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Il Pizzo Sevino da NE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina Provincia: Sondrio Punto di partenza: Starleggia (q. 1660 m), Valle San Giacomo Versante di salita: NE-N Dislivello di salita: 1366 m - Totale: 2732 m Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,30 h Periodo consigliato: estate |
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Il Pizzo Sevino (Piz Corbet sulla CNS) è la cima più elevata del gruppo a S del Passo di Baldiscio (Passo de Balniscio sulla CNS). È una bella piramide, massiccia e ardita se osservata dal versante meridionale, comunque meno elegante rispetto al vicino e più frequentato Pizzo Quadro (Cima de Pian Guarnei sulla CNS). Agli estesi e selvaggi versanti SE, SW e NW, contrappone il detritico e più breve versante NE, che è anche quello più facile, dove passa la via normale per raggiungere la cresta N e la vetta. Il panorama circolare è eccezionale su gran parte dell’Arco Alpino, molto simile ma più valido che non quello che si ammira dal Pizzo Quadro, in particolare per l’insolita ma pur sempre attraente visione su quest’ultimo. Verso SE è impressionante la vista sul bacino artificiale del Truzzo, che sembra sospeso sul vuoto, con l’abitato di Chiavenna sotto il muraglione della diga, 2700 m più in basso.
Le guide alpinistiche riportano come via normale: l’ascesa dal Rifugio Carlo Emilio per il versante SE e la cresta N. L’itinerario da me percorso e riportato qui di seguito, stranamente non è citato da nessuna guida, ma a mio avviso è il più ovvio, il più breve e quello con il minor dislivello dal fondovalle, ma soprattutto è fattibile in giornata. In sintesi prevede: partenza da Starleggia, Alpe Morone, Valle della Sancia, sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, traversata in piano sotto la parete SE del Pizzo Quadro e infine salita in vetta per la cresta N. Quest’ultima viene raggiunta senza passare dalla Bocchetta del Sevino, ma aggirando ad E il torrione a meridione della bocchetta citata. La discesa avviene poi dal Bivacco del Servizio, che ci ricollega all’itinerario di salita. Il tratto maggiormente impegnativo (F+) sono i ripidi pendii che precedono la sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, dove l’assenza di qualsiasi tipo di traccia o ometti, richiede buona esperienza nella ricerca del percorso migliore. Questo tratto può essere comunque evitato seguendo l’itinerario dal Bivacco del Servizio (vedi relazione di discesa), in questo caso l’intera escursione può essere valutata di difficoltà (F).
Da Chiavenna (SO) si prosegue sulla strada per il Passo dello Spluga, fino a Campodolcino. Al termine del paese seguendo le indicazioni si svolta verso sinistra, la strada asfaltata sale con numerosi tornanti e raggiunge Starleggia (q. 1565 m). Oltre questo abitato, verso S, la strada prosegue sterrata, compie 2 tornanti e conduce ad un ampio parcheggio, a circa (q. 1660 m), poco prima del ponte sul torrente della Val di Starleggia.
Dal parcheggio si segue la stradina sbarrata e vietata al transito dei veicoli non autorizzati, che poco dopo attraversa sopra un ponte il torrente della Val di Starleggia, compie un tornante, passa a N dell’Alpe Bocci ed infine conduce nei pressi dell’Alpe Morone (q. 1860 m). Cinquanta metri sotto questo alpe, poco prima di un ponte, si abbandona la stradina e seguendo le indicazioni di un cartello per Val Sancia, si imbocca il sentiero che passa fra le baite dell’alpe e conduce a Cort Sora. Il sentiero, segnalato con bandierine di colore bianco-rosso, prosegue a mezzacosta sul dosso a SW dell’alpe, supera il ciglio della Valle della Sancia e prosegue fino al pianoro con la presa d’acqua (q. 2010 m). Da qui evitare di dirigersi subito al centro della valle o sotto la parete N della cresta che collega il Motto Alto al Pizzo Quadro, per non dover affrontare un lungo e faticoso percorso su terreno alluvionale instabile e zone acquitrinose. Su tracce di sentiero si procede quindi verso W, per poco meno di un chilometro, rimanendo sulla sinistra idrografica del torrente. Poi, con percorso evidente, si abbandona il sentiero e si traversa a SW, in direzione di una delle costole erbose che in alto hanno origine dal pianoro antistante la fronte del Ghiacciaio di Pizzo Quadro Nord e si entra di fatto nel versante NE del Pizzo Quadro. Si risale la più occidentale di queste costole, la più rettilinea, su terreno erboso viepiù ripido ma facile. Da ultimo su massi e terreno morenico si raggiunge il pianoro citato. La sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, che bisogna raggiungere, è ora ben visibile; la balza rocciosa che ne impedisce l’accesso diretto si aggira preferibilmente a sinistra, traversando in piano verso SE il nevaio del pianoro. Possono essere necessari i ramponi. Quindi si rimontano i sovrastanti pendii detritici, un po’ faticosi e spesso innevati, ma sempre facili e da ultimo si entra in una specie di canaletto che conduce alla sella, alla base della cresta citata. Per raggiungere il versante NE del Pizzo Sevino bisogna ora aggirare alla base la rocciosa parete SE del Pizzo Quadro, su terreno detritico e un poco ripido, ma non faticoso dato che il percorso è in leggera discesa. Al termine della traversata non si perdono però più di 20/30 m di dislivello. Raggiunto poi l’avvallamento fra il Pizzo Quadro e il Pizzo Sevino, lo si risale verso W, seguendo le bandierine di colore bianco-azzurro-bianco, che conducono alla Bocchetta del Sevino (q. 2916 m). Senza raggiungere questa bocchetta, si svolta a sinistra e si risale un canaletto/pendio, spesso innevato, aggirando alla base il torrione roccioso che si trova all´inizio della cresta N del Sevino. Raggiunta la cresta poco a S di questo torrione, la si segue con una facile arrampicata fino in vetta (I°).
Come per la salita, fino alla sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, qui si offrono 2 possibilità:
1°) proseguire la discesa verso sinistra, lungo il pendio NE del Pizzo Quadro, come per la salita;
2°) scendere a destra, verso il Bivacco del Servizio ed è preferibile e più comodo. In questo caso: dalla sella citata si segue l’evidente sentiero, non segnalato dalla cartografia, che scende a lungo sotto le rocce del versante S della cresta che collega il Pizzo Quadro al Motto Alto. Al termine della traversata in discesa, con una breve risalita, in alcuni tratti un poco esposta, il sentiero conduce al bellissimo e panoramico pianoro dove sorge il Bivacco del Servizio. Si prosegue poi lungo il Fil Marsc (cresta NE del Motto Alto), sul sentiero segnalato che scende poco a destra del filo di questa cresta, in direzione NE, fino a raggiungere la sella erbosa presso la (q. 2167 m). Da questa sella si scende a sinistra, sempre su sentiero, fino a raggiungere il pianoro orientale della Valle della Sancia. La traccia prosegue poi pianeggiante, verso W, sopra il muretto basso di una condotta e conduce al piccolo invaso della presa d’acqua (q. 2010 m). Qui ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna all’Alpe Morone e a Starleggia.
Il ripido versante NE del Pizzo Quadro è meglio non affrontarlo in discesa se non lo si è già percorso in salita, dall’alto non è facile individuare l’esatto itinerario.
L´itinerario sul versante NE del P. Quadro, dalla Valle della Sancia | L´itinerario di salita e a destra quello di discesa, dalla vetta | Il Pizzo Quadro dalla vetta del Pizzo Sevino |
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