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Cima Villacorna dalla nevosa cresta NE |
Regione: Lombardia (Sondrio)
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale Provincia: Sondrio Punto di partenza: Rif. Berni (q. 2541 m) sulla strada del Passo di Gavia Versante di salita: SW Dislivello di salita: 950 m - Totale: 1900 m Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 7,00 h Periodo consigliato: estate |
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Si trova nelle vicinanze del Passo di Gavia, sulla dorsale SW della Punta San Matteo. È un bel tratto di cresta, roccioso a SW della vetta, nevoso a NE. Raramente salita come meta a sé, viene raggiunta nella traversata fra il Bivacco Battaglione Ortles e il Monte Mantello. A mio avviso è una cima a torto trascurata; agli escursionisti esigenti, non appagati dalla facile salita al Pizzo di Val Umbrina, offre un bellissimo percorso di cresta, molto panoramico e agevole fino ad una cinquantina di metri dalla vetta. L´ultimo tratto è abbastanza aereo ed esposto, ma con discreti appigli. Corda ed imbrago servono solo per i meno esperti e per coloro che intendono affrontare la traversata e ritornare dal Ghiacciaio del Dosegù.
Da S. Caterina Valfurva o da Ponte di Legno, si segue la strada del Passo di Gavia. Sul versante tellino, 2 km prima del passo, si raggiunge il Rifugio Berni. Buone possibilità di parcheggio ai lati della strada.
Dal Rifugio Berni si segue in discesa la stradina che supera su di un ponte il Torrente Gavia e conduce all´ex Rifugio Gavia. Tralasciando a destra il sentiero con il segnavia n. 42 che risale un dosso per poi scendere nella Valle Dosegù, con un´inutile perdita di dislivello, si imbocca quello con il segnavia n. 25 che attraversa il Pian Bormino con brevi saliscendi e raggiunge il Ponte dell´Amicizia. Senza attraversare il ponte si seguono le tracce di sentiero sulla sinistra idrografica fino a ricollegarci con il sentiero n. 42 che scende dal dosso di (q. 2637 m). Le tracce segnalate portano a risalire verso SE un ripido pendio morenico, alla cui sommità è posto un gradino roccioso. Verso destra si sale fino ad entrare in una specie di avvallamento detritico, che precede i laghetti formatisi in seguito al ritiro del Ghiacciaio del Passo di Dosegù I (fino al 1920 era ancora collegato con il sottostante Ghiacciaio del Dosegù). Le tracce segnalate proseguono sulla destra idrografica, a fianco dei laghetti e poi verso sinistra. Rimontando rocce e canaletti si raggiunge senza difficoltà il Bivacco Battaglione Ortles. Il sentiero militare sale a sinistra della cresta SSE, ma il percorso non è obbligato e fra i resti delle fortificazioni risalenti alla Grande Guerra, si raggiunge la vetta del Pizzo di Val Umbrina (q. 3222 m).
(Vedi anche relazione: Cima Vallumbrina).
Oltre la vetta la prima parte di cresta è un´alternarsi di brevi saliscendi. Nel prosieguo diventa più ripida, ma sempre facile e si sale prevalentemente a destra del filo. Si superano alcuni risalti, fino a giugere sull´aereo tratto di cresta finale che conduce in vetta (h 2,30 dal parcheggio al Pizzo di Val Umbrina - h 1,15 dal Pizzo alla Cima Villacorna).
Come per la salita. Oppure, se si vuole proseguire la traversata verso il Monte Mantello, vedi relazione di questa cima.
Lungo la cresta SW | L´affilato tratto di cresta che precede la vetta | La cresta SW, dalla vetta |
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