paradiso e poi con la seggiovia (aperta in estate) fino alla Capanna Presena (q. 2740 m).
Dalla Capanna Presena su terreno morenico si raggiunge, in direzione SSE, la fronte del Ghiacciaio Presena Occidentale, separato da quello Orientale dalla cresta rocciosa del Cornicciolo di Presena. In questi ultimi anni il ghiacciaio in estate è sovente di ghiaccio vivo. Si sale in prossimità dell’ultimo skilift a sinistra, la prima parte del ghiacciaio è abbastanza ripida, segue poi un tratto con pendenza moderata dove, prestando attenzione ad alcuni crepacci, si volge verso destra, per superare il risalto roccioso dov’è posto l’arrivo dell’impianto di risalita. Da qui si traversa in leggera salita, verso l’evidente Passo Presena (q. 2997 m), attenzione ai crepacci che precedono il valico. È anche possibile evitare la prima parte del ghiacciaio, in questo caso dalla Capanna Presena si traversa sulle morene verso E, fino a raggiungere le rocce dello sperone N del Cornicciolo di Presena (q. 2922 m). Poi si sale per morene e facili gradoni rocciosi, in prossimità del ghiacciaio e si raggiunge la sella rocciosa fra il Cornicciolo di Presena e la sovrastante (q. 2938 m), battezzata dagli Alpini "La Sgualdrina". Questa sella permette di arrivare in piano sul tratto di ghiacciaio anzidetto con pendenza moderata e poi si prosegue con l’itinerario precedente per raggiungere il Passo Presena. In ogni caso, dopo aver raggiunto il valico si scende sul roccioso e facile versante opposto e in direzione SE, perdendo pochi metri di dislivello, si arriva in breve al Passo Zígola (q. 2976 m), all’inizio della cresta N della Cima Zigolón. Seguendo le tracce di un sentierino si risale il crinale, sempre più ripido, a destra del filo di cresta. La parte superiore viene superata verso destra, con brevi passaggi di II° e su massi instabili. Raggiunto il ciglio del pendio sommitale, terminano le difficoltà e in breve si arriva in vetta. A SE di questo pendio sono presenti numerosi resti di baracche e appostamenti risalenti al periodo di guerra.
Come per la salita.
In avvicinamento alla cresta N | La croce di vetta | I resti delle baracche sulla vetta |
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