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Verso il Monte Vaccaro |
Regione: Lombardia (Bergamo)
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie Provincia: Bergamo Punto di partenza: Parre (q. 645 m) Versante di salita: SW Dislivello di salita: 1312 m - Totale: 2624 m Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,00 h Periodo consigliato: tutto l´anno |
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Pur non essendo fra le mete più ambite e frequentate, il Monte Vaccaro, con il suo notevole dislivello e con la sua bella pala e cresta finale panoramica sul gruppo dell´Arera, rappresenta un´ascensione invernale di interesse non trascurabile.
Raggiunto il paese di Parre lo si risale per intero, oltrepassando l´edificio del comune fino a percorrere la ripida via Campella. Giunti al termine della via, di fronte a noi ci sono degli ottimi cartelli indicatori dei tracciati escursionistici. Lasciata l´auto in un piccolo parcheggio sulla destra, si prosegue ora a piedi sulla strada asfaltata con divieto di accesso, sempre sulla destra e in leggera discesa.
Seguendo il sentiero n. 241 che entra nel bosco, si avanza sulla stradina asfaltata fino ad una sbarra. Seguendo la stradina, ora in parte acciottolata, si giunge, in circa 40 minuti, alla chiesetta di Sant´Antonio (1045 m). Già si intravede di fronte a noi il profilo del pendio del Vaccaro che andremo a percorrere. Si prosegue, sempre su stradina, ora fra spazi molto più ampi ed aperti sui pascoli prativi, fino a giungere ad un roccolo tutelato dalla Regione Lombardia. Percorso un successivo tornante, si vede la prima baita o baita bassa (1412 m) e, proseguendo ora con minore pendenza, la seconda baita, che raggiungiamo osservando di fronte a noi il profilo del Monte Vaccaro. Sulla sinistra è possibile raggiungere in breve il Rifugio Vaccaro (1519 m), facendo una deviazione. Dalla seconda baita (1496 m), in caso di neve ben assestata, si consiglia di puntare verso la terza baita (1649 m), tenendosi un poco più a destra di essa e, tagliando il pendio sulla destra, e rimontare quindi in cresta nel punto in cui essa comincia a salire più ripida. Se la neve non è ottimale è preferibile invece, dalla seconda baita, puntare verso il bosco di abeti sull´estrema destra, ossia dove comincia la lunga cresta del Vaccaro. Risalire zigzagando attraverso esso e, rimontati in cresta, percorrerla per intero. Quando la cresta inizia a salire più ripida occorre un poco di attenzione nei punti in cui si fa più affilata. In breve si giunge al culmine ove è presente una piccola croce di ferro a ricordo di due ragazzi morti alla fine degli anni ´50.
Come per la salita. A seconda della stabilità del manto nevoso, è possibile decidere se, e in che modo, tagliare lungo la pala, o proseguire per la lunga cresta.
Dal Monte Vaccaro è possibile proseguire, per cresta, fino al Monte Secco. La cresta però diviene più affilata e ricca di cornici e meringhe in caso di abbondanti nevicate.
Attraversando la Pala | In cresta | Vetta Monte Vaccaro |
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